Come gestire l ansia nei bambini

Inviata da Lolo · 19 set 2023 Psicologia infantile

Buongiorno.. sono una mamma di un bimbo di 6 anni che ha appena iniziato la scuola elementare.. arrivati a scuola subito dopo il suono della campanella quindi il momento di entrare si fa venire il vomito e rigetta.. ho capito perfettamente che è una forma d ansia,xké mi rassicura il fatto che dentro è tranquillo.. ma io ogni volta che poi lo lascio muoio dentro . Cosa posso fare per gestirgli quest' ansia??? Aiuto sono disperata nel vederlo così...

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Miglior risposta 24 SET 2023

Gentile Lolo,
innanzitutto come mamma non dovrebbe lei per prima essere in ansia perchè in tal modo trasferisce il suo stato d'ansia al bambino ma dovrebbe invece mostrarsi serena nel congedarsi da lui . A casa dovrebbe invece parlargli molto chiedendo cosa lo preoccupa o lo spaventa. E' probabile si tratti di ansia da separazione per paura dell'abbandono; in tal caso lo rassicurerà che dopo le ore della scuola lei (o il papà) sarà là ad aspettarlo come accade agli altri bambini. E' importante rispettare gli orari per agevolare l'acquisizione di una forte fiducia che servirà ad interiorizzare la sua presenza anche quando non è fisicamente con lui.
Ovviamente è importante anche valorizzare le attività scolastiche, la socializzazione con i compagni e le figure degli insegnanti ai quali è consigliabile comunicare questo iniziale disagio del bambino affinchè anch'essi possano contribuire ad alleggerire questo momento dell'ingresso a scuola.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 FEB 2024

Gentile Lolo,
bisognerebbe approfondire che tipo di legame di attaccamento avete instaurato. Probabilmente suo figlio avverte la sua ansia nel "lasciarlo". Le consiglio qualche colloquio con uno psicoterapeuta familiare.
A disposizione,
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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12 OTT 2023

Gentile Lolo, capisco la sua preoccupazione di madre, ma il fatto che suo figlio a scuola poi riesca a essere tranquillo fa sperare che il tutto sia legato a questo momento di passaggio. L'aiuto che può offrire in questo momento a suo figlio è di tipo emotivo, per facilitarlo nell'adattamento: gli parli tanto e cerchi di regolare le proprie ansie che, seppur fisiologiche in questa situazione, il minore sente e finisce per provare lui stesso.
Nella speranza che questo confronto possa esserle stato utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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12 OTT 2023

Buongiorno Lolo,
Sebbene l'entrata alle elementari fa parte della storia di suo figlio, tutta la sua famiglia sta entrando in un nuovo ciclo di vita che è quello della scolarizzazione. Ogni nuova fase rappresenta simbolicamente un passo verso la crescita e quindi anche verso una maggiore separatezza tra mamma e figlio e questo può far vivere angosce. Dalle sue parole "io ogni volta che poi lo lascio muoio dentro" si sente anche la sua di fatica a vivere la separatezza ed è importante che in primis digerisca lei questa nuova fase di vita accettando il cambiamento. Questo poi la porterà a parlare con suo figlio con autentica serenità rassicurandolo e portandolo ad accettare questa nuova fase. Ogni passaggio così importante è quasi sempre accompagnato da agitazione ma anche da curiosità. Se dopo i primi giorni persiste questa ansia e sente difficoltà nel gestirla può pensare di contattare un esperto che possa aiutare entrambi.
Un caro saluto
Dott.ssa Eliana Marzano

