come affrontare una pesante crisi di coppia

Inviata da AlexandraPie · 12 set 2023 Terapia di coppia

Buon pomeriggio espongo la seguente situazione
Siamo una coppia di 36 anni, insieme da 10 anni con convivenza a casa mia da 6 anni.
Negli ultimo anni la ns routine ha subito notevoli modifiche: prima il mio compagno viveva da me e lavorava facendo andati e indietro p in auto ogni giorno; dal 2018 ha cambiato lavoro e ha dovuto spostarsi presso un'altra citta’ e regione questo lo portava a stare tutta la settimana via tornando il weekend o a volte andavo io. Nel 2020 il covid invece lo ha costretto allo smart working da casa fino a settembre 2022 periodo in cui ha ripreso a fare diciamo 50 e 50 tra casa e lavoro lontano, sicuramente tutti questi cambiamenti sono stati per lui fonte di stress e pensieri e a distanza di mesi (aprile 23 )mi ha confessato di avermi sentita lontano, sulle miei, poco presente in queste occasioni e poco “coccolosa”, di essersi sentito solo e di essersi sentito il solo a portare avanti la coppia di aver sempre fatto lui sacrifici e scelte pesanti ( organizzazione treni viaggi trasferte). In concomitanza io ho avvertito una fortissima lontananza fisica che da dicembre dura tutt’oggi; fatto che ho dovuto elaborare e accettare, non è stato facile per me sentirmi non desiderata, mi ha fatto venire mille dubbi sull’amore su noi e sulla nostra storia e su me stessa ( la cosa ha fortemente minato la mia stima ). Il discorso è stato aperto da me inizio anno ponendo l’accento ( forse sbagliando) sul lato medico della questione poiche’ si parlava di scarsa libido generale e poco interessa alla sfera sessuale in generale.
Ad aprile ne abbiamo riparlato e li lui mi ha confessato le mancanze da lui percepite che sopra ho esposto. Durante l’estate abbiamo cercato di ritargliarci tempo per noi e abbiamo parlato tanto e io dopo non poca fatica gli ho detto tutti i miei pensieri e dubbi e sofferenze che la lontananza fisica mi avevano provocato ( ad oggi penso che sia questa cosa che da dicembre mi ha fatto allontanare sempre di piu’ fino a far sentire lui solo nella coppia ad amare e tirare avanti la storia, sensazione che nell’ultimo periodo sentivo anche io stessa ma verso me stessa, cioè che fossi io l’unica ad amare e resistere)
Ad oggi lui è confuso, non sa se mi ama ancora, mi dice che se stiamo insieme sta abbastanza bene ma manca qualcosa, manca quella complicita’ , ha un peso nel petto non è felice e questa situazione lo fa stare male, vorrebbe risolvere le cose, vorrebbe pero’ stare forse un po’ da solo perché’ testuali parole stare in posti bellissimi con me e non stare bene come prima lo fa stare male che preferisce quasi non starci.

Io mi sono interrogata a lungo e sui miei sentimenti sono sicura ma so anche di volere accanto una persona che mi ami al 100% e voglio che lui stia bene anche se cio’ significhera’ allontanarsi per sempre.
Anche io come lui vorrei risolvere le cose ma penso che ci vuole tempo per arrivare a qualsiasi esito e anche se soffro questa situazione anche io la accetto perche ‘ penso che entrambi abbiamo accusato delle mancanze e accumulato pensieri e sofferenze , vorrei solo capire cosa potrebbe aiutarci se provare ad allontanarsi o no…
Io ho comunque suggerito lui ( per lei stesso) di effettuare dei controlli medici ( gia’ prescritti dal medico a cui ha esposto la situazione) visto questo suo periodo oltre che di crisi di coppia ma anche di apatia e un po’ mi passi il termine depressivo e per noi di parlare insieme con qualcuno.

