Si può scegliere tra amore e famiglia? Come esco da questa situazione?

Inviata da Samantha · 6 ago 2015 Terapia familiare

Salve,
sono intrappolata in una situazione critica e stressante, mi sento confusa e in trappola.
Sto col mio ragazzo F. da quasi 2 anni, ci siamo conosciuti a scuola, abbiamo iniziato a stringere amicizia quando con il ragazzo con cui mi sentivo precedentemente la storia si è conclusa, e siccome si era chiusa male e ne soffrivo molto, F. mi stava molto vicino. Lui è stato attratto da me fin dal primo momento in cui ci vedemmo ad un incontro scolastico, io perché mi interessava seguire l'argomento, lui perchè voleva saltare le lezioni in classe.
Da lì c'è sempre stato un feeling di cui non ero pienamente cosciente, e che è emerso quando appunto con il mio "ex" (non siamo stati proprio insieme) era finita del tutto. Era estate, F. aveva ormai finito gli studi e a me mancava un solo anno. Da lì abbiamo iniziato a sentirci spesso in chat parlando un po' di noi e facendo nascere emozioni sempre più forti. Col tempo, parlando, confrontandoci, abbiamo iniziato a vederci, io avevo ripreso gli studi e inizialmente ci trovavamo una volta ogni due settimane nella città della nostra scuola, aumentando poco alla volta fino a una volta a settimana; iniziammo a chiamarci, e col tempo nacque un sentimento in me che mai avevo vissuto. Mi ero sempre ritenuta troppo immatura per amare, eppure stavolta sentivo che era amore, e dopo alcuni mesi ci dichiarammo, frequentandoci in modo più serio. La cosa insomma è nata senza fretta.
Più ci conoscevamo e più, però, avevamo contrastanti litigate, che cambiarono il suo modo di essere nei miei confronti. Distaccato, distante, annoiato, capitava a volte che mi insultasse e che mi tentasse di lasciare, e io come una bambina cercavo di persuaderlo a non farlo. Lottai con tutta me stessa, cambiai per lui, cercai di correggere tutto ciò che a lui non piaceva, per la disperazione feci anche un errore azzardato che anziché ammettere dissi di non aver fatto: da qui il crollo della sua fiducia. Non lo avevo mai tradito, mai avevo parlato male di lui e mai avevo nascosto nulla, ma quella bugia mi è costata cara. Passai un'estate orribile, sì rovinò il mio viaggio dai parenti (che vedo una volta all'anno) a causa della sua gelosia. Da lì il calvario della famiglia.
Se non avessi lasciato stare la mia famiglia tra noi sarebbe finita, se invece avessi scelto lui sarebbe cambiato.
Inizialmente scelsi lui ma non lo feci sul serio, in realtà amavo la mia famiglia e non sono mai riuscita ad allontanarmene. Lui è cambiato davvero, e da disinteressato è diventato ossessivo. Geloso di tutto, ha voluto avere il controllo di ogni mio utente e profilo, voleva delle prove quando uscivo con delle amiche, eliminai contatti e rapporti con qualsiasi maschio che non fosse mio padre. Ho dovuto togliere Whatsapp, che ho rimesso da qualche mese su ordine di mia madre perché trova la cosa assurda. E anche con mio padre ci sono state restrizioni, e i miei hanno notato l'allontanamento. Stavo scoppiando e mollando tutto, e in seguito a una visita dei miei parenti a casa mi rimangiai la scelta, ma lui disperato mi disse che stavolta sarebbe stato diverso. Ho acconsentito un'altra volta e se da una parte le cose miglioravano dall'altra sembrava tutto così finto e assurdo, e dentro di me iniziava a nascere un contrasto tra amore e rancore. Mesi dopo decisi di darci un taglio perché lo amavo ma non potevo continuare così, e lui per convincermi eliminò alcune "regole" poco alla volta in modo da lasciarmi più libertà, come evitare di fare foto se uscivo con le amiche, o di chiedere il permesso prima di contattare qualcuno per mail. Inizialmente acconsentì ad un'elasticità per sentirmi con la mia famiglia ogni tanto, ma si rimangiò la cosa e mi disse che stavolta avremmo dovuto decidere sul serio. Era marzo e mi disse che avevo tempo fino alla fine della maturità per decidere, dopodiché tutto sarebbe cambiato.
Passano i mesi e la nostra relazione migliora sempre di più, sempre più regole venivano eliminate, anche se ne sono sempre rimaste molte, sempre più uniti, ma con la scelta a dividerci di un passo.
La maturià era vicina e io ero sempre più stressata, abbiamo iniziato a sentirci meno e a litigare di più nonostante lui cercasse di aiutarmi con lo studio.
Tornano i miei parenti e ci portano come sorpresa un cugino dell'Australia a noi caro che non vediamo mai.
Al suo arrivo lo abbracciai mentendo a F. dicendo che ciò non fosse successo, perché sapevo che un abbraccio con un maschio, anche se cugino, avrebbe compromesso la relazione. Stessa cosa accadde quando se ne andò, all'aeroporto, al momento dei saluti.
F. lo scoprì poco tempo dopo per dei video pubblicati su Facebook, e ciò comportò una crisi che risolvemmo col passare del tempo, segnando ancora più con decisione la drasticità della scelta.
Lavorai sodo per gli esami, lui mi aiutò davvero molto, era un periodo di nuovo perfetto, ma ormai dovevo scegliere.
Siamo sempre stati ostacolati dai miei genitori perchè credenti mentre F. è ateo, mentivo ai miei per vederlo, e nelle ultime settimane abbiamo passato momenti davvero memorabili, che per le coppie normali sarebbero cose da nulla, per noi invece era una vera gioia, come vedere insieme i fuochi d'artificio, mangiare insieme in pizzeria, andare a una fiera di paese...
Ma è un buon motivo per fare questo? Non peggiorerebbe solo la situazione?
In questi ultimi giorni abbiamo affrontato questo momento insieme, ci siamo visti l'ultima volta dopo che ho scelto la famiglia (in realtà non ho voluto scegliere, il che implicava non scegliere lui e perderlo) ma nel momento in cui l'ho visto andare via con la macchina e non tornare più è stato un trauma. La mia dignità si è ridotta ad uno straccio e ho iniziato a cercarlo supplicandolo di cambiare idea. Alla fine l'ho cambiata io scendendo a dei compromessi, ovvero avrebbe dovuto parlare con i miei, ma il giorno dopo sono tornata di nuovo alla scelta iniziale ferendolo molto dopo che mio padre ha scoperto questa sua assurda richiesta di scegliere tra amore o famiglia. Ed ecco di nuovo, per telefono, gli ultimi messaggi e i pianti, e lui sparisce distrutto, allora di nuovo inizio a dirgli che mi dispiace, che è più forte di me, che ho bisogno di riflettere bene su tutte queste cose, che sono totalmente incasinata, che i miei non si fidano di me e sono delusi, chi sa della situazione anche, e che non riesco ad uscirne. Quindi adesso siamo di nuovo insieme, e se cambio idea stavolta non ritorna più e scompare davvero.
Come posso fare?
Perchè mi sento così ossessionata? Ha riempito ogni momento delle mie giornate diventando il centro della mia vita tutti i giorni per due anni, per me ha fatto di tutto, ma perché devo scegliere?
La testa mi dice di scegliere la famiglia ma il cuore mi porta a lui perché non riesco a farne a meno, anche se molte sue fisse sono esagerate, e la mia vita sociale è peggiorata perché lui è molto insicuro e geloso. Se scelgo lui sono insicura e demoralizzo anche lui perchè voglio la mia famiglia. Se scelgo la famiglia mi sento persa e vado in crisi. Noi abbiamo tante cose in comune, le passioni, l'attrazione che c'era prima, ma è tutto pieno di regole stupide e scelte assurde, e per lui contano dei dettagli che io non noto mai come il dire "adesso cuciniamo" che per lui deve essere un "adesso cucino" perché c'è solo un noi.
Con lui mi sento limitata, senza di lui persa. Come posso uscire da questa situazione? E cosa devo fare?
Dice che stavolta ha cambiato metodo, che mi aiuterà con i parenti, che non mi lascerà sola e che stavolta faremo un percorso insieme. Ma di cosa ho bisogno io davvero? Inoltre parto tra pochi giorni per andare dai miei parenti con la mia famiglia.
A volte mi sembra di vivere un amore malato, altre volte mi sembra di sbagliare tutto e non amarlo abbastanza per tutto ciò che penso e quindi lui fa così.
Scusate la lunghezza ma penso che per queste situazioni le cose vadano raccontate per intero, ogni dettaglio può essere prezioso.
Vi ringrazio molto, cordiali saluti