Dott.ssa Eliana Marzano Psicologo a Roma

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9 OTT 2023

Buongiorno Lolo,
Credo sia il caso di parlare di come meglio gestire l'ansia di entrambi, quella di suo figlio per l'inizio della scuola elementare e la sua nel vederlo cosi'. Il fatto che una volta a scuola sia tranquillo, fa sperare che l'ansia di suo figlio giunga ad una autorisoluzione; con l'abitudine e una volta fatta qualche amicizia, probabilmente diventera' tutto piu' facile per lui. Nel frattempo puo' aiutarlo a distrarsi in quel momento parlando con lui di qualche aspetto piacevole della scuola o di tutt'altro, gli faccia domande su qualcosa che lui trova interessante o divertente. C'e' poi da considerare come Lei stessa arriva a quel momento. Se l'ansia di vedere suo figlio cosi' e' alta, puo' essere che suo figlio la percepisca, e rischiate di chiudervi in un circolo vizioso. Anche Lei puo' tentare di arrivare a quel momento piu' tranquilla, concentrandosi sul fatto che una volta entrato sara' tranquillo o pensando al momento in cui andra' a riprenderlo al termine delle lezioni. Siete in una fase di passaggio, credo sia soprattutto necessario concedersi qualche tempo per trovare un nuovo equilibrio. Qualora vi trovaste ancora in difficolta' dopo un paio di mesi, si puo' pensare a chiedere un supporto all* psicolog* della scuola per suo figlio e, se crede, un percorso individuale per Lei per capire come meglio gestire la situazione.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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6 OTT 2023

Buona sera lolo, la sua preoccupazione è comprensibile. Sono passati pochi giorni dall'inizio della scuola, dal mio punto di vista clinico la situazione è da tenere sotto controllo senza un eccessivo all'allarmismo.
Se questi sintomi non andranno in remissione potrebbe ipoteticamente trattarsi di una fobia specifica o comunque di un disturbo della sfera ansiosa, in tal caso, le consiglio di contattare un* Psicolog*/Psicoterapeuta dell'età evolutiva che possa effettuare dei colloqui clinici con voi genitori e con suo figlio. Saluti, Dott.ssa Francesca Boddi

Dott.ssa Francesca Boddi Psicologo a Livorno

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3 OTT 2023

Gent.ma,

Come dice bene, la sintomatologia di suo figlio si riferisce con chiarezza ad una manifestazione ansiosa.

Di più, il vomito sembrerebbe un modo del bambino di buttare fuori un eccesso.

Ci sono passaggi, com'è quello dell'inizio della scuola, fondamentali per introdurre la coppia madre-bambino ad una sana separazione.

In questo senso nel suo stesso messaggio sembrerebbe fornire delle informazioni rilevanti, che meriterebbero perlomeno un approfondimento.

In particolare nel suo messaggio riferisce che "ogni volta che poi lo lascia muore dentro" e ancora prosegue dicendo di essere "disperata nel vederlo così".

Non intendo in questo caso banalizzare il suo dolore, anzi, ritengo sia importante e meriti attenzione.

I bambini sono particolarmente sensibili ai vissuti dei genitori e dunque sembrerebbe che l'eccesso di cui suo figlio voglia liberarsi sia proprio l'angoscia di separazione della madre.

Tant'è che dopo il rigetto suo figlio vive bene il suo stare a scuola

Questo chiaramente non deve condurre ad una colpevolizzazione, ma piuttosto ad una presa di consapevolezza di ciò che anzitutto, prima ancora di suo figlio, appartiene al suo vissuto.

Dunque cosa fare?

Provi anzitutto a considerare che ci sono traumi che sono benefici, l'introduzione della scuola come momento di separazione è uno di quelli. Non si preoccupi dunque di "proteggere" il ragazzino da questo momento, piuttosto provi a lavorare su sé stessa e sul suo vissuto in merito a questa separazione.

Se anzitutto non dovesse riuscire lei ad acquisire serenità rispetto a questa separazione difficilmente suo figlio potrà farlo, in quanto la sua agitazione segnalerà al bambino l'approssimarsi ad un pericolo

Viceversa, la sua serenità sarà la serenità di suo figlio.

