Ansia riguardo al sesso

Inviata da Alessandra · 2 apr 2024 Ansia

Salve sono Elisa, e ho tantissima ansia riguardo il sesso, non so se riuscirò a scrivere tutto in questo messaggio ma ci proverò. L’approccio con la mia sessualità è iniziato fin da bambina, scoprendo la tecnica di masturbazione con il cuscino. Da lì avevo cominciato a masturbarmi. Mi sono fidanzata a 12 e a 13 anni ho iniziato a fare le mie prime esperienza sessuali. All’inizio da quello che ricordo andava tutto bene anzi ero molto propensa e mi accittavo. Mi sono dimenticata di dirvi che avevo una relazione a distanza con una ragazzo. Poi forse perché le mie prime esperienze con i preliminari non sono andate bene non ero eccitata da lì la situazione e peggiorata fino ad oggi. Penso al sesso e mi viene ansia perché non mi eccito, evito di guardare film con scene sessuali perché mi mettono ansia e perché dovrei eccitarmi. Ho l’ansia di essere asessuale e non riesco a capire se lo sono o no e se lo fossi ad accettarla. Sono fidanzata e non riesco a limonare il mio fidanzato la maggior parte delle volte perché mi mette ansia. Nonostante l’intimità sia difficile c’è tra di noi e io riesco ad ottenere anche l’orgasmo. C’è molta ansia la maggior parte delle volte sia prima che dopo il momento intimo. Non ho avuto ancora nessuna penetrazione una volta a provato ad inserire un dito e mi dava fastidio mi faceva male. Non capisco però perché se ottengo l’orgasmo ho tutta questa ansia per tutto ciò che riguarda il sesso. Penso di essere asessuale ma non riesco ad accettalo e non vorrei esserlo.
Secondo voi
Grazie

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Miglior risposta 10 APR 2024

Gentile Elisa, dalle sue parole si coglie un'ansia importante che dovrebbe essere esplorata ed approfondita. La sessualità è una parte importante della propria vita e lei, pur con difficoltà, riesce a goderne in parte. Si prenda cura della propria ansia. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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27 APR 2024

Buonasera Elisa,
Potrebbe essere utile un percorso in cui Le sia possibile affrontare questa ansia di cui parla e che probabilmente potrebbe avere a che fare con la Sua adolescenza, non per forza in termini di relazioni intime, ma i rapporti relazionali in generale. È solo un'ipotesi, Le consiglierei eventualmente di approfondire con un terapeuta.

Dott.ssa Michela Dicosta Psicologo a Cantù

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21 APR 2024

Ciao Alessandra,
sarebbe utile sapere la tua età per darti consigli un po' più mirati. Però posso dirti che l'attribuirsi delle categorie non aiuta. O meglio, sembra aiutare ma è controproducente a lungo termine. Voler rientrare in una categoria, come "asessuale", è un tuo modo per dare un senso al tuo rapporto con l'intimità. Magari ti rassicurerebbe. Però, d'altra parte, attribuirsi una caratteristica significa togliere le altre possibilità. Questo è pericoloso, perchè invece ti farebbe bene esplorare chi sei adesso, conoscerti meglio, più a fondo.
Ti consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarti in questo senso.
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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18 APR 2024

Gentile Elisa,
Posso solo immaginare quanta ansia stia provando e quanta difficoltà stia vivendo in merito alla sessualità.
E' complesso poterLe fornire una risposta univoca come soluzione delle dinamiche che riporta: dolore alla penetrazione, disagio, ansia, dubbi e aspettative in merito all'eccitazione.
Sarebbe molto utile, in tal caso, svolgere una consulenza psicosessuologica per approfondire al meglio le tematiche riportate ed eventualmente intraprendere un percorso di supporto.
Resto a Sua disposizione per qualunque informazione possa servirLe
Cordialità

