Come si combatte il mutismo selettivo a 10 anni

Inviata da Adasop · 3 mar 2023 Psicologia infantile

Mia figlia di 10 anni , ancora da compiere, nn riesce a ripetere durante l'interrogazione, si alza va alla cattedra ma poi si blocca davanti alla maestra e ai compagni... Quest'anno farà solo verifiche scritte ma non può continuare così...Abbiamo atteso un eventuale sblocco naturale, ma a questo punto credo che uno specialista sia l'unica soluzione.

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Miglior risposta 4 MAR 2023

Buongiorno cara mamma,
comprendo la sua lecita preoccupazione. Quello che posso consigliarle, per esperienza professionale, è un percorso d'aiuto che prenda in considerazione non solo il nucleo familiare ma che faccia rete anche con la scuola.
Ho seguito una bambina con mutismo selettivo legato solo all'ambiente scuola. Quello che ha permesso alla bambina cle seguivo di " sbloccarsi" è stato un grande lavoro attraverso il gioco, soprattutto il disegno, questo le ha dato modo di esprimere le sue emozioni di sperimentare fiducia.
Dopo un lungo lavoro solo fisico, di gioco e lunghissime lettere la bambina ha parlato a scuola dopo quattro anni di mutismo selettivo.
Quello che consiglio è quindi di intraprendere un percorso di psicoterapia che tenga in considerazione tutte le figure di riferimento che ruotano intorno a sua figlia.
Se vuole possiamo approfondire anche telefonicamente
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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18 APR 2023

Gentile mamma grazie per aver condiviso qui una parte della vostra storia.

Incontrare uno specialista formato sull’etá evolutiva penso possa essere un’utile decisione che aiuterà la bambina a comprendere meglio il suo stato interiore e a sbloccarsi.

Sarà inoltre importante che siano fornite e anzi costruire insieme in realta, strategie utili per aiutare la bambina a casa e a scuola.

In questi casi infatti la cosa che funziona meglio è proprio il lavoro di squadra scuola, famiglia, specialista, bambinə!

Le auguro il meglio

Maria Rosaria Desiderio.

Dott.ssa Maria Rosaria Desiderio Psicologo a Torino

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7 MAR 2023

Cara mamma, dal suo racconto sembra che la sua bambina risenta molto di un vissuto di ansia che la blocca e non le concede di mettersi in gioco durante le interrogazioni.
Questo può dipendere da tanti motivi, ad esempio dalla vergogna di parlare in pubblico, dal timore di essere giudicata dai compagni, dalla paura di prendere un brutto voto... I motivi possono essere tanti, solo sua figlia sa cosa le succede in quel momento.
Credo che aiutare la sua bambina a entrare in contatto con i suoi timori e affrontarli con l'aiuto di qualcuno pronto a sostenerla possa contribuire nell'aiutarla a fronteggiare ciò che la spaventa potendo contare su una maggiore sicurezza in sè e sulle sue capacità.
La scelta "obbligata" della piccola, che vorrebbe ma non riesce ad esprimersi in queste situazioni, di rimanere in silenzio è senza dubbio un comportamento involontario messo in atto come difesa, in risposta a qualcosa che la spaventa o che non sa gestire.
Sarebbe importante che la piccola parlasse con un professionista dell'età evolutiva, per affrontare in un contesto assolutamente libero e non giudicante, ciò che la spaventa di più.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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6 MAR 2023

Buongiorno , e
grazie per quello che ha scritto qui.
E' comprensibile la sua preoccupazione per vostra figlia .
Ci sono tanti fattori da comprendere , e come ha scritto lei , sarebbe utile andare da uno specialista , che si occupi dei bambini
e magari anche della logopedia , se è possibile.
Potrà chiedere anche qui , troverà colleghi e colleghe specializzate in queste problematiche.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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6 MAR 2023

