Buonasera.
Dopo anni mi ha chiamata in modo amichevole il mio ex ragazzo dicendomi che voleva riallacciare dei rapporti di amicizia. Eravamo stati molto tempo insieme ed avevamo deciso di non sentirci e vederci più' per evitare di ricadere e dare false speranze ad una storia che non poteva andare avanti, soprattutto da parte mia. In questi anni per amicizie comuni ho avuto notizie di lui , sapevo che non era stato bene , ma non ho mai saputo precisamente di cosa soffrisse. Qualche giorno fa' ci siamo visti e mi ha subito aggiornata di tutto quello che ha passato in questi anni . Mi ha detto che sta facendo una terapia perché' ha avuto manie di persecuzione , che non riusciva più' a controllare tanto che per 3 mesi aveva completamente perso il controllo di se stesso, fino a che non ha iniziato a prendere delle medicine prescritte-gli dal suo terapeuta. Nei suoi discorsi però ho captato la sua solitudine e l'intenzione di riavvicinarsi molto a me. Voglio un bene dell'anima a questo ragazzo , ma credo che il mio ritorno nella sua vita non possa che creargli ulteriori disagi, quando abbiamo chiuso era ancora legato sentimentalmente a me e da allora non ha piu' avuto una storia seria.
Mi ha chiaramente detto che è solo , che vuole vedermi , ed ogni volta che parlavo del mio attuale ragazzo faceva finta di nulla, come se non volesse ascoltarmi e capire.
Inoltre ha seri problemi di alcoolismo, è arrivato a dire che lui è se stesso solo quando beve.
So' che devo allontanarmi cautamente da lui , ma vorrei farlo in modo che capisca il perchè anche se ho paura che non ne sia in grado,ho notato che non ascolta quello che non si vuole sentire dire incentrando sulle sue ragioni tutta la realtà .
Conosco bene i genitori , sono assenti per questo ragazzo e da sempre anziche' risolvere i problemi preferiscono non affrontarli, dandogliela vinta; non è mai stato in punizione. Il suo problema si è sviluppato in modo "cronico" a causa di problemi familiari, ma preferisco non entrare nei dettagli.
Vorrei chiedervi se conoscete qualche centro che si occupi di questi problemi , magari anche ospitando i pazienti , perché, forse sbaglio , infatti chiedo a voi, ma secondo me ha bisogno di allontanarsi dalla situazione che ha intorno anche per disintossicarsi dall'alcool , dato che i suoi sembrano non accorgersi di nulla e prendono tutto troppo alla leggera.
Sono stata molto sintetica perché di cose da dire ce ne sarebbero, è molto grave secondo me la sua situazione e vorrei in qualche modo aiutarlo . Quello che posso fare è solo metterlo davanti alla realtà' dei fatti , che non totalmente vuole vedere ed è trapelato da come mi ha parlato., per poi lasciarlo andare per la sua strada. Qualcosa devo però fare perché sto' soffrendo per questa situazione fino ad ora a me estranea.
Grazie!
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17 FEB 2014
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Gentile Romina,
sarò sintetico: dopo aver valutato i consigli conviene andare assieme presso un capace professionista e usufruire del suo aiuto per stare meglio entrambi
dr paolo zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale
12 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve,
trovo ammirevole il suo desiderio di aiutare questo ragazzo, sebbene probabilmente molto influenzato dai vostri trascorsi, per questo la invito a immettersi in questa vicenda in modo cauto e sempre con un certo distacco.
detto questo sembra he il problema del suo ex possa onfigurarsi ome una doppia diagnosi: abuso di sostanze e disagio psichico, ed in effetti esistono delle cimunità riabilitative specifiche per questo tipo di problemi. é possibile, però, che se frequenta una ASL gli sia già stata fatta questa proposta.
Il punto fondamentale da capire è quanto, in questo riavvicinamento, c 'è di rihiesta d'aiuto e quanto di tentativo di riominiare una storia. La valutazione tocca a lei farla.
Restiamo in ascolto.
Dott.ssa Sabina Marianelli
11 FEB 2014
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Gentile ragazza,
non si faccia manipolare. Credo che quello che il suo ex le abbia chiesto, anche se indirettamente, è aiuto. Tuttavia non è possibile aiutare una persona che ha problemi di tossicodipendenza e non vuole cambiare. La motivazione al cambiamento è fondamentale in tutti i percorsi psicologici.
La strategia che questo ragazzo adotta sembra essere simile a quella utilizzata dai suoi genitori; evitare il problema.
11 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Romina,
è comprensibile la sua apprensione e il suo interesse, ma non c'è nulla che lei possa fare, soprattutto se questa persona non ha consapevolezza del proprio stato di malessere. Le ragione che portano all'insorgenza di certe psicopatologie sono complesse e multifattoriali. Se è già in trattamento farmacologico (psichiatra) sarebbe il caso di affiancare una psicoterapia (qualora fosse possibile) oppure indirizzarlo verso un servizio AUSL per la dipendenza dell'alcool.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
11 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Romina,
questo ragazzo è già in cura, quindi abbia fiducia che il suo curante lo guidi verso la guarigione. Difficile nascondere ad uno psichiatra il problema dell'abuso dell'alcool, si presume che anche di questo sia a conoscenza. Comprenda che il suo bisogno di aiutarlo è di difficile realizzazione quando ci troviamo difronte ad un disturbo di persecuzione. Gli chieda se sta continuando la cura con precisione e valuti il suo coinvolgimento con questa persona.
Cordialmente