Non so gestire la mia ansia

Gentile Maria,
La sua situazione è comprensibile, come ha ben chiara la visione del suo problema, in quanto lei stessa riconosce che derivi da un periodo molto stressante.
Tuttavia, l'ansia nonostante sia un'emozione molto spiacevole, è comune a tutto il genere umano. Come vede alcune volte può diventare ingestibile, come nel suo caso. Le tante aspettative, i desideri, lo stress contingente e altre condizioni amplificano questa normale reazione emotiva.
Immagino quanto senta sgradevole questa reazione, ma non possiamo eliminarla, poiché è intrinseca nell'uomo, ma son sicuro che con il giusto tempo (ossia il suo), il suo impegno, guidata da uno/a professionista riuscirà a gestire questa sua ansia, come già da sola è riuscita a fare. Possiamo anche immaginare che con gli strumenti che la terapia le fornirà, come riuscirà a gestire bene gli eventuali (sottolineo eventuali) momenti d'ansia.
Colgo comunque l'occasione per farle i complimenti per il lavoro che già sta facendo nel non farsi abbattere, invitandola a continuare a lottare e chissà, magari con la giusta guida e i giusti strumenti, scoprirà che in alcune situazioni le potrà esser anche utile.
Concludo facendole un grosso in bocca al lupo per il suo futuro.

Cordialmente
Dott. Daniele Palamara

Io le consiglierei l’aiuto di un professionista, anche per evitare che magari la cosa diventi per lei più disagiante. Magari non le toglierà le preoccupazioni alla prima seduta ma intanto può intervenire sul suo problema in modo strutturato e protetto, per poterlo sviscerare e comprendere con lei.
Rimango a disposizione al riguardo.
Saluti

"...e sono durati per alcuni giorni fino a quando non ho iniziato a fare effettivamente gli esami, e da lì sono scomparsi..."
Bravissima! Vada avanti con la sua vita senza cadere prigioniera delle sue insicurezze.

Buongiorno Maria,
grazie per aver condiviso questo suo malessere e fatica che sta provando in questo momento.
Può capitare che l'ansia arrivi ed entri a far parte delle nostre vite, e la cosa migliore che può fare per sé stessa è quella di analizzarla, per capire che significato questo sintomo ha nella sua vita; in questo modo sicuramente diminuirà la possibilità che possa ricomparire nella sua vita e anche se ricomparisse, saprà come gestirlo al meglio.
Anche la paura che possa tornare il sintomo è molto normale, ma certamente un percorso di psicoterapia potrà guidarla anche da questo punto di vista.
Se desidera, io sono disponibile anche online.

Dott.ssa Alice Agazzi

Buongiorno Maria,
comprendo e sento dalla sue parole la sua ansia, che è veramente tangibile e che comporta anche, naturalmente, la paura di provare nuovamente ansia. Vorrei innanzitutto tranquillizzarla, dicendole che è normale che l'ansia compaia in alcuni momenti della nostra vita, fisiologicamente parlando, e che sicuramente alcuni ambiti che sono molto prestazionali, come la scuola, l'università, il lavoro o lo sport, non fanno altro che amplificare questa sensazione e difficoltà.
Pertanto, si tranquillizzi: il problema è risolvibile, e anzi, una buona psicoterapia Le consentirà di comprendere che compito ha la sua ansia in questo momento della sua vita, da dove origina, parlando del suo profondo, e come poterla posizionare e gestire all'interno della sua quotidianità. Il problema è risolvibile, assolutamente, non si preoccupi. L'aspetto positivo della psicoterapia è che, una volta compreso nel profondo, difficilmente ricomparirà.

Resto a Sua disposizione, anche per avere ulteriori spiegazioni,
Cordialmente,

Dott.ssa Alice Agazzi

Buongiorno Maria,
l'ansia e la paura sono le emozioni più antiche che, nella storia dell'evoluzione, hanno aiutato l'uomo ad attivarsi in tempi rapidi per poter fuggire da una situazione considerata come minacciosa. E' chiaro che livelli troppo elevati o eccessivamente bassi di ansia non sono utili ad una attivazione funzionale. Mi sembra di capire che sia stato quello che le è successo in occasione dei primi esami.
Ciò che le è capitato, può anche essere definito come un piccolo trauma (con la t minuscola) e, di questi piccoli traumi, la nostra quotidianità è ricca. Superata la situazione "traumatica", le rimane il timore che, tutto ciò che per lei è stato estremamente spiacevole, si possa ripetere, portandola ad alimentare questo circuito dell'ansia.
Quello che si potrebbe fare attraverso un percorso di supporto dal punto di vista psicologico è capire a che cosa possa essere connessa questa ansia emersa così d'improvviso in una situazione di "esame" e comunque di valutazione per lei, andando poi a lavorare sulla sua percezione di poter o meno avere il controllo su una situazione problema, in quanto c'è qualcosa che la "terrorizza" rispetto al fatto che "il problema non possa essere subito risolto".
Spero che questa mia risposta possa esserle utile ad aprire ad altre riflessioni e rimango a disposizione se volesse intraprendere un percorso di consulenza psicologica con me.
Cari saluti,
Dott.ssa Marta Bergamin

