Buongiorno,
sono un giocatore di tennis tavolo e ho un grande problema quando devo affrontare tornei,praticamente gioco al 30 per cento delle mie possibilità e questa cosa mi deprime moltissimo perchè mi alleno tanto e quando arriva il giorno della gara mi assale un ansia che non riesco a gestire.
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19 SET 2013
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Gentile Stefano,
nella sua richiesta parla di "ansia" che la assale. Per fornire una risposta accurata sarebbe necessario individuare che forma assume questa ansia e soprattutto quali sono le azioni che lei mette in atto per cercare di scacciarla. Il suo è timore di non riuscire a dare il 100%, è imbarazzo di farsi vedere dagli altri in uno stato di agitazione, è fastidio di sentire che il suo corpo si attiva e va in ansia senza riuscire a controllarlo, oppure è altro? Quello che accade più di frequente è la paura di fallire, di non dare il 100%; in questo caso gli sportivi cercano di scacciare questi pensieri e queste sensazioni così fastidiose. Se fosse in questa situazione può cercare di fare esattamente il contrario: si lasci andare alle sue peggiori paure, le evochi volontariamente, a comando, e osservi quello che accade... quando si rincorrono le paure, anziché lasciarsi da loro inseguire, queste scompaiano nel nulla.
19 SET 2013
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Gentile Stefano,
l'organismo umano affronta le difficoltà quotidiane procurando l’energia necessaria tramite un processo naturale, la reazione di stress, paragonabile a un innato meccanismo di adattamento, che consente di adeguare le reazioni individuali all’imprevedibile variare delle circostanze.
In condizioni di Salute, l’Organismo dopo aver affrontato lo Stimolo stressante(nel suo caso la competizione sportiva) dovrebbe essere in grado di ritornare ad uno stato di pieno benessere, ma in condizioni di stress cronico lo stato di attivazione perdura e non consente la disattivazione.
Risulta dunque necessario intervenire sullo stress, attraverso tecniche di allentamento e ripristino del benessere naturale.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando
19 SET 2013
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Buongiorno Stefano, molti atleti utilizzano tecniche ipnotiche per poter massimizzare la concentrazione e le prestazioni. Le consiglio di consultare un professionista del settore che le possa dare una mano.
Dott. Barbara Michienzi, Roma
19 SET 2013
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Gentile Stefano,
la prestazione sportiva si avvale dell'autostima , della capacità di gestire l'ansia e di numerosi altri aspetti legati alla sua specifica personalità.
Efficace è il training autogeno, preferibilmente quello per immagini mentali, che ho già sperimentato con efficacia nei danzatori ed in alcuni sportivi, altre volte è bene affiancare dei colloqui psicologici per comprendere perchè si gioca al minimo delle proprie capacità, quasi cercando la sconfitta involontariamente. Il tennis da tavolo è peraltro una disciplina molto precisa, in cui la fiducia e la concentrazione sono centrali, ed immagino come ciò la frustri e le causi sofferenza.
Cordiali saluti.
