Amore o manipolazione? La scelta tra cuore e mente

Inviata da Shaoolin87 · 3 mar 2023 Terapia di coppia

Salve, scrivo perché sono in stato confusionale ormai da mesi. Non so più cosa sia giusto o sbagliato. Ho 35 anni, due figlie, divorziata da 4. Da quasi 3 anni ho un rapporto con un mio coetaneo del quale sono profondamente innamorata che chiamerò A.
Il problema è che la relazione è fatta di alti e bassi e ho paura che presenti alti livelli di tossicità.
Periodi di amore romantico e allegro si alternano a forti litigate. In questi 3 anni ci siamo lasciati (anzi ho provato a lasciarlo) almeno 10 volte. I motivi sempre i soliti: mancanza di impegno da parte sua nella relazione con frasi come "non stiamo insieme", zero progettualità, impossibilità di affrontare l'argomento avendo delle risposte chiare, chat di lui con altre donne e ricerche su siti d'incontro anche quando le cose andavano bene. Ad ogni distacco è seguita qualche sua scappatella con altre. Lui vive con i genitori, dopo i primi 2 anni di relazione "clandestina" ( storia mai ufficializzata, i genitori non mi conoscevano etc ..) decido di prendere in mano la mia vita, inizio a ristrutturare la mia futura casa e gli dò un ultimatum. O dentro o fuori. O si sentiva pronto a vivere con me come due adulti o io ero pronta a lasciarlo definitivamente . La risposta di lui è stata FUORI salvo poi tornare dopo un paio di settimane a dirmi che mi amava, che voleva stare con me, chiedendo una possibilità. Ovviamente per me, che non ci credevo più, è stato il realizzarsi di un sogno...per la prima volta alle sue parole seguivano i fatti. Mi ha presentato in famiglia, portato in vacanza con i genitori, abbiamo presentato anche le mie figlie e iniziata una convivenza a tutti gli effetti. Ebbene, il rapporto "ufficiale" è durato 4 mesi terminando in maniera brusca con lui che se ne và da casa portando via la sua roba dopo una litigata furiosa nata dalla mia richiesta di spiegazioni circa la foto di una donna che aveva ricevuto sul Cell. Quel giorno mi ha dato della pazza gelosa lasciandomi da sola a piangere sul pavimento e con un occhio nero. Allora ho deciso che mai più lo avrei permesso. È seguito un periodo di forte lavoro su me stessa, ho cambiato impiego, priorità e migliorato il rapporto con le mie figlie.Ho smesso di preoccuparmi per lui e mi sono centrata su me stessa. Nonostante lui continuasse a chiamarmi, scrivermi, fare la scena dell'innamorato geloso etc ..
Ho frequentato un'altra persona che mi dava tutte quelle risposte di concretezza, impegno che mi mancavano con A. e quindi ho anche avuto prova della differenza tra il mio compagno e un uomo adulto che certe risposte è in grado e vuole dartele. Ma A. non se ne è mai andato. È venuto a casa mia e abbiamo parlato, gli ho detto la verità, che stavo frequentando un altra persona, lui lo ha accettato (cosa che trovo denigratoria per me come donna), siamo tornati a letto e da lì è ricominciata la zolfa. Interrompo la frequentazione appena nata con l'altro e trascorro due settimane di amore e convivenza con A. Aggiungo che da quando ci siamo lasciati lui sembra migliorato...durante la convivenza litigavamo perché non lavorava e non voleva lavorare full time e ora ha accettato un buon impiego di 9 ore al giorno ed è tutto focalizzato sulla sua crescita. Non fraintendetemi, è un bene e ne sono contenta per lui, ma non capisco come possano cambiare così drasticamente le priorità di un uomo in appena 2 mesi. Non solo, A. è fortemente (o apparentemente) migliorato anche sul discorso presenza e fiducia...non frequenta nessuna, zero chat, atteggiamento amorevole da perfetto fidanzato. Tutte le sere ceniamo e dormiamo insieme. Ma il dolore nasce da quello che oggi dice. Mi dice che non stiamo insieme, che nessuno dei due è pronto per un rapporto e che forse alla fine quando lo saremo staremo insieme...Addirittura dice che ora non ha voglia di altre frequentazioni ma che se più avanti avesse voglia di un'altra non ci sarebbe niente di male visto che io sono "andata" con un altro uomo (non so se il ricatto emotivo qui ce lo vedo solo io) dice che basta essere sinceri. Io gli ho ribadito che sono una donna adulta con due figlie e una casa in ristrutturazione e che per me è legittimo desiderare un rapporto adulto e di condivisione. Lui dice che ho ragione ma non si mette complementare alle mie esigenze. Il problema è che lo amo, quello che riesce a darmi lui nel rapporto quando stiamo insieme, non me lo dà nessun altro....È una persona che si dona tantissimo (quando vuole) e ha delle caratteristiche fisiche e mentali che corrispondono a pieno all'uomo che vorrei. Anche con le mie figlie è meraviglioso. Non riesco a capire come possano coesistere nella stessa persona il carnefice dell'occhio nero e il principe azzurro. Non accetto che mi dica che non stiamo insieme quando di fatto condividiamo tutto, quotidianità compresa.
E soprattutto soffro tremendamente perché mi rendo conto che a 3 anni di distanza sono ripiombata a pieni polpacci nella melma della NON relazione. Ho paura che a lui torni comodo così...che sia un modo per non prendersi responsabilità... Ho paura di perdermi pezzi di vita vera per stare dietro ad una chimera ma allo stesso tempo ho paura di perderlo per il sentimento che mi lega a lui. Come sbrogliare questi dubbi tra cuore e mente? Cosa scegliere?

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