Come posso mantenere un segreto così grande?

Inviata da Morena Pisani · 10 mar 2016 Terapia familiare

Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni, sposata. Da qualche settimana mio padre, con cui avevo (mi sento di usare l'imperfetto) un rapporto bellissimo, nonostante non viviamo più insieme da un po', mi confida due cose.
Partiamo dall'inizio. Io e lui lavoriamo insieme, sono stata assunta quando l'azienda era ancora quasi un'idea e ora stiamo ingranando bene. Non sono il suo braccio destro ma si confida spesso e chiede consigli anche a me sulle varie strategie da seguire. Da qualche mese è entrata in organico una ragazza più giovane di me che lavora nel campo commerciale, fianco a fianco di mio padre. Sono sempre stata gelosa di lei, ogni volta che andavo a bussare alla porta dell'ufficio di mio papà, immancabilmente trovavo lei dentro, non ero più neanche a conoscenza delle dinamiche commerciali in quanto le decisioni le prendevano loro. Si confidava con mio padre anche su cose molto private e hanno iniziato a parlare di sesso quando lei gli ha fatto leggere qualche racconto scritto di suo pugno. Qualche settimana fa, non so perché, mio padre mi confessa di avere un tumore. Sono 5 mesi che lo sa. Io e mia madre siamo all'oscuro. Non lo sa nessuno. I soci al lavoro non sanno nulla, gli amici, NESSUNO. Solo una persona ne è a conoscenza. Ovviamente la ragazza "nuova" in ufficio. Mi cade il mondo addosso. Oltretutto mi dice anche che hanno una relazione. Altra pugnalata. Ogni giorno a pranzo scopro che va a mangiare a casa sua, (solitamente mi diceva che faceva due passi e andava a prendere un aperitivo). Non mangia a casa in quanto abita in un'altra città ed essendo il titolare lavora anche in pausa pranzo, a volte. lei ben si è guardata di dirmi qualcosa. Si comportava con me come un'amica... mia madre, dice il mio vecchio, NON DEVE SAPERE nulla, né della malattia né della relazione, ovviamente. Per me è difficilissimo. Lavorando insieme a questa persona, sto andando in depressione, non ho più voglia di ridere, ogni volta che sento bussare alla porta dell'ufficio di mio padre ho il cuore in gola... forse la mia gelosia è perfino malata, me ne rendo conto. Vi chiedo se mi potete aiutare. Non so più dove sbattere la testa. Mio papà dice di non voler rinunciare a questa relazione, pur amando mia mamma, perché (parole sue) con questa ragazza sta bene e lo stare bene prosegue anche quando sta con mia madre perché non pensa alla malattia etc. io capisco che si è sentito fragile, quando ti dicono di avere un tumore credo che il mondo ti crolli un po' addosso, ma addirittura volermi dire che non vuole rinunciarci e chiedermi di farmelo andare bene mi sembra troppo. Paradossalmente sto anche cercando di allontanare mia madre, la cerco di meno, altrimenti mi troverei ancora più in difficoltà... aiuto.

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Miglior risposta 11 MAR 2016

Gentile M.
comprendo la sua delusione e il suo dolore nonchè la difficoltà di non poter essere leale con sua madre informandola di quello che sa.
Intanto da un punto di vista psicologico sappiamo che il segreto può essere "patogeno" ma personalmente penso che sia anche stupido perchè prima o poi le cose si vengono comunque a sapere dal momento che in certi casi ad un certo punto non si possono più nascondere.
Come altri colleghi, penso anch'io che lei dovrebbe confrontarsi con suo padre facendogli comprendere l'imbarazzo e il disagio in cui l'ha messa con le sue volontarie rivelazioni su cui poi ha chiesto di mantenere il segreto senza curarsi del peso e dell'impatto che la sua richiesta poteva avere su di lei anche dal punto di vista del suo disagio emotivo.
Non credo sia giusto che lei debba stare male con se stessa per rispettare una richiesta imperativa di suo padre di cui non si capiscono nemmeno bene le motivazioni e penso che quanto meno lei debba restituire a suo padre l'anomalia della sua richiesta che, a mio avviso, in quanto tale, non dovrebbe essere accolta e tenuta in considerazione.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 MAR 2017

