Pesante crisi di coppia mentre sono incinta
Buongiorno,
mi chiamo Serena, ho 31 anni e abito col mio compagno e il nostro bimbo di un anno e mezzo; ora stiamo aspettando un secondo, che nascerà a dicembre. Tra me e il mio compagno le cose vanno malissimo, e non si tratta di una crisi passeggera. Ci sono grandi differenze culturali (lui è marocchino, cresciuto all'aria aperta in un piccolo paesino conservatore pieno di parenti e non ha studiato, mentre io sono cresciuta in un appartamento in città con la luce artificiale e la baby sitter - poichè mia madre era molto impegnata col lavoro - da una famiglia professionalmente realizzata, anche se dal punto di vista della realizzazione affettiva debole, e ora insegno al liceo). Non c'entriamo nulla: eppure quando ci siamo conosciuti cinque anni fa, nonostante io non avessi mai inseguito nessuno e avessi sviluppato un'ottica molto individualistica e disinteressata alla coppia, è scoppiata una grandissima attrazione (e ancora adesso l'unica cosa che va davvero bene, l'unico canale di comunicazione efficace, è il sesso). L'attrazione era comunque monca rispetto al resto della giornata, cosicché, sebbene il rapporto, tra vari scossoni, continuasse, io non ero in grado di rispondere alla questione se si trattasse di qualcosa di serio, o stavamo solo vivendo una parentesi.
Quando poi sono rimasta incinta, da una situazione disgregata (in cui dormivamo assieme, ma senza impegni comuni) siamo divenuti d'un tratto una famiglia, ci siamo trasferiti in una nuova casa pieni di speranze. Nell'inverno di due anni fa, con il piccolo neonato, abbiamo cominciato a soffocare: lui non mi dava una mano, era sgarbato e nervoso (è il suo carattere, molto chiuso e rigido), non condividevamo neanche la tv la sera - comunicazione, d'altronde, non c'era mai stata. Inoltre lui dice molte bugie, prende continuamente soldi dal mio portafoglio senza chiedermelo; ho provato a reagire in molti modi, dalle urla ai discorsi, ma è completamente inutile. Insomma, in casa si respiri un'aria avvelenata dai continui litigi, dal clima di disprezzo, sgarbo e sfiducia, di cui il piccolo ovviamente risente. Ho pensato spesso a lasciarlo, ma mi è sempre sembrato complicato, anche perchè, pur essendo io da un lato l'elemento più forte della coppia, avendo vicino la mia famiglia (anche se sono separati, i miei sono sempre stati uniti e mi supportano molto, anche dal punto di vista economico) e vivendo nella mia città, qui non ho più una rete sociale: i miei amici e mia sorella vivono tutti altrove, e poi io sono molto impegnata tra casa e lavoro. L'immagine delle sere a casa da soli io e mio figlio mi angosciava, anche perchè lui è legatissimo al padre.
Ora sono di nuovo incinta, e ciò non ha ammorbidito la situazione. Ho tentato per molto tempo di proporre una terapia di coppia, anche perchè sottoporre quest'atmosfera ai bambini significa farli crescere malissimo, ma lui non ne vuole sapere. Credo che per il momento sia difficile lasciarsi, per cui varrebbe la pena per il momento tirare a campare, ma vivo un grande malessere.
Sono comunque contenta di questa seconda gravidanza: per me mia sorella è stata importantissima, e l'idea di lasciare mio figlio solo non mi piaceva. Ora, anche se ci lasceremo, i bimbi saranno in due, più forti.
Come la vedete?
Grazie dell'attenzione:)