Ne consegue che questa non può essere acquisita per presa di posizione o per volontà, ma necessiti di un lavoro su sé stessa

La invito a considerare questo un momento di crescita

Buon lavoro,
Dott. Bagnato Giacomo

Dott. Giacomo Bagnato Psicologo a Pavia

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2 OTT 2023

Buonasera mamma, grazie per la sua condivisione. Posso immaginare quanta sofferenza e frustrazione prova a vedere ogni giorno una scena del genere. Dovrebbe cercare di capire cosa sta dicendo l'ansia di suo figlio, di cosa ha paura? Di cosa ha bisogno? Cosa si aspetta? Cosa non si aspetta? Si comportava così anche alla materna? Andrebbe esplorata l'ansia di suo figlio.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento rimango a disposizione.
Buona serata,
Dott.ssa Sara Santilli

Dott.ssa Sara Santilli Psicologo a Roma

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28 SET 2023

Buongiorno cara Lolo,
capisco bene la sua apprensione, il suo bambino oltre che essere in ansia ha un “groviglio” di emozioni dentro di cui non è consapevole e che prendono la “via del corpo” nel momento di entrare a scuola. Provi a parlarci, cerchi di capire, anche attraverso il “gioco della scuola”, che cosa prova, sicuramente ansia, forse paura di sbagliare, di essere sgridato, forse vergogna verso i compagni nuovi, forse rabbia perché deve affrontare da solo una situazione nuova ecc… Lo rassicuri sul fatto che quello che prova è del tutto normale e che le emozioni, anche le più spiacevoli passano velocemente. Gli racconti inoltre la sua esperienza dei primi giorni di scuola, condivida con lui le emozioni che ha vissuto.
Se il malessere descritto persiste la invito di rivolgersi ad un professionista.
Cari Saluti
Dott.ssa Tommasi

Dott.ssa Annalisa Tommasi Psicologo a Lucca

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27 SET 2023

Buongiorno,
la frase "si fa venire il vomito e rigetta" farebbe pensare ad una strategia Machiavellica per evitare la scuola.
Invece è uno dei principali sintomi di reazione a livelli di stress eccessivo. Provi a riflettere su di un punto: se, come è probabile, suo figlio percepisse la SUA ansia prima di mandarlo a scuola (ma io ogni volta che poi lo lascio muoio dentro), come si sentirà?
Che informazioni ottiene su sé stesso?
A quella età il lavoro più proficuo è la consapevolezza che il genitore può acquisire sulla complessa dinamica dell'Attaccamento Madre-Figlio.
Un percorso di approfondimento con uno psicoterapeuta potrebbe aprirle orizzonti di fiducia nelle proprie possibilità.
Il resto viene da sé.
Cordiali saluti.

Dott. Ivano Ancora Psicologo a Torino

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26 SET 2023

Buongiorno Lolo,
può aiutare suo figlio lavorando sull'ansia che prova lei. Suo figlio avverte la sua ansia e mette in atto comportamenti compensatori. Le consiglio di fare qualche colloquio per farsi accompagnare in questa fase evolutiva, in particolare lavorerei sulla vostra relazione di attaccamento.
Saluti
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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26 SET 2023

Buongiorno Lolo, penso che come lei stessa ha colto si tratti di un'ansia relativa al momento della vostra separazione. Credo che sarebbe utile approfondirla insieme ad uno specialista, in modo da trovare uno sguardo congiunto che aiuti il suo bimbo a stare meglio. Un caro saluto.

Dott.ssa Irene Mottola Psicologo a Genova

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23 SET 2023

Carissima Lolo,

potrebbe d'accordo con l'insegnante e il direttore accompagnare il bambino in classe e stare alcune decine di minuti con la classe.
Poi potrebbe allontanarsi dalla classe salutandolo teneramente e ricordandogli che presto la mamma verrà a riprenderlo per fare dei giochi insieme. Può consegnarlo fisicamente, con un abbraccio, alla maestra e vedere come si comporta.
Se lo desidera possiamo mantenere un contatto.
Per ora un augurio di buon anno scolastico.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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23 SET 2023