Buongiorno Maria,
concordo sul fatto che chiedere aiuto ad uno psicologo sia una buona cosa e non la lasci scemare col fatto che al momento sta bene.
l'ansia si impara a gestirla e a non arrivare ai famosi attacchi, se volesse anche online confrontarsi sulla sua problematica mi contatti
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico

Buon pomeriggio Maria l'ansia è qualcosa di cui ultimamente tutti soffrono, ma nonostante ciò abbiamo diversi modi per ridurne gradualmente la sua intensità.
Io personalmente utilizzo tecniche piennellisiche che sono molto efficaci e rapide ma sprattutto si possono utilizzare anche online.
Resto a disposizione anche online.
distinti saluti
dott.ssa Daniela Petrillo

Buongiorno ,
da quello che scrive lei ha compreso in parte che cosa la può far soffrire.
I problemi di ansia si possono affrontare e gestire in modo efficace , e lei può chiedere un supporto utile ,
anche qui , sia dal vivo che on line.

Buongiorno Maria,
comprendo bene la tua sofferenza e anche la preoccupazione. Quando ci si trova nella tua situazione si fatica a vedere una possibile via d'uscita.
Quello che però mi sento di dirti è che l'ansia è un disturbo molto comune ed esistono numerose tecniche molto efficaci per imparare a gestirla e soprattutto per migliorare la qualità della vita anche in breve tempo. Devi solo provare a fare un atto di fiducia nei confronti di un professionista esperto in questa tipologia di disturbi e lasciarti accompagnare.
Un abbraccio.

Dott.ssa Cristina Forcherio

Buongiorno
Pensi che dovrebbe fare un percorso di psicoterapia per l ansia.
E per superare , le altre tematiche che presenta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
ROMA

Gentile Maria,
La sua frase "fino a quando non ho iniziato a fare effettivamente gli esami, e da lì sono scomparsi", mi ha illuminata, perchè lei parla già di risorse efficaci, con le quali ha provato a fronteggiare il problema.
Rivolgersi ad uno psicologo può essere utile per lavorare velocemente ed efficacemente, in maniera tale da far riprendere alla persona le redini della propria vita.
Infatti lo psicologo giusto al momento giusto farà in modo di creare un’atmosfera accogliente così che lei possa essere se stessa, aprendosi ed agendo in maniera spontanea, impegnandosi per raggiungere l’obiettivo di farli superare la difficoltà o e tornare a stare bene in tempi brevi.
Per fare questo lo psicologo, infatti, comincerà con il dividere gli obiettivi raggiungili e quelli non raggiungibili, i problemi risolvibili e non. Quando vi sarete concentrati su un problema, insieme riuscirete a trovare le soluzioni, che meglio riscontrano le sue capacità e la sua prontezza. Senza che nulla, nel frattempo, peggiori.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Cara Maria, i problemi dell'ansia sono comuni e gestibili. Le consiglio una terapia breve strategica. Anche on-line. Saluti

Buongiorno Maria.
Grazie per la condivisione.
In base a quanto ha raccontato il sintomo ansioso si è riassorbito ma suppone che in altre situazioni simili possa ricomparire.

Quello che le posso suggerirebè considerare un percorso psicologico proprio per mettere parola alle radici dell'ansia. L'ansia è una spia, la punta dell'iceberg, di una o più questioni inconsciamente irrisolte e annodate, che possono essere sciolte ed elaborate.
Questo però, può richiedere del tempo, e a riguardo mi verrebbe da domandarle, perché la preme la questione temporale? In passato in quali altre situazioni si è ritrovata a dovere "risolvere subito" qualcosa? Perché è terrorizzata dal non poter risolvere qualcosa?

Spero di averle dato qualche spunto di riflessione.

Un caro saluto.

