Ansia, Blocco universitario e problemi di salute

Inviata da iole siciliano · 5 lug 2022 Ansia

Salve, ho deciso di scrivere perché non riesco più a capire come uscire dalla seguente situazione. Ho 24 anni e mi trovo al primo anno fuori corso ( ho iniziato l'università un anno più tardi a causa di problemi personali ), perché da gennaio sono bloccata a due esami dalla laurea. In particolare il problema è con un esame per il quale non riesco più a studiare in seguito a una bocciatura avvenuta precedentemente. Ho iniziato il mio percorso dando tutti gli esami del primo anno, e ho iniziato bene anche il secondo e con una buona media. Arrivata alla sessione estiva del secondo anno tuttavia, a causa di un 18 preso assolutamente in modo inaspettato perché credevo di aver studiato bene, la mia sicurezza ha iniziato a vacillare e ho iniziato ad avere anche dubbi, per esempio se la facoltà fosse adatta a me, o non ero portata. Tuttavia ho continuato iniziando di nuovo bene il terzo anno, con una buona sessione invernale, che però si è chiusa con un voto di un esame che sbagliando ho rifiutato. Da li ho iniziato ad avere forti problemi di ansia prima degli esami, e inoltre una sensazione di mancanza assoluta di stimoli. Proprio per quest'ultimo esame, insieme ad un altro per cui non riesco assolutamente a concentrarmi, mi sono bloccata e adesso sono a meno due esami dalla laurea, al primo anno fuori corso e con la tesi praticamente pronta perché in teoria mi sarei dovuta laureare al massimo entro la sessione di laurea di aprile.. se non fosse che invece non sono mai riuscita a presentarmi a questi due esami ritirandomi il giorno stesso ritrovandomi oggi ancora con questi due esami per i quali comunque sto studiando da molto tempo. So che ormai, un anno fuori corso non è niente di grave, ma mi sento in colpa con me stessa perché sento che mi sarei già potuta laureare. Mi sento oppressa dalla situazione, anche perché aggiungo da circa 4 anni. prima di iniziare l'università, soffro di un problema articolare alle ginocchia a causa di una condropatia femoro rotulea che non riesco a risolvere in nessun modo ma che anzi in quest'ultimo anno è peggiorata, e che mi porta ad avere dolore costante tutti i giorni nonostante continua fisioterapia sia in questi mesi sia tutto lo scorso anno e l'anno prima, oltre che infiltrazioni, medicine, visite con 4 ortopedici diversi e tre fisioterapisti diversi. Proprio questo sento che disturba molto il mio studio perché non riesco a concentrarmi. Mi sento frustrata e piango spesso. Ho paura che non riuscirò a laurearmi, o comunque di deludere tutti, ho paura che non farà il lavoro dei miei sogni e ho paura di non riuscire a risolvere questi dolori, e avendo 24 anni non voglio sentirmi cosi limitata.
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Miglior risposta 6 LUG 2022

Cara Iole,
hai espresso con grande chiarezza il tuo sentire e, questo, è molto importante. Vorrei risponderti riportando quello che tu stessa mi hai scritto, rielaborandolo insieme a te.
Vedi, l'università è un momento di vita dove, tutti noi, ci scontriamo per la prima volta con un mondo che non è sempre disposto ad abbracciarci nelle difficoltà. Spesso, ci troviamo davanti a docenti che ci puniscono, ci svalutano o, semplicemente per qualsiasi altro motivo, ci ostacolano. Il dolore e la frustrazione provata in quei momenti è sempre molto forte, unita al fatto che, giustamente, non riusciamo a comprendere la motivazione dietro ad un voto basso o negativo. L'assenza di giustizia in questo caso diventa deleteria.
Aggiungo, però, che l'università ha un compito specifico: avviciniarci al mondo adulto, lasciandoci sperimentare anche queste ansie e frustrazioni che sono abbastanza tipiche nel mondo del lavoro.
E' la nostra prima vera sfida verso una grande avventura, quella del domani e, come tutte le avventure che si rispettino, non possiamo uscirne illesi.