Salve, per i bambini l'ingresso a scuola rappresenta un cambiamento enorme ma lo è anche per i genitori. Non è facile diventare grandi e può capitare che i bambini reagiscono in questo modo. Parli con il bambino, gli chieda quali cose della scuola lo fanno sentire bene e cosa lo metta in difficoltà. Magari gli racconti le difficoltà che hanno tanti nell'iniziare ad andare a scuola, così capirà di non essere l'unico e che è normale che nella vita si abbia paura di affrontare dei cambiamenti. Lei potrebbe rassicurarsi sapendo che il bambino poi tranquillizza anche se ovviamente ne è dispiaciuta e preoccupata. Sarebbe importante individuare quali pensieri ed emozioni stanno dietro al vostro malessere. Qualora tutto ciò dovesse persistere le consiglierei di rivolgersi a un professionista che aiuti tutti voi a raggiungere una miglior consapevolezza della situazione fornendovi indicazioni e strategie adatte per poterla affrontare.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian

Dott.ssa Orianna Miculian Psicologo a Trieste

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22 SET 2023

Salve Lolo,
Intanto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione e preoccupazione.
Comprendo quanto sia difficoltoso vedere il proprio bimbo stare male, senza poter far nulla a riguardo.
Innanzitutto, ci tengo a rassicurarla: è molto frequente che i bimbi vivano in maniera del tutto diversificata l'ingresso alla scuola elementare e, dunque, capita che per alcuni sia più difficoltoso di altri. Per quanto comune, come altri tipi di comportamento, anche questo rappresenta una manifestazione del suo bimbo e, proprio per questo, credo sia importante comprenderne appieno il significato. Il suo significato.
Mi colpisce il fatto che, una volta dentro, sia tranquillo.
Chiede cosa, nella pratica, lei possa fare nel gestire la sua ansia. Ecco, forse prima di poterla gestire, sarebbe più utile comprenderla e sviscerarne la funzione che ha per il suo bambino.
Partirei da qui, senza disperazione, ma con la curiosità di scoprire il messaggio sottostante.
Resto a disposizione.

Dott.ssa Francesca Bottazzi

Dott.ssa Francesca Bottazzi Psicologo a Taggia

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22 SET 2023

Buongiorno,
Capisco la sua preoccupazione, non è mai facile vedere che il proprio bimbo manifesti sintomi di disagio, ma vorrei tranquillizzarla: è facile reagire così davanti ad un cambiamento importante come l'ingresso nel mondo scolastico. Ogni cambiamento spaventa, soprattutto quando arriva a scombinare totalmente la propria routine quotidiana e, soprattutto, quando si è ancora troppo piccoli per affrontarlo diversamente.
Fortunatamente però, leggo che il bambino a scuola rimane tranquillo per cui riesce ad adattarsi al nuovo ambiente.
Potrebbe parlarne con suo figlio senza spaventarlo per questi sintomi, ma provando a raccontargli come funziona la scuola, in modo che sappia cosa deve aspettarsi, descrivendo anche la gioia di passare del tempo con altri amichetti, magari raccontando storie divertenti del suo passato come alunna.
Se i sintomi persistono per un periodo prolungato sarebbe opportuno richiedere un colloquio per capire come permettere al suo bambino di affrontare le sue paure.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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21 SET 2023

Buongiorno, comprendo quanto sia complesso il ruolo di genitore e la sua ansia in merito. È essenziale evitare di trasmettere questa ansia al suo bambino, poiché dispone di meno strumenti per gestirla. Potrebbe essere utile considerare alcuni incontri di consulenza per affrontare e gestire la sua ansia in modo da poter beneficiare anche suo figlio. Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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21 SET 2023

Buon pomeriggio cara mamma, grazie per aver esternato il suo problema.
Se può tranquillizzarla, molto spesso questi sono i normali segnali che i bambini mettono in atto dinanzi ad un cambiamento.
Suo figlio sta iniziando un nuovo percorso di vita e lo porterà a distaccarsi da lei per un po’ di ore, stia tranquilla ma ciò che fa il suo piccolo è normale.
Il mio consiglio è di instaurare una routine con il proprio bambino: mentalmente inizi a fare un percorso così da far immergere il bambino cosa farà durante la giornata e per poterlo tranquillizzare.. se questi comportamenti persistono, allora è bene chiedere l’aiuto di un collega per intraprendere un percorso psicologico e far vivere serenamente questa esperienza di vita a suo figlio.
Rimango a sua disposizione, anche online.