Dott.ssa Celeste Gullì Psicologo a Reggio Calabria

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15 APR 2024

Gentile Elisa,
non credo sia possibile dare una risposta assoluta alla sua domanda, soprattutto perché credo che non sia neanche necessario dare un etichetta al suo comportamento.
Ciò che emerge è la sua componente ansiosa che è anche molto alimentata da questa domanda che lei continua a porsi; per questo non la definirei come una persona asessuale.
Inoltre, l'eccitazione sessuale non ha un pulsante: se in un determinato momento si eccita ok, va bene; ma se in un altro non succede, ok va bene uguale. È tutto molto soggettivo, non deve sentirsi sbagliata se di fronte ad una scena sessuale non si eccita, altrimenti andrà ad alimentare anche qui la componente ansiosa, e di conseguenza continuerà a sentirsi sbagliata e a non eccitarsi anche di fronte un'altra scena sessuale.

È come se si sia formato un meccanismo che si auto-alimenta tra: ansia - dubbio - sentimento di inadeguatezza.
Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista, in modo da rompere questo circolo e poter vivere la sua vita sessuale in maniera serena e soprattutto spontanea.

Resto a disposizione (anche online).
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Brandini

Dott.ssa Silvia Brandini Psicologo a Roma

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14 APR 2024

Cara Elisa,
la ringrazio per aver condiviso qui la sua situazione di disagio.
da quello che scrivi emerge una forte componente ansiosa che mi ha portato a due pensieri principali: ansia da prestazione e ansia per ciò che non conosco, questo perchè a quanto riferisci, non hai mai avuto problemi a vivere la tua sessualità individuale e di coppia. Non mi piace etichettare le persone e non credo dovresti tu per prima.
Una cosa importante che vorrei dirti è che il sesso è piacere non dovere, motivo per cui NON devi eccitarti obbligatoriamente, ma solo se ti va in quel momento, se provi certe emozioni, se c'è intesa con l'altra persona e con te stessa.
La penetrazione non è tutto, ne tanto meno è fondamentale nel sesso, eventualmente comunque puoi avvalerti della professionalità di un sessuologo per toglierti tutti i dubbi.
Comunque per quanto riguarda il dolore alla penetrazione è importante che tu prenda in considerazione di fare una visita ginecologica.
Spero di esserle stata di aiuto, rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Simona Adorni

Dott.ssa Simona Adorni Psicologo a Podenzana

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14 APR 2024

Gentilissima Elisa, grazie per la profonda condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le sue fatiche in questa sfera personale così delicata. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le sue fatiche intime, nonchè delle strategie per superarle ed affrontarle.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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12 APR 2024

Gentile Elisa,
da quello che scrivi si evince una forte componente ansiosa, che però non ti impedisce di avere una sessualità tua individuale e anche di coppia. Io non sarei propensa a definirti asessuale e credo non dovresti farlo neanche tu, perché questo voler etichettare un comportamento, rischia di aumentare la tua ansia. Inoltre, vorrei rassicurarti dicendoti che nel sesso nulla si fa per "dovere". Non "devi" eccitarti, lo fai se ti va in quel momento. La penetrazione non è indispensabile, tutto quello che non è penetrazione è comunque sesso. Se dovessi continuare a sentire disagio o a provare dolore nel tentativo di una penetrazione (anche con le dita), prendi in considerazione l'idea di fare una visita ginecologica, che è sempre utile e importante. Il ginecologo potrebbe suggerirti degli esercizi di rilassamento ma questo va valutato in seguito alla visita. Un altro passo importante, sarebbe quello di consultare un sessuologo che saprà sicuramente aiutarti a stare meglio e a vivere con più serenità la tua sessualità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Daniela Brungiu

