Non trovo il coraggio di denunciare il mio ex terapeuta

Inviata da Anonimo · 5 mag 2020 Psicoterapia

So che l'argomento è spinoso per voi e che probabilmente non riceverò risposta ma ci provo comunque. Ho subito un lungo e subdolo abuso psicologico e fisico da parte del mio ex psicoterapeuta. Sono passati anni e non ho più alcun contatto con lui ma quello che è successo ha avuto gravissime conseguenze su di me, sulla mia vita, sul mio rapporto con gli altri. Mi sforzo di sembrare serena, pochissime persone sanno di questa mia brutta esperienza, all'epoca dei fatti nessuno. Provo ad andare avanti ma sento questa cosa che pesa come un macigno dentro di me. A volte mi sento così male che penso di non poter vivere in questo stato ancora a lungo e che se questa deve essere la mia vita preferirei che finisse subito. Poi racimolo qualche brandello di me e provo a non pensarci più e a buttarmi la cosa alle spalle distraendomi a fare cose, in cui comunque non riesco come vorrei (motivo che mi aveva spinto in terapia). Non serve a niente. A distanza di più o meno tempo ritorno al pensiero che una figura che è stata in grado di approfittare dell'inferiorità mentale di una paziente sia francamente una persona disturbata che non si renderà mai conto dei danni che fa. Penso a tutte le altre ragazze e donne che probabilmente hanno subito il mio stesso destino e a quelle che lo subiranno nell'indifferenza di chi le circonda come è successo a me ed ho raggiunto la consapevolezza che l'unica cosa da fare sia denunciarlo.
Ma non ci riesco. Sono bloccata da mille paure. Il pensiero di mettere nero su bianco quanto è capitato mi crea ansia e una profonda disistima nei confronti di me stessa perchè significa smettere di nascondersi, guardare in faccia la realtà, ammettere che sono stata superficiale, debole e manipolabile anche io. Tendo a pensare che, se mi esponessi, sarebbe comunque tutto inutile perchè in totale assenza di prove nessuno mi crederebbe e lui continuerebbe indisturbato a fare il suo "lavoro". Non avrei aiutato nessuno. E allora, avrei l'ulteriore conferma che anche tutto questo dolore sarebbe stato stato inutile, che non c'è proprio nulla a questo mondo per cui valga la pena investire se stessi. Non ditemi di parlarne con l'Ordine per favore perchè se ne sono lavati le mani, sia telefonicamente che via mail mi hanno fatto intendere di non poter accogliere la mia segnalazione e di non potermi rivelare nessuna informazione sensibile riguardo un loro iscritto, per una questione di privacy, senza una denuncia formale e firmata (mi era giunta voce che fosse stato già denunciato e richiamato in passato e cercavo solo una conferma ufficiale). Come posso trovare il coraggio di fare questo passo senza pensare alle possibili conseguenze spiacevoli che potrebbe avere sulla mia vita? Non voglio che questa storia mi faccia ancora altro male. Vorrei solo avere la forza di fare quello che sento giusto.
Metto la domanda in forma pubblica perchè se qualcuno dovesse cercare su internet esperienze come la mia e si dovesse imbattere in questo forum, non si senta solo.
Grazie

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Miglior risposta 6 MAG 2020

Gentile anonima,
è spiacevole quello che lei racconta dal momento che, sia pure genericamente, parla di abuso non solo psicologico ma anche fisico.
Sebbene sia opportuna la prudenza, se lei ritiene di essere stata plagiata e oltraggiata anche fisicamente anzichè aiutata non le resta purtroppo che fare la denuncia.
D'altra parte, sembra che conseguenze gravi e incresciose sulla sua vita ci siano già state per cui non sarebbe questa decisione a peggiorare granchè le cose.
Dal momento poi che probabilmente anche altri fattori contribuiscono al suo malessere è consigliabile riprendere un percorso di psicoterapia ma questa volta preferibilmente con terapeuta di sesso femminile che saprà darle l'aiuto necessario.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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6 MAG 2020

Buongiorno cara,
quella che descrive è una situazione davvero dolorosa. Mi indigna profondamente il pensiero che ci siano colleghi capaci di fare tanto male, ma so che accade, come in tutte le professioni. Quello che le suggerisco è di occuparsi innanzi tutto del suo malessere, delle conseguenze spiacevoli, delle paure, del danno che l'accaduto le ha recato, probabilmente agendo sulla sua fragilità preesistente. Cerchi con cura e con attenzione una persona affidabile, che possa aiutarla a raggiungere la sicurezza necessaria per mettere in atto la decisione che lei sente giusta per sè. Un saluto caloroso
Dott.ssa Franca Voaturi

Franca Vocaturi Psicologo a Torino

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6 MAG 2020

Buongiorno,
gli atti concreti hanno piu valore di mille parole. Visto che lei sente in modo chiaro qual'e' l'azione liberatoria che potrebbe compiere per trovare giustizia ma soprattutto come gesto di rispetto e dignità verso sé stessa e ha bisogno di sostegno per portarla avanti, credo che debba procedere in questa direzione. È vero e sappiamo tutte,noi donne, come questo sia pesante in senso pratico e psicologico, ma lo è ancor di più la rinuncia,che diventa abbandono di quella parte di lei che ha subìto ed è stata ferita perché indifesa. La difficoltà è tale nella solitudine : cerchi un aiuto e una condivisione femminile, una figura di totale fiducia che la supporti in questa direzione, anche per trovare riferimenti esterni competenti e affidabili. L'importante è che lei sia voce e fiducia a ciò che sente liberatorio e giusto dentro di sé.
Le auguro veramente di trovare la strada.

Gemma Facchinetti Psicologo a Ranica

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6 MAG 2020

Salve quello che è giusto oppure no sta solo a lei deciderlo. Dalla sua lettera mi sembra di comprendere che Lei attualmente sia sofferente per diversi motivi. Quello che mi sento di suggerirle è di non perdere la fiducia nella vita e nelle possibilità che questa offre nonostante alcune esperienze vissute le possiamo giudicare negative. Vi sono altre possibilità, altre occasioni, nuove storie da scrivere. Parli con una psicoterapeuta che le ispira fiducia, sono sicura potrà aiutarla.

Anonimo-178303 Psicologo a Ciampino

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