Dott.ssa Angela Megale Psicologo a Reggio Calabria

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20 SET 2023

Gentilissima,
Come scrive Lei stessa sembrerebbe ansia, in particolare ansia da separazione. E' successo mai in passato che il bambino manifestasse la stessa ansia quando doveva separarsi da Lei? Se si, come la avete affrontata? Come vi separate? Avete un rituale di separazione? Lei come si comporta prima del suono della campanella?
I bambini sono molto bravi a " sentire" cio' che sente il genitore, quindi se Lei e' preoccupata perche' suo figlio possa vomitare il bambino come un radar lo sente e questo come ben capisce e' un cane che si morde la coda: "se la mamma e' preoccupata allora sono in pericolo". Come vede ci sono diversi aspetti da approfondire. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per una consulenza, ed eventualemente per iniziare un percorso di parent training. Se lo desiderasse sono disponibile ad iniziare tale percorso online.
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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20 SET 2023

Mi dispiace sentire che tuo figlio sta affrontando questa ansia all'entrata a scuola. È importante affrontare la situazione con comprensione e pazienza. Ecco alcuni suggerimenti per aiutare tuo figlio a gestire l'ansia:

1. Comunicazione: Parla con tuo figlio in modo aperto e comprensivo. Chiedigli come si sente e ascolta attentamente le sue preoccupazioni.

2. Routine rassicurante: Crea una routine mattutina prevedibile e piacevole che includa attività rilassanti come leggere una storia o fare una breve passeggiata prima di scuola.

3. Incoraggiamento positivo: Fai in modo che tuo figlio si senta supportato e incoraggiato. Riconosci i suoi sforzi nel superare l'ansia, anche se sono piccoli passi.

4. Coinvolgi gli insegnanti: Parla con gli insegnanti e il personale scolastico per informarli della situazione. Possono essere in grado di fornire ulteriori supporti o comprensione.

5. Terapia: In alcuni casi, potrebbe essere utile considerare la consulenza da parte di uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nell'ansia infantile.

6. Respirazione e rilassamento: Insegnagli tecniche di respirazione profonda o esercizi di rilassamento che possono aiutarlo a calmarsi quando si sente ansioso.

7. Tempo di qualità: Dedica del tempo di qualità con tuo figlio al di fuori delle ore scolastiche per rafforzare il legame e creare un ambiente sicuro.

Ricorda che l'ansia è una sfida comune per molti bambini e che con il tempo e il supporto adeguato, tuo figlio potrà imparare a gestirla meglio. Se l'ansia persiste o peggiora, potrebbe essere utile consultare uno specialista per una valutazione più dettagliata.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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20 SET 2023

Salve Signora
Generalmente le cause, di una tale risposta emotiva, possono essere molteplici.
Alcuni bambini possono soffrire di ansia da separazione, che si manifesta quando si trovano lontani dai genitori. Questa ansia può causare pianto e disagio quando il bambino è a scuola.
Lavoro da anni in questo settore e le posso dire questa problematica è possibile risolverla attuando dei cambiamenti nelle routine giornaliere del bambino.

Dott. Amadori Adriano Psicologo a Olgiata

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20 SET 2023

Cara Lolo,
l'ansia nei bambini è un potente strumento di comunicazione. Spesso è anche il riflesso delle emozioni che le mamme provano in risposta ai cambiamenti che i figli devono affrontare.
Detto questo, lei come vive l'avvento della scuola elementare di suo figlio? Cosa comunica a suo figlio rispetto a questo grande cambiamento? Non dimentichi poi che per suo figlio questo è un grande primo passo e può essere che risenta della separazione dalla sua mamma, anche se, come dice lei, si tranquillizza quando è in classe.