Buongiorno cara mamma,
ho letto le sue parole quello che le posso dire per esperienza è questo: può aiutare sue figlia è un lavoro di rete tra scuola la sua famiglia e un percorso di psicoterapia.
Ho seguito una bambina con mutismo selettivo, quello che le ha permesso di "sbloccarsi" è stato un grande lavoro dove attraverso il gioco (soprattutto il disegno) che ha dato modo alla bambina di esprimere le emozioni e successivamente di parlare dopo quattro anni di mutismo selettivo che verificava solo a scuola.
Le consiglio pertanto di prendere in considerazione questa possibilità di aiuto a 360°.
Se vuole sono disponibile anche telefonicamente.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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6 MAR 2023

Gentile Ada, sicuramente da approfondire con un percorso di valutazione. Da capire da quando sua figlia mette in atto questo comportamento e se vi sono altre peculiarità da tenere in considerazione oltre alla performance scolastica. A disposizione anche on line per un consulto genitoriale...per la ragazzina suggerisco un percorso in presenza. Un caro saluto. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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5 MAR 2023

Gentilissima, comprendo le difficoltà e la sua preoccupazione da genitore. Fa sicuramente bene rivolgersi a un terapeuta che aiuti sua figlia a elaborare le emozioni che stanno dietro alla problematica. Essendo una bambina la terapia si esplica attraverso il gioco, i disegni, i racconti. E' importante poi che il terapeuta possa contare sulla collaborazione vostra e della scuola, siete voi le figure di riferimento della bambina ed è importante che lei sappia che le sue difficoltà sono anche le vostre, perché a tutti voi sta a cuore il suo benessere.
Qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri alla piccola e a tutti voi
dott.ssa Miculian

Dott.ssa Orianna Miculian Psicologo a Trieste

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4 MAR 2023

Gentile, la difficoltà che presenta sua figlia merita un aiuto strutturato da parte di uno psicologo/psicoterapeuta. Nel frattempo, è importante che la bambina sia supportata e riconosciuta nelle sue capacità, nel suo valore e nella sua persona. Infine ê fondamentale che il prpfessionista si interfacci con gli insegnanti, è importante che a scuola ci siano relazioni positive e supportive, che si rivolgano con calma alla bambina.
Saluti

Dott.ssa Paola Fusco Psicologo a Lucca

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4 MAR 2023

Gentilissima mamma, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, nonchè le preoccupazioni che state vivendo circa la problematica di mutismo di vostra figlia durante le interrogazioni. Talvolta il blocco o il mutismo spesso nei bambini ma così come negli adulti potrebbe essere indicatore di una problematica di natura ansiosa; per questo motivo, potrebbe essere utile a sua figlia intraprendere una terapia con uno specialista infantile, in modo da esplorare e cercare di comprendere quelle che sono le motivazioni sottostanti le sue difficoltà.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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4 MAR 2023

Buongiorno
Sua figlia potrebbe avere l'ansia o. Anche attacchi di panico.
Sarebbe opportuno, che la bambina venisse valutata da una psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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4 MAR 2023

Gentile Adasop, quello che lei riporta sembra essere legato a uno stato di ansia e disagio provato da sua figlia in particolari situazioni sociali, come quella che ha descritto.
Ritengo importante non forzarla a parlare e non farla sentire in colpa se non riesce a comunicare, ma anzi cercare di rassicurarla e metterla a proprio agio.
Sarebbe utile sapere come si rapporta con i compagni o gli amichetti, in modo da poter favorire le relazioni con i coetanei, magari anche a casa, in un ambiente a lei familiare.
Potrebbe essere di aiuto un percorso di supporto psicologico per sua figlia, per ridurre frequenza e intensità di stati ansiosi, aumentare la fiducia e l'autostima in se stessa e fornirle delle strategie per ridurre i vissuti di ansia in particolari situazioni.
Per qualsiasi dubbio non esiti a contattarmi.

