Perfezionismo e blocco universitario
Buonasera,
sono una studentessa del secondo anno di medicina, finita in un circolo vizioso da cui non so come uscire.
O meglio, nella teoria lo so, ma non so dove trovare quella spinta per passare alla pratica. Sono stata sempre una perfezionista negli studi, già al liceo classico passavo sui libri dalle 14 alle 21, complici anche le alte aspettative genitoriali. Diplomata con un voto alto, passo il test di ingresso. E, dopo i primi esami, eccomi giungere davanti all'amato e odiato esame di anatomia. Studio, studio per mesi e non ricordo, non riesco e non lo provo. Passo quindi a dare altri esami, prolissi uguali, ma molto più discorsivi, quindi grazie a tutte le ore di studio e alla mia completa alienazione dalla vita durante la sessione, riesco a sentirmi serena con quello che ho fatto, a presentarmi e a superarli. Mi manca solo anatomia, lo riprendo, studio ma non capisco in che modo approcciarmi alla materia, i genitori insistono, i miei compagni di corso anche "andiamo insieme intanto", io so di non essere preparata, a 20 anni me ne rendo conto, ma per "accontentare" tutti ed evitare scenate, vado. In ansia, con tre ore di sonno, completamente nel pallone, vengo piu che giustamente bocciata. Da lì l'inizio della catastrofe : inizio a capire come studiarla, inizio a ricordare, ma non mi basta mai, c'è sempre quella cosa che ricordo meno, l'argomento che ho ripetuto due giorni prima e che ho la sensazione di non ricordare, quindi ho rimandato tutti gli appelli (dando però altri due esami del secondo anno) perché, nonostante stia chiusa in casa dal mattino alla sera concentrata per settimane, nella mia testa esiste solo "devi sapere di piu". Ho finito gli esami che posso dare perche, a causa delle propedeuticità, anatomia blocca i successivi. Ora siamo solo io e lui, mentre i miei compagni e amici, tentandolo ad ogni appello, sono già oltre, eppure non trovo la forza. Vorrei essere più sfacciata e agguerrita come loro, ma non riesco. Soffro d'ansia, il giorno prima vomito e mi riduco ad uno straccio. Mi piace quello che facciamo, sono una persona estremamente empatica e questo lavoro lo sento mio, non ho mai perso la forza di studiare, nonostante abbia letto quel libro 100 volte, senza esagerare. Come fa quindi a mancarmi la forza per quello scatto? Il coraggio? Penso solo che se avessi ancora piu tempo per studiare, saprei tutto e sarei piu serena, ma il tempo passa e rimango indietro. Soffro tanto perché studio davvero, e tutto questo tempo viene vanificato da un mio blocco mentale davanti al quale sono inerme. Studio lontano da casa, i miei genitori sono diventati piu comprensivi rispetto al liceo, ma giustamente si arrabbiano quando non mi presento, perché "è un'opportunità sprecata", "non succede niente", tutte cose giuste, che so perfettamente, eppure. Mi hanno anche consigliato di mollare. E nemmeno messa davanti a questa opportunità mi sono data una svegliata. Cosa mi sta succedendo? Sono anche una persona estremamente solare, con amici veri su cui contare, eppure quando arrivano le sessioni mi trasformo, ho crolli nervosi e sapermi così fa molto soffrire anche i miei parenti. Quindi, in (questa benedetta) pratica come ci si sblocca?
Vi ringrazio