Dott.ssa Daniela Brungiu Psicologo a Rubano

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12 APR 2024

Direi che in quel "perché dovrei eccitarmi" c'è la maggior parte delle risposte ai suoi dubbi. L'eccitazione sessuale è qualcosa che avviene spontaneamente quando il controllo razionale viene meno e pensieri e stimolazioni vengono inviati direttamente dalla corteccia alle strutture sottocorticali deputate all'emozione e a tutti i suoi correlati fisiologici, senza ulteriore processamento cognitivo.
Nel suo caso invece intervengono, probabilmente, dei pensieri riguardanti una sessualità normalizzata, cioè come il senso comune ritiene dovrebbe fare sesso o come dovrebbe reagire agli stimoli sessuali. In tutta probabilità il sesso visto nelle scene sessuali o approcciato con il partner, non corrisponde alle sue fantasie sessuali nell'atto autoerotico e per questo motivo si eccita e raggiunge l'orgasmo nell'autoerotismo, mentre va in ansia quando fa sesso con il suo partner.
A mio modo di vedere sarebbe utile fare un'esplorazione con una/o psicologa/a riguardo al suo peculiare modo di vivere la sessualità quando le cose vanno bene e cercare di affermare queste modalità sancendo la sua libertà a viversi la sessualità come vuole e non per compiacere il partner. Anzi invitando quest'ultimo a sperimentare le modalità che più le piacciono e le danno soddisfazione. Tanto per citare un esempio: è probabile che abbia più facilità a raggiungere l'orgasmo attraverso la stimolazione clitoridea e più difficoltà con la penetrazione, ne consegue che quest'ultima pratica sessuale non dovrebbe essere ricercata a tutti i costi. L'unica regola nel sesso è che nessuno dovrebbe essere costretto (ma neanche indotto) a fare cose che non vorrebbe.
La congruenza con se stessi e con le proprie inclinazioni, nonché la convinzione di poter essere liberi è la strada per il benessere sessuale perché si può raggiungere la confluenza in sicurezza e senza perdere la propria identità, cioè si può dare piacere senza subire cose sgradevoli o rinunciare a ciò che più piace.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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11 APR 2024

Buonasera gentile utente, non riesco a individuare nella sua condivisione la qualità di "asessuale" come da lei definita. Mi sembra che stia iniziando la sua esplorazione sessuale contattando, come spesso accade, momenti e situazioni piacevoli e altri spiacevoli. Penso che si possa concedere del tempo per acquisire quella conoscenza che l'aiuterà a fare scelte più soddisfacenti in materia. Può valutare un confronto con uno psicologo per comprendere meglio questo importante momento di transizione. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni

Dr. Claudio Pieroni Psicologo a Lequile

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11 APR 2024

Gentile Elisa, sarebbe importante sapere se prima di chiedere questo consulto si è rivolta a qualche altro professionista per risolvere la "problematica". Comunque, dalle informazioni esposte, si potrebbe pensare ad un insieme di nodi da sciogliere che si sono creati attraverso le esperienze autoerotiche che, come tali, hanno formato una matassa, o meglio un ingorgo pulsionale "auto immaginativamente" gestito. La conseguente difficoltà nel contesto di coppia, a mio "sentire", richiede un cambiamento, ossia una intimità erotizzata da sperimentare con un eventuale partner da considerarsi come "tale". Potrei continuare ma a questo punto sarebbe necessario un confronto dialogato in un contesto terapeutico adeguato. Spero di esserle stata utile, nel senso di averle dato la motivazione ad affrontare tale problematica in un setting terapeutico ad hoc (ossia in presenza). Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e con l'augurio di un proficuo "lavoro interiore".

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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11 APR 2024

Gentile Elisa
Mi sento di tranquillizzarla perché essere asessuale non significa non riuscire a fare sesso o approcciarvisi con ansia ma non provare alcun interesse per l'attività sessuale e non mi pare che questo sia il suo caso.
E' possibile invece che qualche evento specifico l'abbia traumatizzata e che per questo lei continui ad associare tutto ciò che riguarda la sfera sessuale a qualcosa di spiacevole, motivo per cui si innesca una reazione ansiosa, la reazione che il nostro corpo e la nostra mente orchestrano quando hanno motivo di credere che la situazione da affrontare rappresenti un pericolo. Per lo stesso motivo è possibile che provi dolore alla penetrazione: i muscoli del pavimento pelvico si contraggono spontaneamente in conseguenza dello stato ansioso e la lubrificazione potrebbe non essere sufficiente. In ogni caso potrebbe pensare ad un controllo ginecologico per escludere altre problematiche.
Per uscire da questo circolo vizioso, le suggerisco infine di parlarne con un professionista, in particolare uno Psicoterapeuta con specializzazione in Sessuologia, che potrà aiutarla a capire l'origine della sua ansia e a trovare il modo di godere di una parte tanto bella di un rapporto.
Le auguro tutto il meglio,
Dott.ssa Giorgia Maimone

