Ansia e coraggio
Salve,tempo fa ho iniziato un percorso di psicoterapia dovuto alla troppa introversione che poi ho scoperto trattarsi di una forma di sociofobia.questo mio disagio nel corso degli anni mi ha creato un po' di problemi soprattutto a livello sociale oltre che accademico e lavorativo:attacchi di panico ,forte ansia e paura,anzi terrore a volte di parlare ed espormi,soprattutto col genere maschile che a volte evito completamente a causa di brutte esperienze subite.durante l'università conosco un ragazzo,credo ci sia stato interesse reciproco e per il quale provo forti emozioni,ma con cui non riesco proprio a relazionarmi.purtroppo in seguito alla mia freddezza inizia a disprezzarmi, confondendo la mia estrema timidezza per disinteresse.purtoppo non riesco a far nulla, nonostante quella situazione mi facesse stare male e nonostante sapevo per certo di averlo ferito.poco tempo fa l'ho ricontattato,non so nemmeno io dove ho trovato il coraggio,dopo parecchi anni scrivendogli tutti i motivi del mio comportamento scusandomene, ovviamente senza aspettarmi niente da lui.purtroppo la persona in questione dice di non ricordarsi assolutamente di me,rispondendomi in maniera educata ma con molto distacco come se la cosa non lo riguardasse dicendomi in maniera molto generale di essere sempre positiva verso il prossimo,che lui vive in un altro paese ed ha una relazione con una persona ma che non si ricorda di me e mi augura buona fortuna.io sinceramente non credo assolutamente che lui non possa ricordarsi di me.mi sembra impossibile.potrebbe il suo atteggiamento di distacco essere una forma di difesa?nel momento in cui gli ho confidato tutti i miei problemi personali mi sono sentita come liberata,ma ora mi sento ridicola e come se mi fossi umiliata da sola.mi sono pentita di quello che ho fatto.
Grazie.
Sonia.