Salve, mia madre, 59 anni, a fine aprile ha subito una gastrectomia parziale a causa di un adenocarcinoma gastrico.
Premetto che è stata una persona sempre forte e combattiva e neanche le chemio neoadiuvanti l'avevano scoraggiata più di tanto (a parte il periodo di alopecia che hanno comportato), ma adesso a 4 settimane dall'intervento ha avuto un crollo emotivo e psicologico importante.
Ha avuto un decorso post operatorio buono, 24 ore dopo era già in piedi (complice anche la chirurga robotica che permette un decorso post-operatorio più rapido); dopo una settimana ha ripreso la dieta solida; non ha avuto complicanze in ospedale (febbre, infezioni ecc...); di ritorno a casa già faceva tutto, con un pò di fatica ma faceva tutto, e io, per quanto possibile, la lasciavo fare per non farla sentire più malata di quanto già non si senta.
La nutrizionista le ha detto che l'assunzione di zuccheri semplici può essere controindicato, pur essendoci una tollerabilità che varia da persona a persona e di testare questa tollerabilità dopo un po' ed ecco che lei ha interpretato questo piano alimentare come una proibizione a vita dei dolci (essendo molto golosa e facendosi dolci e ciambelle da sè).
Io ho provato a spiegarle che ora ha lo stomaco di un bambino nel corpo di un adulto e che il corpo ha bisogno di riassestarsi, che questi consigli alimentari vanno seguiti per poi reintrodurre gradualmente gli alimenti, che nel tempo potrà ricominciare a mangiare tutto come una volta, deve avere pazienza che lo stomaco si abitui, ma sembra non capire, inoltre qualsiasi alimento mangia la sua domanda è sempre la stessa "Mi vorrà far male?".
Il pensiero di fare un altro ciclo di chemio terapie adiuvanti la demoralizza e piange al sol pensiero.
Ha perso la voglia di reagire.
Io sto provando a distrarla, a farla uscire. Non lo nego che è difficile, che mangiare poco, come un bambino, e spesso non era nella sua routine; non lo metto in dubbio che ci saranno giornate dove una forchettata di pasta in più le provocherà bruciore e so che solo chi lo vive in prima persona sà come si sente ma vorrei farle capire che è viva, che cammina e che averlo scoperto con una gastroscopia di controllo è stato un bene perchè sono tumori che nella maggior parte delle volte non danno segni evidenti "E' solo un bruciore di stomaco, prendo un Gaviscon e passerà!". Io vorrei chiedere, come posso aiutare mia mamma che le uniche frasi che dice, in qualsiasi circostanza, sono diventate: "Non mi interessa più di niente...", "Tanto non andrò più da nessuna parte.", "Chissà se ci arrivo...", "Io so cosa mi sento
.." e via dicendo... E la settimana scorsa ho reagito male arrabbiandomi con lei di questo suo comportamento.
Grazie mille del vostro supporto.
Saluti,
Valeria
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27 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Valeria,
l'intervento chirurgico e la chemioterapia che sua madre ha affrontato rappresentano un importante trauma psicofisico che richiede parecchi mesi per essere elaborato per cui è lecito pensare che il tempo trascorso è ancora troppo breve .
Pertanto sua madre per riprendersi ha bisogno di altro tempo, del suo sostegno in quanto figlia e del supporto di un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)+.
30 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Valery,
come prima cosa complimenti, dal suo messaggio si nota l'affetto nei confronti della mamma, credo che si sia presa molto cura di lei. Detto questo immagino che la mamma, per quanto forte e con spirito combattivo, sia anche stanca e senza energie.
l'unico consiglio, che dico anche a lei, sarebbe quello di intraprendere un percorso psicologico
Resto a disposizione
Alice Noseda
27 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Valeria, comprendo il suo disagio e le sono vicina. Immagino quanto questo evento possa aver sconvolto il vostro sistema familiare ed aver reso soprattutto sua madre, fragile ed impaurita E' fondamentale che sua madre intraprenda un percorso che la possa aiutare ad affrontare le cure con fiducia per poter riprendere in mano la propria vita., ricominciando a fare progetti per il futuro e lasciandosi alle spalle questo brutto episodio. Non so se sua madre sarebbe favorevole, ma è importante che lei le faccia capire quanto, il farsi aiutare, avrebbe ripercussioni positive su tutta la famiglia, non solo su di lei. Provi a proporglielo, non si accolli lei tutto il peso di questo disagio. E' importante che vengano utilizzate le strategie giuste per far fronte a questo evento di vita, per poterlo affrontare in maniera adeguata e con esiti positivi.
Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione per eventuali suggerimenti ed approfondimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.
27 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Valeria,
La posizione del caregiver è sempre particolarmente delicata, a maggior ragione quando a ricoprirla è una figlia.
Per tale ragione, per gestire questo arduo ruolo, il mio suggerimento è quello di richiedere il supporto di un professionista, con il quale, oltre ad apprendere come affrontare lo stress e il carico emotivo, potrà trovare anche delle strategie funzionali per gestire la situazione in cui si trova e la relazione con sua madre.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
27 MAG 2023
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Buon pomeriggio
Mi spiace molto per la tua mamma.
Non è facile questo periodo per lei.
Il consiglio che mi sento di dare alla tua mamma e quello di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare tale periodo.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
27 MAG 2023
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Gentile Valeria,
Grazie per esserti confidata. Dal tuo racconto mi sembra di capire che tua mamma stia affrontando da mesi degli stress fisici e psicologici non da poco e l'ultimo intervento ha cambiato in gran parte anche le sue abitudini di vita, soprattutto quelle piacevoli. Può essere che lei abbia cercato di essere forte fino ad ora ma con i nuovi cambiamenti si stia lasciando andare. Tu stai facendo benissimo a spronarla e comprendo che vedere l'umore di tua madre così a terra ti crei preoccupazione e dolore, tuttavia cerca di essere comprensiva, come tu stessa riconosci non è per nulla facile per lei, dunque quello che puoi fare è starle vicino e supportarla; quando le cose miglioreranno è probabile che migliorerà anche il suo umore. Tuttavia se ne avvertissi la necessità non esitare a consigliarle di intraprendere un percorso psicologico che possa sostenerla in questo momento difficile della sua vita. Immagino che anche per te non sia facile, se ne sentissi il bisogno rimango a disposizione per una consulenza, anche online.
Non esitare a contattarmi per qualsiasi informazione.
Cordialmente,
dott.ssa Valeria Passavanti
27 MAG 2023
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Cara Valeria,
è certamente una situazione complessa quella che vi trovate a vivere: vi è stato offerto sostegno psicologico presso il reparto di oncologia che ha seguito tua mamma? E' un cambiamento molto importante di abitudini che viene richiesto a tua mamma, oltre alla difficoltà precedente della terapia farmacologica chemioterapica cui è stata sottoposta.
I suggerimento che posso darvi è di richiedere un sostegno psicologico da un collega esperto in Psico Oncologia, che è specificatamente formato ad affrontare con voi queste fasi del percorso di cura.
Cordialmente,
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