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Miglior risposta 21 GEN 2024

Gentile Alexandra,
da quanto lei racconta, ritengo che la distanza fisica e gli spostamenti dovuti al lavoro abbiano inizialmente causato nel suo compagno forte stress e scarsa sensazione di "rifornimento emotivo" con conseguente insoddisfazione, calo del tono dell'umore e successivamente della libido. Tutto ciò ha indotto a sua volta in lei dubbi, frustrazione e delusione dal momento che anche lei aveva ed ha molto bisogno di ricevere quelle attenzioni emotive e fisiche che erano scemate.
In pratica, sebbene sentimenti di affetto siano rimasti, la fiamma della passione si è quasi spenta ed entrambi sembrate avere poca fiducia che possa essere riaccesa ed alimentata con quella continuità che è mancata.
Il suggerimento è per un percorso di psicoterapia di coppia che faccia luce su questa possibilità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 SET 2023

Buongiorno Alexandra, sono Angela M. La Rosa, una psicologa ad orientamento psicoanalitico. Ciascuno di noi è un soggetto complesso, diviso, nel senso che spesso neanche noi riusciamo a capire cosa vorremmo, cosa proviamo o cosa desideriamo. Ho letto la sua titubanza a far convergere il problema di coppia con un sintomo medico, ed è di buon auspicio che lei ne abbia, ( di titubanze in merito), poiché non esiste un farmaco che possa risolvere ciò che è dell’ordine della nostra implicazione interiore soggettiva.
Le parlerò un po’ di qualcosa inerente ai miei studi e alla mia ricerca, prendendo spunto proprio da ciò che ho letto e che le citerò dopo una ulteriore premessa : Nella coppia esistono due soggetti, i quali, ciascuno diverso dall’altro cercano di fare uno. E per un po’ questa idea immaginaria regge. Si ha l’attrazione fisica che fa da collante alla persona con la quale ci leghiamo poi, grazie al nostro progetto di vita, ai nostri sogni.
Il tempo non ci rende esenti da problematiche di sorta, per cui ciò che pensiamo si alimenti da se’ ( ovvero la relazione in toto) ad un certo punto è come se non ci fosse e ci ritrovassimo da soli a fare quell’uno. Il problema è che siamo davvero uno, perché ciò che ci lega all’Altro si chiama amore, amore per la diversità, per questa eterogeneità che cerchiamo di annullare ogni qualvolta parliamo di affinità di coppia. Ci sono un uomo e una donna ( e davvero può non essere importante il sesso anatomico) che decidono di stare insieme, esseri diversi.
Dopo ciò è bene sapere che
« La sessualità maschile è circoscritta, chiusa sull’oggetto, improntata sull’avere (sul sentirsi maschi e comprovare ciò a se stessi, per rassicurarsi, aggiungo io). In un certo senso questa sessualità è un po’ idiota, nella misura in cui è ciecamente determinata da specifiche caratteristiche dell’oggetto (il pezzo, quell’attrattiva fisica di cui sono attratti gli uomini )…che le fanno mancare l’incontro con la particolarità dell’Altro, la relazione, il rapporto con l’essere del partner nella sua totalità.
Anche la donna è spinta in un certo senso verso il ritrovamento dell’oggetto perduto, del tratto paterno. Questa ricerca è però difficilmente separabile dalla domanda d’amore. La donna è libera dalla schiavitù del fallo. Cosa che da una parte dà una possibilità supplementare al suo godimento, esponendolo all’infinito, sganciandolo dalla tirannia del pezzo. Dall’altra espone però ad una certa fragilità identitaria, che la porta a cercare conferme del suo essere nel desiderio dell’Altro. Ecco che la domanda d’amore ha per lei la funzione di argine rispetto alla propria mancanza..
L’amore, quello corrisposto, quello che fa sì che l’amante sia anche l’amato, permette il rapporto fra soggetti. Si ama l’eterogeneità radicale dell’Altro, l’altro in quanto Altro. Al di là delle qualità che possiede, semplicemente per se stesso. Desiderio e godimento non si trovano più in opposizione ma, grazie al miracolo dell’amore, si allacciano. » Queste citazioni si trovano anche in Internet.

Quindi, cara Alexandra, Per riprendere la motivazione al rapporto, nonostante la delusione dal risveglio dell’illusione di fare uno, bisognerebbe partire proprio dall’ accettare questa diversità, questa lontananza e comprendere che l’amore sta in un luogo in cui non si vive di proiezioni di ciò che la coppia e l’Altro della coppia, significano per noi.
Le cito ancora, terminando, con l’auspicio che qualcosa muova in lei qualche domanda:

« La mira di un’analisi in fondo è quella di permettere a un soggetto di incontrare l’amore. Di esporsi cioè alla contingenza della vita, al nuovo, all’urto del non ancora conosciuto ( anche il proprio partent di una vita e con il quale abbiamo intrapreso i nostri progetti, mi permetto di aggiungere). Qualcosa che si pone al di fuori della ripetizione nevrotica, della ricerca dell’oggetto perduto. ».
Buona vita, mia cara.
Dott.ssa Angela Maria La Rosa

La Rosa Angela Maria Psicologo a Acireale

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20 SET 2023

Buongiorno Alexandra
Ho fatto una descrizione molto precisa del suo rapporto di coppia e della sofferenza che entrambi state provando.
Diversi i fattori che possono aver contribuito la distanza ,la stanchezza, equilibri da ristabilire dopo il Covid e gli inevitabili adattamenti lavorativi.
Le consiglio di affidarsi ad un terapeuta di coppia, che vi aiuti a cogliere le dinamiche disfunzionali che hanno portato alla crisi ed alla loro possibile soluzione
Un caro saluto
Dottoressa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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19 SET 2023

Chiamatemi dott Ioimo

Dott. Giorgio Ioimo Psicologo a Torino

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19 SET 2023

Gentile utente, le sue domande sono lecite, sta attraversando un periodo di “crisi interiore” e non sa se sia dovuta a questa relazione o ad altro. Per capire se continuare o meno questa storia posso suggerirle un percorso di terapia di coppia, se davvero volete provarci …ci vuole impegno da parte di entrambi. I percorsi di coppia si possono fare anche online che forse per voi sarebbe l’ideale vista la situazione. A disposizione. Dott.ssa Serena Sgrosso

Dott.ssa Serena Sgrosso Psicologo a Dueville

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13 SET 2023

Buonasera Alexandra,
la situazione che descrive porta a riconoscere che tra voi vi é un legame forte ma, da tempo, non sostenuto da intimità e sentimenti ben riconosciuti tra voi. Lei si é data una risposta sul sentimento che prova per lui, che la porterebbe a continuare una relazione a patto di sentirsi amata (cosa sacrosanta), ma deve verificare quanto ama se stessa e cosa la porta a mancarsi di autostima pur di stare insieme. Dalla risposta che ha dato lui sembra che chieda un tempo per riflettere da solo, per cui non gli è chiaro ciò che sta provando verso di lei. Le vicende lavorative di lui hanno senz'altro prodotto un forte stress, non solo in lui ma pure in lei, stare lontani e vedersi sempre per poco tempo, portano a far affievolire la complicità e l'intimità. Penso che nel vostro caso la mancanza di libido, e desiderio sessuale in genere, nascano da problemi sociali nella coppia e non da una disfunzione patologica da parte di lui.
Lui lamenta mancanza di attenzione da parte sua e lei pure. Se i mesi di convivenza forzata durante il covid (vivevate insieme mi sembra) non hanno portato ad una crisi, vuol dire che vi è un'affinità tra voi, per cui una consulenza professionale vi aiuterebbe a capire cosa ha realmente causato questo vostro allontanamento. Il non sentirsi reciprocamente desiderabili é una pessima sensazione che può portare a minare la propria autostima ed il rispetto verso se stessi/e, ma non è il solo motivo. Uno dei motivi che ha causato la attuale situazione potrebbe essere , dopo anni di convivenza, anche se saltuaria, dovuta al lavoro di lui, la mancanza di progetti comuni verso una qualche meta condivisa. Questa porterebbe a chiarire le idee sul cosa provate l'uno per l'altra e viceversa, e la volontà o meno di proseguire la relazione. Comunque sia la vostra é una crisi tipica dovuta a non sufficiente dialogo tra voi su le questioni affettive e di reciproche attenzioni. Ora occorre che lui si dia una risposta, visto che lei se l'è già data, sui sentimenti verso di lei e se si fa dare una mano professionale è meglio, visto che è confuso e incerto. Mi auguro che possiate lavorare insieme per il mantenimento della coppia.
Dott. Giancarlo

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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13 SET 2023

Mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione così complessa nella tua relazione. È positivo che tu e il tuo compagno abbiate aperto il dialogo e riconosciuto le sfide che avete affrontato. E' importante che entrambi state cercando di trovare una soluzione.

L'idea di consultare un professionista, come un terapeuta di coppia o uno psicologo, è una scelta saggia. La terapia può aiutare a esplorare i sentimenti e le dinamiche della vostra relazione in un ambiente neutrale, offrendo strumenti per affrontare i problemi e trovare una soluzione.