Dott. Davide Boifava

Gentile Maria...guardare alla propria ansia con indulgenza le potrebbe permettere di 'normalizzare' le tensioni che la colgono, soprattutto in visione di una prestazione che, malgrado l'attacco d'ansia, non sembra essere stata inficiata. Certamente un percorso dedicato a tecniche e strategie di gestione arricchirebbero le risorse a cui attingere in situazioni di forte stress e/o di preoccupazione. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Gentilissima Maria, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo come possa non essere facile da gestire; l'ansia spesso, una volta sperimentata, tende a creare dei circoli viziosi nei quali la persona sente il timore che essa possa tornare, anche in maniera più forte di quella già vissuta. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare ed approfondire quali sono le cause della sua difficoltà, nonchè individuare delle strategie per poterle fronteggiare gli attacchi ansiogeni. Resto a disposizione!
AV

Buongiorno Maria,
comprendo benissimo la tua preoccupazione, l'idea di riprendere in mano un vissuto che ormai senti lontano spaventa.
Allo stesso tempo al minimo accenno di ansia torna la paura di piombare di nuovo in quel periodo buio.
La psicoterapia ci permette di comprendere cosa è successo, collegare episodi e significati, capire come nasce il sintomo e, di conseguenza, come scardinarlo. Se ne esce rafforzati, con degli strumenti, maggiormente consapevoli di noi stessi.
Mi dà l'impressione che tu sia riuscita ad uscirne ma non ne abbia compreso profondamente il motivo.
Se hai voglia di approfondire rimango disponibile anche online.
MR

Buongiorno Maria,
ha fatto benissimo a scrivere qui; chiedere aiuto è il primo passo fondamentale per stare meglio.
Le consiglio caldamente di iniziare un percorso di terapia con uno psicologo, in cui si possa sentirsi al sicuro, protetta e accettata in tutte le sue sfaccettature. L'ansia è un sintomo importante che va ascoltato e non sottovalutato. Gli approcci psicocorporei che vanno a lavorare profondamente sulla respirazione diaframmatica e aprono le sensazioni, riducono rapidamente la sensazione di allarme e permettono di ritrovare in poco tempo un benessere completo.
Si dia questa possibilità perché se la merita e ne ha tutto il diritto.
Un caro saluto e rimango a sua disposizione se vorrà contattarmi.
Dott.ssa Kristal Orrico

Ciao Maria,
A volte quando si passano dei periodi di forte stress e di ansia può succedere che il nostro sistema rimanga in allerta e allarmato. Da qui la paura che descrivi. L’ansia possiamo vederla come un meccanismo che, all’epoca di quando l’essere umano viveva nella savana, era fondamentale per la sopravvivenza (quindi un sistema funzionale). Al giorno d’oggi i nostri sistemi interni di base, anche se nel corso dell’evoluzione si sono arricchiti e sono diventati ben più complessi di allora, poggiano comunque su sistemi arcaici. (Vedi la teoria dei 3 cervelli di McLean). Può quindi succedere che in situazioni di stress o di forte preoccupazione si inneschi questo meccanismo di allarme. Il cervello elabora in modo rapidissimo, senza che possiamo farci caso, la situazione che ci preoccupa arrivando subito ad una conclusione terrifica. Quello che però noi percepiamo è solo la “paura” che scaturisce da questo passaggio fatto in automatico dal nostro sistema di allarme. Porto spesso l’esempio della paura di un topo. Nel vedere un topo una persona può paralizzarsi ed essere terrorizzata o scappare, eppure il topo è ancora fermo al suo posto. Questo perché nel nostro cervello, in maniera estremamente rapida, il topo ci e già finito in bocca o ci ha morso. Puoi quindi vedere come il sistema di allarme che ci procura paura o ansia, potesse essere funzionale ai tempi della savana e possa essere fastidioso e invalidante ai tempi nostri. Per questo in situazioni di forte stress può capitare di essere in balia di una forte ansia e di sintomi come quelli da te descritti.
Per gestire questo tipo di cose un percorso può essere di aiuto per comprendere cosa fa scattare il tuo meccanismo di allarme. I tempi nessuni può saperli in anticipo. Il tempo interno di ognuno è diverso e sicuramente diverso dal tempo esterno del mondo. Si parla di un lavoro su se stessi.
Spero di esserti stata utile.

Cara Maria, sicuramente iniziare un percorso psicologico ti aiuterà fin da subito a sentirti meglio, almeno provaci!
Resto a disposizione anche online.
Cari saluti.
Dr.ssa Federica Scaturin