Un caro saluto,

Dott.ssa Gloria Simoncini

Dott.ssa Gloria Simoncini Psicologo a Torino

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4 MAR 2023

Gentile Adasop,
Concordo con lei per quanto riguarda la richiesta del supporto di un professionista.
Il mio suggerimento è quello di fare una prima consulenza con voi genitori, per valutare se si può lavorare in maniera indiretta oppure se è necessario integrare anche vostra figlia all'interno della consulenza.
Resto a sua completa disposizione per ogni dubbio o per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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4 MAR 2023

Buon giorno,

ho lavorato con alcuni genitori (e talvolta insegnanti) che, accompagnati da semplici ma efficaci prescrizioni, hanno risolto nel giro di una decina sedute questo problema.

Il modello rivoluzionario cui faccio riferimento, prevede che i genitori diventino esperti co-terapeuti e i primi specialisti a cui i figli dovrebbero affidarsi.

Lo scopo è quello di mettere nelle condizioni i genitori di aiutare i figli, modificandone gli atteggiamenti controproducenti (spesso con le migliori intenzioni si producono gli effetti peggiori) e permettendo ai genitori stessi di agire direttamente sulle realtà disfunzionali che alimentano e mantengono il disturbo.

Centrali risulteranno gli aspetti comunicativi e relazionali.

Augurandomi di esservi presto di aiuto,

Ricordo che per qualsiasi necessità rimango a disposizione.

Anche online.

Dottor Rossi

Dott. Gabriele Rossi Psicologo a Seveso

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4 MAR 2023

Buongiorno, non credo sia il caso di parlare di mutismo selettivo ma, con maggior probabilità, immagino si possa trattare di una forma di ansia da prestazione magari scaturita da un un evento reale o da un blocco psicologico che va sicuramente messo in luce e accolto non facendo prendergli il primo posto nella vita di sua figlia.
Una delle possibilità da proporre agli insegnanti è interrogarla fuori dalla classe e valutare se almeno in rapporto 1 a 1 riesca a sbloccarsi.
Penso che incontri con una psicologa infantile che si occupa anche di tutoraggio degli apprendimenti sia opportuno perché permetterebbe a sua figlia di aprirsi non necessariamente attraverso il canale verbale e a voi genitori di condividere il dolore e la sofferenza che questa situazione crea. Questo tipo di problematiche si risolvono nella relazione e attraverso la fiducia reciproca con il terapeuta.

Dott.ssa Valeria Montella Psicologo a Sesto Fiorentino

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4 MAR 2023

Buongiorno, il blocco che si verifica davanti ad un’interrogazione o davanti ad un pubblico può derivare da tanti fattori: ansia prestazionale, timidezza, imbarazzo, scarsa autostima, e altro ancora. Le consiglio di parlare con uno specialista per approfondire meglio il problema e capire la causa e come risolverla.

Dott.ssa Sofia Barone Psicologo a Modena

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4 MAR 2023

Buongiorno signora, è difficile comprendere da quanto ha scritto se questo comportamento che descrive sia una difficoltà isolata o un sintomo che si iscrive in un quadro di insicurezza e di una difficoltà di rapporto con i coetanei, cose queste che minerebbero decisamente il buono sviluppo di sua figlia e che senz’altro richiedono l’intervento di un clinico.
Le faccio i miei migliori auguri e resto a disposizione,
Dott.ssa Rastrelli

Dott. ssa Viola Rastrelli Psicologo a Gorgonzola

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4 MAR 2023

Buongiorno Ada.
Le confermo la sua intuizione.
Se vi rivolgete ad un/una collega sicuramente potrete avere più risposte.
È importante capire come, quando, da quanto tempo, dove e con chi succede.
Da quello che descrive sembra legato ad un’ansia di prestazione durante la verifica.

Buona ricerca
Dott.ssa Parisio

Dott.ssa Paola Parisio Psicologo a Napoli

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