È anche importante dare tempo al tempo. Le situazioni stressanti come quelle che avete vissuto richiedono tempo per essere elaborate e superate. Nel frattempo, cercate di continuare a comunicare apertamente e onestamente tra di voi e di lavorare insieme per capire cosa volete entrambi dalla vostra relazione.

Infine, ricorda che le relazioni possono evolvere nel corso del tempo, e talvolta possono richiedere dei cambiamenti o adattamenti. La cosa più importante è che entrambi siate felici e soddisfatti nella vostra relazione, sia che continuiate insieme o decidiate di prendere strade diverse.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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13 SET 2023

Buongiorno vi consiglio dei colloqui di coppia per conoscervi meglio e risolvere i vostri problemi
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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13 SET 2023

Salve AlexandraPie, la questione che espone è articolata e, come lei stessa ha descritto, ha radici che si situano nello sviluppo che negli anni e con il corso di alcuni eventi ha avuto la vostra relazione. Tuttavia ad oggi mi sembra chiaro come le vostre riflessioni interiori abbiano necessità di uno spazio personale per essere da voi valutate attentamente ed affinché questo approfondimento possa portare ad ognuno dei benefici.
Ognuno di voi nel tempo ha accumulato elementi importanti che sarebbero da affrontare con la dovuta attenzione e che sono riflettuti inevitabilmente sul modo in cui ciascuno si è relazionato e continua a relazionarsi all'altro al di là delle questioni specifiche. Questo perché da ciò che scrive sembra emergere come, a partire da determinati eventi che hanno in qualche modo influenzato la vostra vita in termini di distanza anche fisica, ognuno abbia visto nascere in sé delle questioni, relative al modo in cui questa distanza può essere percepita, di cui non ha avuto modo di prendere consapevolezza e che si sono riversate sul vostro rapporto in termini di responsabilità diretta ma che sembrano avere più a che fare con una modalità del tutto personale di vivere la relazione da un punto di vista fisico, sentimentale ma anche intimo e sessuale. Da questi momenti parzialmente elaborati e poco consapevoli nei meccanismi ne sembrano essere poi derivate le altre che si sono andate sommando come un castello di carte dalle basi non del tutto adeguate. Quello che a mio parere lei può fare è intraprendere un percorso che la porti ad osservare gli eventi ma soprattutto i suoi personali processi interiori la cui consapevolezza la porterà ad avere una visione più chiara delle questioni alleggerendo il disagio di sostenere un filo ingarbugliato di pensieri ed emozioni. Un saluto

Dott.ssa Valentina Petroni Psicologo a Marino

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13 SET 2023

Buongiorno Alexandra, credo sia molto importante fare una terapia di coppia prima di prendere decisioni. Ci sono 2 ordini di problemi. Da una parte un cambiamento individuale in termini fisici e psicologici da parte del suo compagno, dall'altra come lei ha reagito a questo cambiamento sviluppando dei sentimenti di abbandono e una messa in discussione di lei come donna.
A mio modo di vedere è un errore personalizzare il momento di crisi del suo compagno. La pandemia e le restrizioni hanno inciso molto sull'economia psichica delle persone. Ne consegue che il momento di crisi di suo marito non è collegato probabilmente a lei. La ridotta libido può benissimo essere spiegata da uno stato depressivo o ansioso indotto da altri fattori, non da una mancanza di desiderio o di amore nei suoi confronti. Allo stesso modo chi sta male psicologicamente sta male anche se vicino ha una una persona che ama e da cui è amato. E bisogna stare attenti a non pensare che il partner può in questi casi fungere da terapeuta.
Ne consegue che è assolutamente indicato iniziare un percorso di terapia da parte di suo marito e dei colloqui di coppia.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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13 SET 2023

Gentile Alexandra Pie,
Visti i vari cambiamenti che si sono verificati, la vostra coppia ha bisogno di rimodellarsi e di ricercare armonia ed equilibrio. La crisi infatti spesso viene vista e vissuta come qualcosa di nocivo, che potrebbe portare ad una rottura o ad un peggioramento, invece può rivelarsi un'opportunità per solidificare e rafforzare la coppia.
Per cogliere quest'opportunità di crescita e di resilienza il mio suggerimento è quello di richiedere il supporto di un professionista iniziando un percorso psicologico di coppia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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