Carissima ,
Questione di priorità non puoi pensare a tutti .cerca di capire il suo stato di salute .
Il resto verrà Da se
Un caro saluto

Dott.ssa Maria Teresa Imbesi Psicologo a Bologna

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14 MAR 2016

Carissima,
suo babbo si è buttato in questa relazione con questa giovane collaboratrice per sentirsi, probabilmente, lui stesso più giovane e avere quella fonte di "energia" in più che gli fa passare meglio la giornata.
La ragazza invece si è messa con suo padre perché? Questo sarebbe da verificare... il motivo è folle amore o sono altri i motivi?
Intanto io credo che lei dovrebbe riprendere la parte del ruolo aziendale che le spetta come era prima di questa vicenda e dovrà mostrarsi ferma e determinata.
Un colloquio sincero e sereno ma fermo con suo padre dovrebbe avere questi temi.
Fargli aprire gli occhi su quello che sta facendo e cioè il "bambinone " sciocco e, ora, purtroppo malato, che si crogiola in una relazione poco sana.
Certo, come spesso succede, lui vuole tutto: famiglia e amante, e, in questo, chiede a lei complicità.
Una richiesta assurda e ingiusta.
Faccia in modo che sia l'altra ragazza a tremare quando bussa lei alla porta di suo padre e si mostri meno impaurita e assai decisa ad aprire gli occhi a lui.
A fronte dei problemi che lui ha, la famiglia deve essere quella che sostiene e che da vero aiuto e solidarietà, non certo una giovane amante...magari arrivista?
Che ne dice, ci può stare?
Coraggio!
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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10 MAR 2016

Buongiorno,

i segreti creano malessere; parli e si confronti con suo padre, gli dica esattamente come sta, in quale conflitto di lealtà in questo momento si trova e quali siano i suoi bisogni oggi.
Non è sua moglie bensì sua figlia: e questa è una importante differenza da tenere in considerazione.

Un caro saluto.

Dott.ssa Cristina Fumi
psicologa-psicoterapeuta
Milano

Dott.ssa Cristina Fumi Psicologo a Milano

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10 MAR 2016

Cara M.,

gestire dei segreti è qualcosa di molto difficile, soprattutto se questi la fanno soffrire come nel caso di suo padre. Le consiglio di rivolgersi apertamente a suo padre e manifestare il suo conflitto tra l'essere fedele a lui e il non poterlo essere con sua madre.
Oltretutto lei ha vissuto un tradimento da parte di suo padre e restare fedeli a chi ci ha tradito diventa cosa assai difficile.
Credo che quanto successo possa influenzare la sua relazione con gli altri uomini della sua vita.

Rimango a disposizione,

un caro saluto

dott.ssa Monica Salvadore

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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10 MAR 2016

Buongiorno M.
immagino quanto la situazione la faccia soffrire! Mi chiedo però cosa di più la ferisca; da quel poco che ci ha raccontato parrebbe che ciò che davvero ritiene intollerabile è il tradimento di suo padre; un tradimento che sembrerebbe lei viva come un attacco personale, a se stessa, ai suoi valori, ai suoi sentimenti. È come se suo padre tradisse proprio lei. Queste due notizie drammatiche, il tradimento e la malattia, è come se rendessero suo padre vulnerabile, umano, fallibile. Questo confronto con la realtà, mi pare, abbassi un po' l'idealizzazione, e forse anche questo la ferisce molto.
Gestire segreti non è mai facile, ne parli con suo padre, gli racconti come si sente dilaniata fra essere leale a lui o condividere ciò che sa con sua madre.
Provi a ripensare se questa relazione così vicina con suo padre non possa condizionare, anche in parte, le relazioni con gli altri uomini.
Se volesse discutere di queste riflessioni, non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Claudia Giangregorio

Dott.ssa Claudia Giangregorio Psicologo a Milano

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