Dott.ssa Giorgia Maimone - Psicologa Psicologo a Orvieto

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10 APR 2024

Buonasera Elisa,
Sinceramente non penso che lei sia asessuale, quanto che, a causa di un determinato sviluppo ed esperienze di vita, si sia creato in lei un "blocco sessuale", ovvero un blocco psicologico. I blocchi sessuali sono spesso dovuti a paure e ansie e, a loro volta, portano ad inibizioni, fobie sessuali specifiche, credenze e convinzioni errate.
Le consiglierei, dunque, un percorso parallelo con terapista sessuale e psicoterapeuta.
La prima figura è di aiuto per lavorare sia sul raggiungimento del piacere a livello fisico, oltre che per apprendere determinate tecniche di rilassamento e training di abilità sessuale che la potrebbero aiutare a rapportarsi alla dimensione sessuale in modo più sereno e tranquillo.
Inoltre, in sede di terapia, può essere utile analizzare eventuali episodi del passato, che potrebbero anche essere stati oggetto di rimozione, che nell'oggi si concretizzano nella fobia verso contenuti sessuali, oltre che analizzare determinate convinzioni disfunzionali che si attivano automaticamente in lei e determinano la reazione fobica.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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10 APR 2024

Gentile Elisa,
premesso che non ha indicato la sua età, da ciò che racconta non emerge una condizione di asessualità ma piuttosto di scarsa esperienza sessuale dal momento che non ha ancora avuto rapporti sessuali completi e anche di forte ansia concentrata prevalentemente sull'area della sessualità che interferisce con l'acquisizione di una normale competenza e maturità sessuale.
Per la soluzione del suo disagio è perciò consigliabile intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta che abbia preferibilmente anche buone conoscenze in àmbitio sessuologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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10 APR 2024

Buon giorno Elisa
La sessualità è una componente fondamentale della nostra vita e spesso, se vissuta con grandi aspettative di performance, potrebbe generare molta ansia, soprattutto se sei alle prime esperienze.
L'asessualità è caratterizzata dal non provare attrazione sessuale per gli altri individui o in generale per il sesso.
Per poter fare una valutazione accurata del tuo caso, sarebbe necessario incontrarti e parlare con te del tuo vissuto in merito al modo in cui tu vivi la sessualità. Facendo però una ipotesi in relazione al tuo racconto, sembra piuttosto che ci sia un elevato carico di ansietà che accompagna la tua esperienza sessuale, che probabilmente ti fa vivere con estrema tensione anche l'approccio con il tuo partner. Nel caso avessi il piacere e la disponibilità ad approfondire l'argomento, credo si potrebbe fare un buon lavoro per consentirti di vivere il sesso con maggiore libertà.

Dott.ssa Simona Seu Psicologo a Gorle

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10 APR 2024

Salve Elisa

La sessualità è un momento molto delicato e assolutamente personale. Bisogna darsi il tempo e fare esperienza per capire cosa ci piace o meno. Pertanto, l’eccitazione non va a comando, non esiste un unico modo per eccitarsi e il solo raggiungimento dell’orgasmo non basta a garantire la qualità di un rapporto. È importante che ci sia un clima di rispetto, intesa, voglia di sperimentare senza sentirsi giudicati. Ritiene di potersi affidare al partner durante i momenti di intimità? Si sente mai a suo agio durante i rapporti?
Esplorare questi aspetti può aiutarla a comprendere l’ansia che la assale e che, per quanto sgradevole, è un segnale che la invita a prestare attenzione a delle emozioni che hanno bisogno di emergere.
Infine, mi ha colpito il momento in cui ha parlato di dolore alla penetrazione. Ha mai fatto una visita ginecologica per escludere problemi di natura organica o per valutare lo stato del suo pavimento pelvico?
Un approfondimento anche dal punto di vista medico potrebbe esserle d’aiuto.