Venendo alla tua ansia, il suggerimento che mi senti di darti è questo: salvo che tu non abbia la necessità di mantenere una media eccelsa per concorsi pubblici specifici, non saranno due 18 a renderti una professionista meno competente. La sfida che stai affrontando è tra te e il tuo perfezionismo che, in questo caso, ti sta sabotando.
L'università è il luogo dove comprendi che non possiamo essere sempre al top, sempre eccelsi. Questo è il tuo momento di "sporcarti" di vita e, possibilmente, accettare che non tutto va sempre nel verso sperato.

Non sei il voto che prendi, ricordatelo. La valutazione è di per sé fallata in partenza, come il nostro giudizio umano che cerca l'oggettività ma è pur sempre inficiato dalla nostra soggettività.

L'idea ansiogena del non realizzarti unita alla tua condizione fisica, probabilemnte, sta acuendo anche il tuo dolore percepito. Prova a sperimentarti sotto una nuova veste, meno eccelsa, certo, ma molto più valida e risoluta.
Se ne senti la necessità, magari, rivolgiti ad un professionista per for fronte a questo tuo sentire.

Come dico spesso ai miei clienti, "daje, andrà tutto bene!".

Dott. Grazioli Adriano.

Dottor. Adriano Grazioli Psicologo a Padova

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7 LUG 2022

Buongiorno Iole,
in merito al blocco con gli esami, sicuramente può essere molto utile interfacciarsi con i docenti delle materie che deve sostenere al fine della loro preparazione.

Può accadere che, dopo aver studiato, le aspettative rispetto al rendimento di un esame vengano deluse, e allora, quando accade, è bene domandare al proprio docente (al termine della prova) riguardo a ciò che non era da lei atteso.
Permettersi lo scambio con il docente può arricchirla del suo punto di vista e di informazioni utili ad ampliare eventualmente la sua preparazione. Ok?

Un cordiale saluto

Dott.ssa Maria Greco Psicologo a Lecce

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6 LUG 2022

Gentile Iole,
il suo malessere per questa difficile situazione è palpabile.
La performance universitaria è spesso motivo di grande sconforto tra gli studenti e forse è proprio la necessità di essere performanti, di riuscire a soddisfare le proprie aspettative e quelle degli altri che rendono questi esami così difficili da affrontare.
Le problematiche fisiche si aggiungono a questo quadro aumentando la difficoltà.
Sembra quasi che ogni passo in avanti richieda uno sforzo eccessivo.

In questa situazione è importante non abbandonarsi a questi sentimenti di malessere e fallimento.
Per poter fare ciò potrebbe essere necessario l'aiuto di un professionista quindi il mio consiglio è di cominciare una terapia e darsi del tempo per valutare insieme i passi da effettuare per uscire da questo loop infinito.
Forse l'ansia di fare e di ottenere risultati l'ha un po' inghiottita, il segreto è valutare con attenzione la situazione e pensare con calma al passo più giusto da fare.
Resto a sua disposizione, anche online.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Marta Avolio

Dott.ssa Marta Avolio Psicologo a Palermo

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6 LUG 2022

Gentile Iole,
Hai pensato di parlarne con unə psicologə? Ho seguito tanti studenti universitari che come te si sentivano bloccati a poche materie dalla laurea.
Per qualsiasi informazione resto a disposizione online e in bocca al lupo per tutto!
Dott.ssa Moltisanti Chiara

Dott.ssa Chiara Moltisanti Psicologo a Ragusa

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6 LUG 2022

Gent.ma
comprendo la sua preoccupazione per la situazione di stallo in cui si trova rispetto al percorso universitario. Si tratta ormai di un circolo vizioso che alimenta l'ansia per l'esito degli esami. Sarebbe utile comprenderne le origini per poterlo affrontare in modo funzionale. Lei parla di un periodo personale difficile già in precedenza, che le avrebbe fatto ritardare l'inizio dell'Università.
Parallelamente quest'anno è peggiorata la sintomatologia dolorosa che la affligge da tempo, immagino che sia invalidante e influenzi negativamente ogni area della sua vita.
Un percorso psicologico può aiutarla a lavorare su queste criticità per poterle gestire in modo più adattivo e comprenderne il significato.
Buona giornata
Alessandra Voltolini

