Buonasera qualche giorno fa dovevo sottopormi ad un intervento chirurgico ed in anestesia locale per togliere un polipo ed ero in ansia da giorni per paura dell’anestesia, di avere complicanze ma arrivata in sala operatoria mentre aspettavo in una saletta ho cominciato ad agitarmi ad avere tachicardia, urto del vomito pensando al peggio … in quel momento ho pensato a mille cose e quando sono arrivati a prendermi non c’è l’ho fatta e ho preferito rinunciare mi sono vergognata tanto ma proprio non riuscivo a calmarmi e le infermiere sono state carine in quel momento quando invece sono ritornata nella stanza il personale che prima era gentile ha cambiato i modi poi e arrivata in camera la caposala con dei modi poco carini chiedendo come mai ho rinunciato che portavo via posto ad altri pazienti ( e di questo mi sento colpa) e se volevo fare un altro intervento di chiamare dopo aver fatto una terapia per l’ansia tutto questo davanti ad un’altra paziente … io mi sono vergognata tanto di aver rinunciato e ci sono rimasta molto male che mi ha trattato così dicendo di andare in terapia e prendere dei farmaci e le ho risposto che cmq ognuno ha i propri problemi e le proprie motivazioni . Ho cominciato ad avere problemi di ansia e attacchi di panico qualche anno fa quando è mancata mia mamma ma a parte cose naturali non ho mai preso farmaci perché sono del parere vanno ad aiutare momentaneamente e i problemi rimangono e voglio essere presente con la mia testa … ho fatto sedute psicoterapia e tante cose sono migliorate ma purtroppo in certe situazioni grandi come questa ho avuto tanta paura… anni fa rinunciavo anche a cose semplici come uscire per fare la spesa o non guidare sola ecc ora anche se faccio fatica cerco di affrontare le cose anche se con fatica ma poi le faccio ma questa cosa mi ha buttato proprio giù e oltre all’infermiera che mi ha trattato così ci sono rimasta male perché il mio compagno mi ha detto che era stato a casa apposta dal lavoro per accompagnarmi e si e sentito preso in giro, avrei voluto un po’ di appoggio e comprensione da lui … vorrei prenotare nuovamente l’intervento ma penso che sia meglio cambiare ospedale visto che li mi sono sentita trattata da stupida.
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2 AGO 2023
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Buongiorno Michela,
di cosa dovrebbe vergognarsi?non è stata una scelta agitarsi, vomitare e stare male. Non deve essere così severa con se stessa, più complice e meno giudice severo.
Per essere più serena potrebbe tranquillamente scegliere un ospedale diverso, ma le consiglio caldamente di fare dei colloqui di psicoterapia, altrimenti rischia di stare male ancora.
Si prenda cura di se stessa, in tutti i sensi
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Alice Noseda
1 AGO 2023
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Gentile Michela, purtroppo l'ansia è la paura sono compagne scomode e l'esperienza che ha vissuto sembra aver ulteriormente minato la serenità ma soprattutto le conquiste che ha fatto grazie alla terapia. Le suggerisco di continuare, nel caso si fosse presa una pausa, il percorso di terapia, per affrontare al meglio (esistono delle tecniche efficaci di fronteggiamento) il prossimo intervento. Nella preparazione all'intervento può, se lo desidera e se lui si rende disponibile, coinvolgere il suo compagno. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
1 AGO 2023
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Salve Sig.ra Barbieri,
L’atteggiamento dell’equipe ospedaliera e della caposala non è stato professionale, anzi esecrabile. Non si usa l’argomento del disturbo psicologico per attaccare mortificando il paziente!
Lei dice di aver fatto un inserto di psicoterapia che aveva dato i suoi frutti. A volte bisogna ritornare a fare un lavoro su di sè se il sintomo ricompare. Significa che non si è compiuta l’opera di elaborazione coscienziale e che c’è bisogno di altro lavoro per integrare alla coscienza contenuti dell’inconscio che ritornano nel sintomo.
Dott. Pietro Salemme
1 AGO 2023
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Buongiorno
Mi spiace di quello che lei abbia subito
Penso che lei abbia avuto un'attacco dì panico in sala operatoria.
Le consiglio di fare la tecnica del Mindfulness, o training Autogeno per superare l'ansia e attacchi di panico
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
1 AGO 2023
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Gentilissima Michela, Grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le fatiche che derivano dalle nostre ansie e Preoccupazioni, a volte così difficili da gestire che ci portano a chiuderci in noi stessi. Credo che ricominciare un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere al meglio le motivazioni sottostanti la sua ansia, nonché provare ad individuare delle strategie per gestirla in situazioni come questa dell'intervento. Resto a disposizione
AV
1 AGO 2023
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Buongiorno Michela,
comprendo il disagio che ha provato e come si possa essere sentita in quella circostanza già di per sé stressogena. Talvolta, non ci si sente capiti nemmeno dalle persone vicine e questo genera uno stato di sconforto e di chiusura.
Potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista, in uno spazio a lei dedicato in assenza di giudizio, così da esplorare assieme le dinamiche e le emozioni sottostanti.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online
Un caro saluto
Dottoressa Laura Chiuselli