Ho bisogno di essere ascoltata

Inviata da Carol · 13 mag 2021

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 17 anni, ho deciso di riscrivere qui perché sto avendo un crollo e ho davvero bisogno di qualcuno che mi ascolti. Precedentemente avevo parlato di un mio problema in cui pensavo di essere omosessuale perché sento più feeling con le donne che con gli uomini (soprattutto con delle donne adulte come con alcune mie professoresse), feeling nel senso che sento spesso il bisogno di star loro vicina, abbracciarle, essere abbracciata da loro, essere ascoltata; avevo anche detto che effettivamente penso anche a rapporti sessuali (e non vorrei pensarci perché oltre ad essere donne molto adulte e quindi già questo non è normale in più io cerco di astenermi dal sesso perché mi è spesso stato detto che pensarci a quest'età è da persone un po' maniche ed è meglio pensarci dopo i vent'anni) però è molto difficile non pensarci e ho provato a paragonare come vedo il sesso con gli uomini e come lo vedo con le donne (anche se non ho mai avuto esperienze con nessuno dei due) : con gli uomini lo vedo più come una cosa "eccitante", cioè lo penso molto di più a livello fisico che a livello mentale, mentre con le donne (solo con le donne con cui però provo questo sentimento strano che non so come chiamare) lo penso molto più a livello mentale, affettivo, perché sento il bisogno di unirmi con loro. (ah vorrei aggiungere che un altro motivo per cui penso di essere omosessuale è che mi è capitato di baciarmi con un uomo, della mia età ovviamente, e non mi è piaciuto per niente, tanto più che adesso non voglio più baciare nessuno se non solo a stampo). Mi è stato detto che il motivo potrebbe essere legato al fatto che sento la necessità di avere una donna matura che mi dia delle regole e dei limiti, e può essere vero perché con la maggior parte di loro sento come sarebbe bello avercela come madre, ma allo stesso tempo penso che io una madre la ho già (oltretutto fantastica perché mi vuole molto bene) quindi non riesci a capire perché dovrei sentirne il bisogno, poi con loro non vorrei il rapporto che ho con mia madre perché comunque con loro vorrei poter parlare di quello che sento e averci anche gesti affettivi come abbracci o baci, cose che con mia madre proprio non ho: i miei problemi e le mie debolezze non gliele faccio mai vedere, dei miei problemi proprio non ne parlo, gesti affettivi proprio no, in pratica cerco di tenerla fuori dalle mie cose private. Ma non è che mi dispiaccia, è che proprio non c'è la farei ad avere un rapporto con lei come se fosse "la mia migliore amica", cosa che invece alcune mie amiche con le loro madri hanno. Però non capisco perché sento più il bisogno di stare vicina alle donne, e ribadisco ADULTE perché invece con le ragazzine della mia età ho un rapporto di amicizia normalissimo a volte anche di gelosia perché ho paura di essere abbandonata da loro ma nulla di che, e invece con gli uomini non sento nessun tipo di sentimento, mi è capitato di provare magari qualcosa per alcuni di loro ma non é mai stato amore, e non è mai stato forte come con queste donne. Ovviamente non mi capita con tutte le donne ma solo con alcune di loro, di solito o sono donne molto rigide che sanno farsi rispettare, o sono state molto carine con me nel parlare, o mi hanno aiutata quando magari una volta avevo bisogno e io mi ci sono subito legata. Poi a parte questo argomento ho anche un problema che non riesco proprio a risolvere e che mi fa star male, faccio un esempio perché non so come spiegarlo, allora oggi a scuola eravamo solo in sette e ho scoperto proprio mentre ci stavo andando che la maggior parte delle mie amiche mancava, quasi tutti quelli che c'erano erano dei miei compagni con cui io non parlo quasi mai e proprio per questo mi sono sentita molto esclusa. Io comunque sono molto aperta, chiacchiero spesso, solo che dico sempre quello che penso e facendo così le persone che non la pensano come me si allontanano. In più il fatto che la maggior parte della classe, che è proprio quella con cui io vado più d'accordo, abbia fatto questa cosa senza dirmi niente mi ha fatta stare molto male, non penso si siano messi tutti d'accordo perché quando hanno saputo che eravamo in così pochi sono rimasti sorpresi però mi sono sentita molto esclusa anche da loro, e ci sono stata molto male, a scuola mi veniva quasi da piangere ma cercavo di trattenermi. Io da quando sono alle superiori ho sempre fatto di tutto per non essere mai esclusa visto che alle medie lo sono sempre stata, e questo è il risultato....ci sono dei momenti in cui ho voglia di crollare e piangere e durante questi momenti sento un fortissimo bisogno di qualcuno che mi consoli, andrebbe bene chiunque, anche se una donna penso che riesca a capirmi meglio, eppure finisce sempre che cerco di tirarmi su il morale da sola senza che nessuno si accorga di niente. Mi piacerebbe poter essere importante almeno per una persona, e invece mi sento inutile come se tutti potessero fare a meno di me. Poi mi sento anche un fallimento perché non ho nessun tipo di talento, nessuna qualità che mi differenzi, frequento anche lezioni di canto da circa una settimana e nonostante non abbia una gran voce pensavo di poter non essere terribile, invece vedo che la mia insegnante di canto (che è molto carina con me) mi fa ripetere gli esercizi un sacco di volte perché ci metto molto ad azzeccar le note e ho paura di esserle di peso, ho paura di scocciarla a dover ripetere sempre le stesse cose, temo che lei possa pensare che sia solo una perdita di tempo perché tanto non potrò mai migliorare, sento che non posso rendere nessuno fiero di me, posso solo deludere o essere un peso. Non so più come reagire, qualsiasi cosa faccia è sbagliata...

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Miglior risposta 17 MAG 2021

Buongiorno Carol. Per tutto l’arco del suo racconto emerge come ci sia sullo sfondo un sentimento di insicurezza, anche nei confronti di coloro che lei sente come vicini e che si accentua con le persone verso le quali pensa di dover ancora dimostrare qualcosa (come l’insegnante di canto o verso chi vorrebbe essere “fondamentale”. Sembra essere alla costante ricerca di approvazione e appartenenza, sempre però con l’idea che espone alla fine, ovvero quella di sentire di non poter mai rendere fiero nessuno.
Inoltre, vorrei rassicurarla come sia normale iniziare ad avere a che fare con la propria sessualità a 17 anni: avere pensieri a sfondo sessuale non è un male.
Tuttavia, per comprendere il suo disagio, andrebbero indagate le sue modalità relazionali, il significato più profondo che lei attribuisce ai rapporti con i ragazzi, con le ragazze e con gli adulti. In questo modo si potrebbe arrivare a comprendere come lei “funziona” in questo ambito di vita e potrebbe essere così più semplice individuare una “domanda terapeutica” precisa sulla quale lavorare. Per fare questo, visto il suo evidente disagio allo stato attuale e il suo protrarsi nel tempo, le consiglierei l’aiuto di uno specialista con il quale lavorare sulle sue aree di sofferenza.
Per un parere più approfondito e adatto al suo specifico caso, mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Dr. Alfonso Panella Psicologo a Busto Arsizio

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