Resto a disposizione.
In bocca al lupo

Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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10 APR 2024

Cara Elisa,
la ringrazio per aver condiviso qui la sua situazione.

Proverò a darle uno spunto di riflessione. Secondo lei da dove nasce l’ansia, o meglio le emozioni? Spesso le persone rispondono “da situazioni esterne”, ma se fosse così allora tutte le persone in una stessa identica situazione dovrebbero provare la stessa emozione e con uguale livello di intensità.
Le emozioni, e in questo caso l’ansia, nascono da come interpretiamo una situazione, perciò da ciò che pensiamo.
L’ansia è semplicemente una risposta ancestrale (anche gli uomini primitivi la provavano) di fronte a un pericolo reale, ma anche percepito come tale.
Le persone reagiscono in modo diverso dall’ansia e a seconda di come viene valutata la minaccia (la paura di non eccitarsi in situazioni dove secondo lei una persona “dovrebbe” farlo) e da come si giudicano le risorse personali per affrontare ciò.
Quando pensa di essere vulnerabile, di non potercela fare e quando mette in atto costantemente comportamenti come evitare di guardare film con scene sessuali o continuare a monitorarsi per vedere se si eccita questo circolo vizioso dell’ansia viene automaticamente rinforzato.
Perciò non è la situazione in sé a spaventarla, ma il MODO in cui interpreta quella determinata situazione.
La terapia cognitivo-comportamentale potrebbe essere un ottimo approccio per lei, in quanto può imparare a correggere le sue interpretazioni erronee del pericolo, a mettere in atto le risorse personali per fronteggiarlo e ad usare efficacemente le nuove strategie apprese.

Spero di esserle stata di aiuto.
Dott.ssa Giada Valmonte

Dott.ssa Giada Valmonte Psicologo a Genova

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10 APR 2024

Cara Elisa,
È difficile darLe risposte precise alle sue domande. Sono domande molto profonde e delicate a cui troverà sicuramente risposta se deciderà di affrontare la situazione in uno spazio apposito dedicato, iniziando un percorso su di sè. La sua relazione con ciò che riguarda l'affettività intima andrebbe compresa meglio per arrivare a vivere la sessualità in una maniera più serena e spontanea. Le consiglio di iniziare a trovare le risposte che ricerca scegliendo uno psicologo che le ispiri fiducia e con cui si sente libera di raccontarsi e di condividere i suoi dubbi in merito a questo ambito che vive con così tanta preoccupazione. Resto a disposizione per un primo colloquio gratuito online qualora decidesse.
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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9 APR 2024

Buongiorno Alessandra piacere sono la dottoressa Alice Vacca.
Leggendo il suo messaggio mi viene subito in mente il fatto che probabilmente bisognerebbe prima di tutto parlare e indagare un po della sua ansia... giusto per capire cosa succede in generale!
La sessualità è un bisogno primario ed è un campo bellissimo quindi sarebbe opportuno indagare bene trovare le modalità adeguate per avere un approccio positivo e piacevole.
Le consiglio un percorso di Psicoterapia per cercare la strada migliore per il raggiungimento di un benessere personale.
In bocca al lupo
Dottoressa Alice Vacca

Dott.ssa Alice Vacca Psicologo a Quartu Sant'Elena

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9 APR 2024

Secondo me hai da provare cose un contatto buono e nella presenza , nella calma e nella condivisione. È normale che se è un’esperienza che non hai ancora attraversato pienamente ed in condivisione con un partner tu ne sia attratta ed al contempo sia presa da sensazioni contrastanti come quella della paura e dell’eccitazione ; quindi un mix di chiusura e tensione muscolare. Queste due esperienze non facilitano né l’entrata di un qualcosa dentro di te, né la capacità di lasciare andare del tutto senza controllo (quindi con spasmi non controllati) la muscolatura per andare incontro all’orgasmo. Si può lavorare su queste esperienze in terapia, sia sul perdere il controllo sia sul andare verso il piacere. Che ne pensi?

Dott.ssa Rossella Vono Psicologo a Trieste

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