Come posso mantenere un bel rapporto con i miei genitori?
Buonasera,
vi scrivo in un momento di sconforto. Sono una ragazza di 23 anni, e sto con il mio ragazzo di 24 anni da 2. La nostra relazione è sempre stata felice. Con lui sto bene, mi sento accettata e compresa. Non mi mette mai pressione, è sempre molto comprensivo riguardo ai miei tempi e alle mie necessità.
Dov'è il problema? Inizio a sentire troppo stretto il parere dei miei genitori sul suo conto. Purtroppo il mio ragazzo non è cresciuto in un contesto semplice, e quest'anno (per il bene di tutti) i suoi genitori hanno deciso di separarsi. I miei, ultra cattolici, non hanno preso bene la notizia: secondo loro, il mio ragazzo non sarebbe cresciuto con il "valore della famiglia", e la loro tesi sarebbe confermata dal fatto che non frequenta la parrocchia. A me non importa più di tanto. Ho provato a spiegargli che come lui non mette in discussione il mio credo, io non voglio forzare lui a frequentare la chiesa. Mi sembra un ottimo equilibrio.
Ma i problemi non finiscono qui. Per loro, soprattutto per mia madre, il mio ragazzo è solo una distrazione dallo studio. Frequento l'ultimo anno di magistrale, mi mancano pochi esami alla laurea. Oggi ho chiuso la mia ultima sessione invernale a pieni voti. Ho la media del 29, sono sempre stata in pari con gli esami e ora sto per iniziare a scrivere la tesi. Anche in passato sono sempre stata la classica "brava bambina", studiosa, che sacrificava i momenti di svago per stare sui libri. Il mio rapporto con lo studio fino all'anno scorso non era molto sano. Per ripagare gli sforzi dei miei genitori (che mi stanno ancora pagando gli studi), continuavo a sbattere la testa sui libri. Mi facevo venire il mal di testa tutte le sere per prendere il massimo dei voti.
Quest'anno sto cercando di migliorare. Mi prendo dei momenti di pausa per coltivare i miei interessi e per uscire con il mio ragazzo (che nel frattempo lavora già). Ma alle volte questo mio atteggiamento più rilassato viene interpretato dai miei genitori come menefreghismo nei confronti dello studio. Temono che inizi a trascurare i miei obiettivi.
E ogni volta che provo a dirgli che nel weekend vorrei andare dal mio ragazzo o fare una gita fuori porta con lui, mi dicono che se non voglio andare per non trascurare lo studio devo avere il coraggio di dirglielo... Non so come fare. Non riesco più a capire dove hanno ragione loro e quando invece dovrei fregarmene e cercare di prendere in mano la mia vita, senza di loro.
Scusate per il lunghissimo papiro. Spero che ci sia una soluzione...