Consideri la possibilità di chiedere un consulto di un professionista che aiuti suo figlio a riconoscere le sue emozioni e a esprimerle, senza somatizzarle (come fa con il suo vomito).

un caro saluto,
Serena Verbena

Dott.ssa Serena Verbena Psicologo a Pisa

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20 SET 2023

Carissima,
l'ingresso a scuola dei bambini è un momento molto delicato. è un momento di distacco dalla propria figura di riferimento, e ciò comporta in lui la paura di essere abbandonato e la paura di un suo potenziale "non ritorno". Per questo motivo è molto importante che fin dai primi giorni di vita del piccolo bisogna instaurare una relazione madre-figlio che gli permetta di crescere, di non aver paura dell'ambiente esterno, per favorirne l'esplorazione, ma che gli permetta anche di realizzare, comprendere e interiorizzare il fatto che lei ci sarà sempre sempre per lui, come base sicura a cui poter tornare nei momenti di difficoltà. La sua presenza deve essere interiorizzata a livello emotivo dal bambino, che in quel modo avrà capito che sebbene lei non sia presente fisicamente, è presente emotivamente.
La cosa migliore da fare in questi momenti è parlare con tuo figlio per rassicurarlo che non c'è nulla di pericoloso che potrà accadergli; inoltre può aiutarlo a "verbalizzare" le proprie emozioni, dandogli un nome in modo che possa imparare a riconoscerle, senza esprimerle con sintomi a livello più "fisico" come il vomito.
Spero di esserle stata utile
Buona giornata.
Dott.ssa Covini

Dott.ssa Sofia Covini Psicologo a Milano

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20 SET 2023

Buongiorno, bè è più che normale che adesso abbia il pensiero proiettato verso suo figlio e che a sua volta si senta un po' in ansia. Credo che abbia colto il punto quando dice che è lei a dover trovare il modo di gestire questa ansia, che è normale che ci sia in una mamma, ma si, va gestita. Direi che riguardo al suo bambino, per adesso serve un po' di osservazione da parte sua, , cercando di capire qual' è l' andamento e se effettivamente questa reazione tende a scemare o se si presenta anche in qualche altra forma durante le ore di scuola, o fuori, ma mi pare di capire che per adesso ciò non si verifica. Può essere una semplice ansia da separazione quella di suo figlio, molto comune in bimbi di questa età che affrontano questo cambiamento, perché è chiaro che è una fase di cambio ,di evoluzione, ma spesso le crisi servono proprio a permetterci di imparare ad affrontare le nuove situazioni e non ho dubbi che suo figlio poi lo saprà fare. Invece per quanto riguarda lei possiamo lavorare su piccole strategie che le permetteranno di non portarsi dietro ansia e pensiero negativi. Credo che anche un breve percorso di psicoterapia la possa aiutare a vivere meglio questa situazione, parlando in terapia di come si sente, del genere di pensieri che le passano per la testa si può poi andare a fondo e utilizzare piccole ma efficaci tecniche per gestire il tutto. .
Sono a disposizione, anche online, pratico una terapia breve strategica quindi posso individuare insieme a lei il focus per aiutarla in tempi brevi, sono anche Psicologa dello sviluppo per cui mi sono occupata tanto di bimbi , tutt' ora tratto anche l' infanzia.

Dott.ssa Emanuela Trabalzini

Dott.ssa Emanuela Trabalzini Psicologo a Castiglion Fiorentino

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20 SET 2023

Buongiorno cara mamma,
se posso tranquillizzarla sono comportamenti che spesso possono verificarsi nei bambini a seguito di grandi cambiamenti come l'inizio della scuola primaria. Capisco il suo conseguente allarme. Quello che può provare con suo figlio è quello di anticipare verbalmente con "fantasia e magia" quella che sarà la giornata scolastica. Prima di andare a dormire raccontare una favola dicendo come si svolgerà la giornata in modo divertente. Questo può essere rassicurante per i bambini.
Se vede che il comportamento invece si mantiene potrebbe aver bisogno di tempo o di aiuto professionale.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi dubbio e chiarimento anche telefonicamente.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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