Non trovo il coraggio di denunciare il mio ex terapeuta
So che l'argomento è spinoso per voi e che probabilmente non riceverò risposta ma ci provo comunque. Ho subito un lungo e subdolo abuso psicologico e fisico da parte del mio ex psicoterapeuta. Sono passati anni e non ho più alcun contatto con lui ma quello che è successo ha avuto gravissime conseguenze su di me, sulla mia vita, sul mio rapporto con gli altri. Mi sforzo di sembrare serena, pochissime persone sanno di questa mia brutta esperienza, all'epoca dei fatti nessuno. Provo ad andare avanti ma sento questa cosa che pesa come un macigno dentro di me. A volte mi sento così male che penso di non poter vivere in questo stato ancora a lungo e che se questa deve essere la mia vita preferirei che finisse subito. Poi racimolo qualche brandello di me e provo a non pensarci più e a buttarmi la cosa alle spalle distraendomi a fare cose, in cui comunque non riesco come vorrei (motivo che mi aveva spinto in terapia). Non serve a niente. A distanza di più o meno tempo ritorno al pensiero che una figura che è stata in grado di approfittare dell'inferiorità mentale di una paziente sia francamente una persona disturbata che non si renderà mai conto dei danni che fa. Penso a tutte le altre ragazze e donne che probabilmente hanno subito il mio stesso destino e a quelle che lo subiranno nell'indifferenza di chi le circonda come è successo a me ed ho raggiunto la consapevolezza che l'unica cosa da fare sia denunciarlo.
Ma non ci riesco. Sono bloccata da mille paure. Il pensiero di mettere nero su bianco quanto è capitato mi crea ansia e una profonda disistima nei confronti di me stessa perchè significa smettere di nascondersi, guardare in faccia la realtà, ammettere che sono stata superficiale, debole e manipolabile anche io. Tendo a pensare che, se mi esponessi, sarebbe comunque tutto inutile perchè in totale assenza di prove nessuno mi crederebbe e lui continuerebbe indisturbato a fare il suo "lavoro". Non avrei aiutato nessuno. E allora, avrei l'ulteriore conferma che anche tutto questo dolore sarebbe stato stato inutile, che non c'è proprio nulla a questo mondo per cui valga la pena investire se stessi. Non ditemi di parlarne con l'Ordine per favore perchè se ne sono lavati le mani, sia telefonicamente che via mail mi hanno fatto intendere di non poter accogliere la mia segnalazione e di non potermi rivelare nessuna informazione sensibile riguardo un loro iscritto, per una questione di privacy, senza una denuncia formale e firmata (mi era giunta voce che fosse stato già denunciato e richiamato in passato e cercavo solo una conferma ufficiale). Come posso trovare il coraggio di fare questo passo senza pensare alle possibili conseguenze spiacevoli che potrebbe avere sulla mia vita? Non voglio che questa storia mi faccia ancora altro male. Vorrei solo avere la forza di fare quello che sento giusto.
Metto la domanda in forma pubblica perchè se qualcuno dovesse cercare su internet esperienze come la mia e si dovesse imbattere in questo forum, non si senta solo.
Grazie