Dott.ssa Alessandra Voltolini Psicologo a Milano

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6 LUG 2022

Gentilissima Iole,
sto seguendo diversi ragazzi con problemi analoghi al tuo. Nella tua lettera non citi il Covid e la situazione che voi studenti avete dovuto sostenere negli anni di pandemia, con la DAD e la mancanza di rapporti sociali, ma anche questo sta creando grossi problemi a chi è a metà del guado con lo studio universitario.
Quello che presenti è principalmente un problema di autostima, che è venuta a mancare a causa di qualche piccolo insuccesso (ad esempio il 18 preso quando pensavi di aver studiato a sufficienza per un esame) seguito poi dal senso di colpa che, più passa il tempo, più diventa pesante.
Ti consiglio sicuramente di iniziare un percorso di supporto psicologico, bisogna lavorare sull'autostima e iniziare un'attività di coaching, che ti permetta di pianificare le tue attività, senza avere esclusivamente l'assillo per gli esami da fare, ma guardando la vita a tutto tondo.
Credimi, questo sistema funziona, sia con gli studenti in blocco esami, sia con gli sportivi con ansia da prestazione.

Ti auguro di risolvere il blocco e vivere la tua vita serenamente.
dott. Rodolfo Vittori

Dott. Rodolfo Vittori Psicologo a Romans d'Isonzo

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6 LUG 2022

Buongiorno Iole, comprendo il tuo stato di disaggio che stai attraversando è sicuramente non è semplice la situazione che stai descrivendo. L'ingresso nel mondo dell'università può rappresentare un banco di prova importante per molti giovani che decidono di intraprendere tale percorso formativo che amplifica la necessità di maturare un maggior senso di responsabilità e buone capacità di gestione della propria autonomia. Paura, ansia e senso di inadeguatezza possono diventare a volte emozioni e vissuti difficili da modulare, fino a giungere ad un vero e proprio abbandono degli studi. L’ansia da esame è molto diffusa tra gli studenti, ma a volte è così forte che si possono avere dei veri e propri comportamenti sintomatici e problemi di rendimento. Quando ci si rende conto che l’ansia da esame sta divenendo eccessiva, tanto da mettere in discussione il nostro percorso di studi, può essere importante richiedere un supporto psicologico. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, rivolgerle i miei migliori auguri. Dott.ssa Claudia Mosneagu

Claudia Mosneagu Psicologo a Piazzola sul Brenta

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6 LUG 2022

Gentile Iole, i percorsi universitari possono prendere molte forme, e oscillazioni nell’ andamento degli esami possono essere molto comuni. Il blocco in dirittura d’arrivo è spesso legato alla mancanza di uno scenario successivo, o alla paura di non sapersi mettere in gioco nella vita, percependola molto diversa dallo studio.
Non so se è anche il tuo caso, valuta la possibilità di parlarne di persona con un collega della tua città.
I problemi fisici hanno grande rilevanza, soprattutto per quello che ci si fa. Le strade intraprese finora forse sono troppo focalizzate sul problema specifico e perdono di vista il quadro completo della persona, magari un approccio olistico potrebbe suggerire altre strade di soluzione.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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6 LUG 2022

Salve Iole, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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6 LUG 2022

Buongiorno Iole,
Mi dispiace molto per il malessere fisico e psichico che stai provando. Comprendo le difficoltà a concentrarti e ad andare avanti in ciò che desideri.
Il nostro cervello ha un potenziale di ripresa che sfruttiamo poco quando ci pervade lo scoraggiamento e cala il tono dell’umore.
Hai dato prova di essere una persona resiliente in diversi momenti del tuo percorso. Questo vuol dire che hai una buona struttura d’animo e mentale.
Puoi farcela! In questo momento forse ti può servire un supporto in più per rielaborare alcune sconfitte. Ti incoraggio ad intraprendere una terapia che miri a recuperare la tua autostima e la tua serenità per tornare a decollare.
Sono a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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