Ciao a tutti e grazie a chi avrà voglia di leggere. Ho 26 anni e sono cresciuta in una famiglia disfunzionale in cui non mi è stato mai permesso di esprimere totalmente le mie emozioni e i miei pensieri.
Mia madre soffre di disturbo dipendente della personalità (lei non sa nemmeno di soffrirne perchè di fatto ha sempre rifiutato qualsiasi aiuto o critica, ma con l'aiuto di una psicologa abbiamo ritenuto che fosse la diagnosi giusta) e mio padre è sempre stato molto assente emotivamente , il classico padre padrone che si rifugia nel lavoro. Diciamo che a modo loro sono sempre stati un po' egoisti e poco attenti ai reali bisogni dei figli.
Da bambina ho sofferto molto di questa situazione: mutismo selettivo in infanzia, insonnia, alcool e droga in adolescenza. Poi ho deciso di prendere in mano la mia vita e ho fatto un percorso di cui vado fiera, affrontando i miei demoni e accettando che tutto questo non è stata colpa mia.
Riconosco di aver fatto tanta strada e che sono molto più forte ora, il rapporto coi miei è diventato più civile e io li ho perdonati, riconoscendoli come esseri umani con le loro fragilità.
Il problema è che sento però di avere ancora tanti limiti nelle relazioni con gli altri: crescendo in un ambiente così ho imparato a mettermi una maschera, sempre sorridente e forte. Le persone da fuori mi dicono sempre che sembro una persona sicura, determinata, decisa, con carattere. E io non riesco mai ad abbassare le difese. Sento che questo allontana gli altri dopo un po', sia nelle amicizie, sia in tutte le altre relazioni.
La verità è che sono troppo sensibile, ma sento che non posso mai mostrare questo lato perchè sennò sarei "nuda" e in pericolo.
Ultimamente è successa una cosa stranissima col ragazzo con cui mi frequento da qualche mese: una sera stavamo parlando e mi ha detto una frase "dev'essere stato difficile crescere senza una guida" e sono scoppiata a piangere. Non me l'aspettavo e questa cosa mi ha sconvolta. So che dovrebbe essere normale in una relazione aprirsi anche sulle sofferenze, ma adesso è passata una settimana e io sento di essermi chiusa. Sto scappando. Palese sistema di difesa. Ho pensato perfino di chiudere la relazione.
La verità è che finchè la gente mi vede per quello che vorrei mi va bene, poi appena scruta questo mio lato insicuro e ferito ho voglia di chiudere il rapporto.
Come posso abbassare le difese senza sentirmi così a disagio?
Razionalmente so che non è stata colpa mia, che non c'è niente di cui vergognarsi, ma irrazionalmente l'istinto è quello di chiudermi e fuggire perchè mi sento esposta e in pericolo.
Grazie.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
13 MAG 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Lucy, immagino sia stato un po' uno scossone per lei questo improvviso scoppiare in lacrime, ma non lo reputi un fallimento o una regressione! Il lavoro precedente che ha fatto sembra averla aiutata molto, non solo perchè lo scrive esplicitamente, ma per come si descrive: c'è molta consapevolezza. Questa domanda deve averle aperto alcune fragilità inesplorate: provi a contattare la sua vecchia terapeuta in modo da poterle esplorare e risolvere! Saluti
17 MAG 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente,
potrebbe sostenere un lavoro volto ad approfondire le aree che ha in questo spazio condiviso.
Le difese che mette in atto sono consapevolmente disfunzionali generando un vissuto di profondo malessere e sofferenza.
A volte può succedere che nei percorsi terapeutici si arrivi fino ad un certo punto.
Mettersi nuovamente in gioco assume il valore di una possibilità per raggiungere il benessere.
Cordialmente
Studio Associato Dott Ferrara Dott.ssa Simeoli
13 MAG 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Lucy siamo frutto della nostra storia di vita e di come ci posizioniamo rispetto ad essa.
Assumersi la responsabilità del proprio desiderio ci apre alla vita e ai legami sociali.
Questo richiede un trattamento che possa far decantare i godimenti che creano immobilità.
Un caro saluto
Daniela Riccardi
13 MAG 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Lucy,
credo che ci sia una parte di te che vorrebbe poter piangere, vorrebbe non dimostrare di essere totalmente autonoma. Si tratta semplicemente della parte vulnerabile che forse era sotterrata sotto un controllo emotivo (un tempo anche sotto l'alcol e le sostanze). Se è stato un incontro inaspettato con questa parte vulnerabile, immagino che ti abbia fatto paura. Pensala come quella Lucy bambina che forse mentre stava muta avrebbe voluto dire tante cose. Se adesso ti senti un'adulta funzionale, riusciresti a fare meglio di come han fatto i tuoi genitori? Riusciresti a prenderti cura di questa bambina, di questa parte vulnerabile?
Immagino che la cosa spaventi e confonda, è normale. Sarebbe più facile tornare sui vecchi schemi consolidati. Ma potrebbe esserci qualcosa di molto buono che ti aspetta superato il guado. E cioè la possibilità di essere veramente te stessa; a volte forte a volte debole, a volte capace di prendersi cura delle sue debolezze altre volte bisognosa di supporto.
Potresti considerare di riprendere un percorso (la Schema Therapy è ottima per queste cose) e in ogni caso provare a non scappare subito da questo ragazzo, proprio se suscita in te queste emozioni difficili.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Un caro saluto
13 MAG 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Lucy,
grazie per la condivisione che hai portato qui; una condivisione in cui ti sei aperta con la tua parte più fragile che ispira tanto bisogno di essere accompagnata in un percorso ancora più bello di apertura alla vita.
La frase che ti ha detto questo ragazzo "dev'essere stato difficile crescere senza una guida" ... nota bene che non esprime solo il fatto che questo ragazzo ha colto una parte della tua vita molto difficile ma anche che questo ragazzo prova stima per il tuo coraggio e apprezzamento per il fatto che nonostante tu sia cresciuta senza una giuda sia riuscita comunque a trovarla dentro te stessa e questo è molto bello.
Le nostre fragilità sono un punto di forza, una bellezza, sono qualcosa che non si può nascondere; solo condividendole con le persone che amiamo possiamo risanarle.
Spero che tu trova il coraggio di farle vedere senza più chiederti in te stessa e senza aver paura di essere in pericolo.
Ti mando un forte abbraccio e grazie ancora per la condivisione.
Dott.ssa Vincenza Cetrangolo
13 MAG 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Lucy,
ho letto con attenzione il suo messaggio e comprendo la sofferenza che sta vivendo in questo momento. Le domando come mai non si è rivolta nuovamente al professionista che l’ha seguita precedentemente? Ha detto che è fiera del percorso già svolto e degli obiettivi raggiunti. Ebbene, a volte, è necessario riprendere la psicoterapia poiché si presentano ulteriori temi, come quello che lei ci ha presentato. Le suggerisco di contattare il terapeuta con cui ha già fatto un percorso e di cui è soddisfatta.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati