Come curare una persona con manie di persecuzione

Inviata da Enzo · 16 lug 2012 Disturbo ossessivo compulsivo

Salve, la mia compagna manifesta oramai da qualche hanno manie di persecuzione: tutti ce l'hanno con lei, tutti parlano male di lei, la seguono, vogliono rovinarla. Queste sono le sue convinzioni.
Sono riuscito a portarla da uno psichiatra ma chiaramente non segue la cura perchè dice di non essere pazza.
Abbiamo avuto problemi anche con i vicini: li ha insultati o in altra occasione faceva rumori in casa con la giustificazione "mi continuano ad insultare e a parlare male di me e continuano a fare rumori quando sono sola in casa."
Sono preoccupato perchè abbiamo 2 bambine e mi hanno detto che se intervengono i carabinieri richiedendo un TSO arriveranno anche gli assistenti sociali a portarmi via le bambine. È vero? Cosa posso fare ?

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Miglior risposta 17 LUG 2012

Buongiorno
la situazione è chiaramente seria.
Credo che la cosa migliore sia di "motivare" la sua donna a farsi vedere ancora da uno psichiatra, magari su consiglio del vostro medico di base, ed evitare "interventi esterni" da parte di persone estranee al vostro nucleo familiare.
Farsi aiutare invece da familiari e persone di fiducia.
Parlare con molta calma con lei, senza darle contro ma solo spiegandole che riferirsi ad uno specialista per poter comprendere meglio la situazione e per sfogarsi e parlare dei suoi problemi sarebbe molto utile.
Offrirsi di accompagnarla se questo può farla sentire meglio.
Ci vuole molto tatto e dolcezza.
Gli aspetti comportamentali da lei descritti possono essere parte di una patologia più ampia e bisogna seguire bene come si sviluppa la cosa.
Una visita accurata dello Psichiatra e una cura farmacologica è indispensabile.
Poi si potranno fare, contemporaneamente alla cura farmacologica, anche dei colloqui da uno Psicoterapeuta che l'aiuti ad elaborare i "vissuti" interni disturbanti.
Dietro ogni problema c'è una storia personale e motivi scatenanti.
Questa situazione difficile può divenire per voi due occasione di crescita.
Le stia molto vicino senza alcuna critica e facendola sentire "accolta" in questa difficoltà.
Tuttavia si mostri fermo nella risoluzione per una nuova visita e per una cura adeguata.
Niente assistenti sociali e gente varia in casa.
Si peggiorerebbero le cose.
La saluto cordialmente.
Coraggio!
Psicoterapeuta Dott.ssa Silvana Ceccucci

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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10 OTT 2013

Caro amico,non ti aiuterà nessuno,l'unica sarebbe il TSO,ma è una procedura così(forse ad arte)"plateale"che chi ama la persona in oggetto non la richiederà mai.Tieni sempre d'occhio,piuttosto,le bambine,perchè presto anche tu e loro sarete visti come persone ostili.
con i più sinceri auguri.

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20 LUG 2012

Caro Enzo,
mi rendo conto che la situazione è davvero difficile, che per la natura stessa dl problema di sua moglia, la totale diffidenza verso gli altri impedisce la compliance nella cura. Le suggerisco di chiedere un incontro individuale con la persona che seguiva sua moglie per avere delle indicazioni più precise sul come comportarsi, anche per salvaguardare l'incolumità delle sue bambine. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Zoppi

Dott.ssa Francesca Zoppi Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Verona

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17 LUG 2012

Per evitare problemi di "non seguire la cura perché non sono pazza" e anche eventuale TSO conviene prima di valutare le problematiche della compagna e iniziare una cura mirata ed efficace: preferibile alcune sedute di consulenza con un bravo psicoterapeuta in cui il signor Enzo presenta il problema articolato e anche le caratteristiche della compagna affinché lo psicoterapeuta capace trovi le strategie più opportune per intervenire con minor difficoltà

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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17 LUG 2012

Buon giorno Enzo, la situazione che descrive e' davvero molto grave. Credo sia opportuno tutelare la salute sua, di sua moglie e delle sue figlie. Se sua moglie non si rende conto del problema, un ricovero "forzato" temo si renda necessario, soprattutto se teme per l incolumità delle sue figlie. Si rivolga al suo medico di base o ad uno specialista della sua zona che sappia aiutarvi in questo difficile momento.
Rimango a disposizione. Un grande in bocca al lupo. Dott.ssa Cecilia Cimetti, Verona

Dott.ssa Cecilia Cimetti Psicologo a Verona

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17 LUG 2012

Buongiorno gentile Enzo,
la situazione che la coinvolge in famiglia è molto delicata e dovrebbe far riferimento allo Psichiatra che ha visitato sua moglie anche per le paure e i dubbi che prova. Quando è stata visitata sua moglie ha ricevuto una diagnosi a cui è seguita una prescrizione di cura, il fatto che non voglia intraprendere la cura sarà stato senz'altro uno dei punti in cui il medico ha dibattuto e dovrebbe aver suggerito come procedere. Dunque, parli con fiducia con lo psichiatra e valuti con lui - in funzione della storia clinica unica di sua moglie - tutte le opzioni. Avete due figli ed è importante non improvvisare, nè dare spazio al vociferare dei consigli inutili per voi che dovete affrontare la gravità della malattia.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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17 LUG 2012

Salve Enzo, è evidente che deve convincere sua moglie a farsi aiutare, sia da uno psichiatra che da uno psicoterapeuta. Capisco la sua difficoltà, perchè mi sembra di capire che sua moglie la rende completamente impotente nel momento in cui dice di non essere pazza. Andare insieme da uno psicoterapeuta potrebbe facilitare sua moglie e sostenere anche lei nello stare in questa difficile e dolorosa situazione. Per quanto riguarda le vostre bambine, anche se la madre non sta bene, ma c'è un padre che se ne occupa adeguatamente, non vedo rischi di intervento da parte dei servizi sociali. Il TSO a volte è l'unica soluzione possibile per aiutare la persona che ne ha bisogno. Mille auguri.
dott.ssa Marianna Bonanni

Anonimo-121116 Psicologo a Roma

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