Mia madre è affetta da ludopatia, essendo una persona particolare, lei gioca solo ed esclusivamente in un casinò k conosce, alle slot, in questo momento è in astinenza forzata perchè si trova lontanta da questo luogo, ma noi figli nn riusciamo a farle ammettere la sua dipendenza, come possiamo aiutarla? Con noi è scostante e appena accenniamo al problema si arrabbia stacca la comunicazione o cambia stanza, nn è gestibile, spende tutti i soldi dello stipendio e dice k nn deve rendere conto a noi dei soldi k guadagna, ma noi viviamo la sua depressione e nn ce la facciamo più, con chi possiamo parlare per convincerla a farsi curare? abbiamo bisogno di consigli pratici. grazie
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28 MAG 2013
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grazie anche a lei per la sua risposta, proverò anche all'asl di zona e se riuscissi ad ottenere almeno l'aiuto del suo medico di base, spero di riuscire a calmarla un po' e a riavvicinarmi a lei perchè per il momento nn vuole vedermi ne sentirmi, quindi diventa davvero difficile curarla. il trattamento sanitario obbligatorio, invece, come si può ottenere? nel caso in cui tutti gli altri tentativi siano vani...
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8 Risposte
30 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara carla,
potrebbe provare anche a cercare uno psicologo che si occupa di dipendenze su questo sito.
29 MAG 2013
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Cara carla,
per il trattamento sanitario obbligatorio è previsto se la persona con disturbo psichico necessita di cure sanitarie urgenti e rifiuta il trattamento; inoltre è necessario che vi sia un impedimento a fornire cure extraospedaliere.
28 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara carla,
uno dei rischi degli ansiolitici è quello di predisporre maggiormente all'ansia, nel senso che dopo un pò di tempo o bisogna aumentare la dose oppure se si smette di prenderlo si è più nervosi...ecco perché qualche psichiatra lo associa all'antidepressivo.
28 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
grazie davvero del suggerimento, adesso vorrei documentarmi su EMDR, poi cmq pensavo di consultare la sua dottoressa di base sperando k nn debba per forza svelare alla paziente k io l'ho contattata e chiederle di cambiare i farmaci a mia madre, perchè con l'ansiolitico k prende abitualmente nn riesce più a calmarsi è diventata molto aggressiva. spero quindi nella complicità del medico. grazie ancora x risposta
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28 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
grazie per risposta. in questo momento mia madre nn mi vuole più vedere ne sentire, pensavo di contattare la sua dottoressa di base e parlarle chiaramente sperando k nn debba per forza avvisare la paziente k io sono stata da lei, vorrei chiederle se puà prescriverle degli stabilizzatori dell'umore, poichè in questo momento il suo solito ansiolitico (benzodiazepine) nn le basta più, è diventata troppo aggressiva. secondo lei possiamo contare sull'aiuto del suo medico? altrimenti nn ci rimane k il trattamento sanitario obbligatorio, nn so più cosa fare...grazie x la sua risposta
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28 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
grazie, nn so bene che fare, è tutto molto difficile, credo che prima di pensare ad un trattamento sanitario obbligatorio, andrò dal suo medico di base e gli chiederò aiuto sperando k nn sia costretta a parlarne con la paziente, vorrei ottenere k le suggerisca altri farmaci stabilizzatori dell'umore, per riuscire ad avvicinarmi di nuovo a lei, perchè solo con il suo solito ansiolitico ormai nn si calma più, è diventata troppo aggressiva. secondo lei la sua dottoressa ci potrà aiutare senza dirle di avermi ricevuta? grazie per la sua risposta
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27 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile signora,
non so di che zona di torino sia. E' sempre importante che il paziente abbia un minimo di motivazione a svolge un percorso psicologico, comunque voi come famigliari potete prendere intanto delle informazioni. Consulti il sito del servizio di patologia delle dipendenze http://www.asl102.to.it/ludopatia.htm
Ci si può anche rivolgere a un terapeuta privatamente: una delle tecniche più efficaci è l'EMDR.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento, Le porgo cordiali saluti.
27 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
gentile Carla,
il problema è molto delicato, poiché sua madre non è consapevole di avere un disagio e quindi di accettare di farsi aiutare. Via mail è possibile solo darle dei suggerimenti su chi rivolgersi. Può consultare i centri dipendenze presenti nella Asll di riferimento, in cui spesso offrono anche servizi di sostegno ai familiari. Oppure può optare per una consulenza psicologica privata ed in questo caso la più idonea è la terapia strategica, che affronta le problematiche anche indirettamente ovvero senza incontrare la persona portatrice di disagio.
Cordiali saluti
dott.ssa Cristina Mencacci