dr.ssa Lucrezia Lorito
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18 SET 2013
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Alcuni sportivi si avvalgono di una terapia che si chiama training autogeno con dei risultati soddisfacenti
18 SET 2013
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Gent.le Stefano,
l’esito di una gara sportiva non dipende esclusivamente dalla prestazione fisico-atletica , ma anche da altre componenti come il coraggio, la strategia, l’astuzia, lo stato d’animo, caratteristiche quest’ultime, strettamente legate all’attività mentale dell’atleta. Quando si chiede in genere ad un atleta quanto conta l’aspetto psicologico nella propria attività sportiva, sicuramente risponderà molto e questo denota la consapevolezza dell’importanza di tale aspetto. Però, malgrado questa consapevolezza raramente l’aspetto mentale viene allenato così come vengono allenati l’aspetto fisico, l’aspetto tecnico e l’aspetto tattico. Da questo ne deriva un evidente squilibrio , che nell’attività agonistica viene pagato in termini di ansia, di prestazioni scadenti, di risultati altalenanti, determinati da quello che genericamente definiamo stress. Riuscire a controllare le situazioni critiche che si presentano durante l’attività agonistica, richiede una conoscenza di sé, del proprio corpo, un’autostima delle proprie forze che molto spesso manca anche in atleti di un certo livello. Attraverso un percorso con uno psicologo specializzato in psicologia sportiva potrà riuscire a superare la sua difficoltà in quanto il percorso le darà le tecniche necessarie per saper gestire e affrontare l'ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena favole
18 SET 2013
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Caro Stefano,
la situazione di cui parli è piuttosto diffusa e proprio per sostenere ed aiutare gli sportivi nel migliorare le loro prestazioni agonistiche si è andata affinando la branca della psicologia sportiva. Esistono diverse tecniche ed esercizi mirati alla riduzione e gestione dell'ansia in allenamento e gara, che ovviamente richiedono delle sedute di consulenza psicologica per comprendere meglio quali sono i pensieri e i comportamenti che hanno fatto insorgere e ora mantengono questa condizione. Ti consiglio di rivolgerti a qualche psicologo sportivo della tua zona, che saprà certamente aiutarti anche in breve tempo a vedere dei risultati. Un saluto.
Dott.ssa Chiara Francesconi, Fano
18 SET 2013
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Gentile utente,
l'ansia da prestazione può giocare brutti scherzi. Un po' di tensione prima di una gara è salutare, favorisce la concentrazione, migliora l'efficacia. Nel momento in cui diviene eccessiva, tuttavia, abbassa effettivamente le proprie capacità.
Spesso si tratta di un circolo vizioso, in cui la persona pensa in anticipo che soffrirà in un dato momento amplificando il momento stesso sempre di più, perché l'ansia chiama altra ansia.
Non è possibile, se il problema è persistente, risolvere on line.
Forse dovrebbe rivolgersi ad uno specialista di persona.
18 SET 2013
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Buongiorno, effettivamente mi pare di capire che si tratta di un problema mentale, l'ansia che insorge al momento della competizione.
Chi si occupa di psicologia dello sport o coaching sportivo, potrebbe esserti di aiuto nell'individuare la motivazione, ma soprattutto nel farti entrare nel cerchio della fiducia in te stesso che nella competizione è indispensabile.
Saluti, Amleto Petrarca psicologo e lifecoach
17 SET 2013
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Gentile Stefano,
è certamente frustrante pensare di non essere riusciti a dare il meglio e trovarsi a gestire un'ansia tanto forte. Sarebbe importante approfondire la situazione cercando di capire l'origine della sua ansia da prestazione, contestualizzarne l'insorgenza ripensando alle prime volte in cui le è capitata, e poterla così superare. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona, magari con specifica esperienza in psicologia dello sport, con cui iniziare un percorso. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
17 SET 2013
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Gentile Stefano,
potrebbe essere utile una consulenza psicologica per comprendere quanto la sua "ansia da prestazione" possa essere legata ad alcune sue insicurezze o ad una bassa stima di se. Tenga presente che una certa quota d'ansia non solo è normale, ma anche funzionale per una buona performance. Il fatto che le sue prestazioni ne possano risentire andrebbe valutato bene.
Quale è il timore principale prima della gara?
Ci sono altri aspetti della sua vita o altre situazioni dove emerge questa "ansia"?
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo
17 SET 2013
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Buongiorno Stefano,
quella che lei descrive è una difficoltà abbastanza diffusa in sportivi di un certo livello, soprattutto in discipline come la sua, dove si "combatte da soli" senza un team.
Un training mentale, esistono diverse tecniche, può aiutare molto in situazioni di scarsa performance e, se può consolarla, viene messo in pratica anche dai più grandi atleti.
In bocca al lupo.