Sono fidanzata da 4 mesi (si non sono molti) con un ragazzo che vive lontano da me. È un ragazzo dolce e amorevole. Abitando lontani, purtroppo ci vediamo una volta al mese (ma stiamo insieme sui 15 giorni). Andava tutto bene, fino alla settimana scorsa, quando ha iniziato ad avere problemi di acufene, poi sudorazione e problemi di vista. È andato da uno specialista che gli ha detto che non ha nulla e che il suo problema è sicuramente un disturbo psicosomatico. Da lì è andato in cura da uno psicologo. Nel frattempo in questa settimana, lui è stato poco presente nella mia vita, quelle poche volte che ho sentito la sua voce, sentivo che piangeva e che diceva di avere molta paura, e che addirittura vomitava. Sarei dovuta partire oggi, avevo già l'aereo prenotato, ma ieri mi ha detto di spostare il volo perchè tramite il suo psicologo è stato ricoverato perchè aveva troppa adrenalina nel sangue e che gli portava la tachicardia. Purtroppo lui è una persona molto insicura e paurosa, non ha avuto una bella infanzia, quando aveva solo 5 anni il padre lo ha buttato per le scale e lui ora ha una cicatrice sulla pancia, gli manca un pezzo dell'intestino e ha avuto due costole rotte. Tutto questo stress si è scatenato da quando ha iniziato ad avere problemi di lavoro, di soldi e problemi con lo studio (fra un mese ha due esami all'università e lui ha una terribile paura). Ho provato a chiedergli "Perché non parli molto con me? perché non parli con me dei tuoi problemi?" e lui mi risponde "nessuno mi capisce, perché qualsiasi cosa per me è fonte di stress".
Come posso aiutarlo seppure sono lontana? Devo aspettare che sia lui che mi cerca oppure queste persone fragili hanno bisogno ogni tanto di ricevere messaggi dolci e amorosi?
Grazie in anticipo per i consigli
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16 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara
comprendo molto bene il tuo dolore e la tua preoccupazione per il tuo ragazzo.
Cosa puoi fare per lui?
E' una situazione difficile e delicata.
Cerca, anzitutto, di stare molto calma, non fargli pesare nemmeno il fatto di non comunicare tanto con te, lui, in questo momento, non ci riesce.
E' davvero molto stressato.
E' evidente che l'eccessiva ansia per situazioni problematiche ha di nuovo scatenato in lui vecchie paure e antichi traumi che ora dovranno essere rielaborati.
Mentre lui farà questo lavoro a te è richiesto tanto amore e tanta pazienza.
E' una prova dura anche per te.
Cerca di essere per lui (se lo vuoi e se lo ami) una presenza sicura e molto discreta al suo fianco anche nella lontananza.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
25 DIC 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima,
lo può aiutare dandogli costantemente amore e cercando di spingerlo a intraprendere una psicoterapia per una ristrutturazione della personalità e magari degli psicofarmaci per un aiuto immediato.
17 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Francesca,
se il tuo ragazzo ha avuto una infanzia difficile e traumatica, è comprensibile che quando è sotto stress si riacutizzano fobie e sintomi psicosomatici per cui è stata saggia la decisione di iniziare un percorso di psicoterapia anche se non è chiaro il discorso del ricovero per la tachicardia da stress.
Puoi aiutarlo rassicurandolo sul tuo sostegno e verificando che porti avanti il percorso di psicoterapia iniziato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico,psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Francesca,
immagino il senso di disagio ed impotenza che provi vedendo una persona cara e a te vicina che soffre. Il percorso psicologico che ha iniziato il tuo ragazzo è la scelta giusta visto che ciò che gli stava capitando era diventato invalidante per tutti gli ambiti della sua vita. Devi essere forte ma lasciare che stia in piedi con le sue forze senza "invadere" in maniera eccessiva i suoi spazi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Renata De Leo (psicologa, Salerno)