Samantha

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Miglior risposta 6 AGO 2015

Buongiorno gentile Samantha,
ho letto attentamente la sua storia dove emerge uno stato di assoggettamento verso questo ragazzo che non preannuncia a niente di buono. Presumo che lei sia molto giovane e mi chiedo se ha amiche, hobby, interessi, progetti per se stessa, contatti sociali oltre questo ragazzo. Se si ama non si chiedono scelte cosi assurde. Le suggerisco di chiedere aiuto al più presto al consultorio giovani più vicino a casa sua per dei colloqui psicologici. Lei ha bisogno di fare terapia psicologica.
Si faccia forza e chieda aiuto de visu perchè on line non risolverà la situazione e lei ha bisogno di risolvere su serio.

Cordiali saluti

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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24 AGO 2015

Aggiungo che tutte le risposte ricevute mi hanno dato spunti positivi, e sto riflettendo molto su questa storia, su me stessa e sul mio ragazzo, vi ringrazio tutti di cuore

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13 AGO 2015

Gentile Samantha,
nell'attesa di un consulto psicologico, lei potrebbe riflettere su una parte di questa storia molto dolorosa, che è, riporto le sue parole, il 'sentirsi persa' senza di lui: cosa significa per lei sentirsi in questo stato? Quali altri punti di riferimento potrebbe avere nel momento della solitudine? Ha già provato a gestire questi momenti? E' successo almeno una volta che lei non si sia sentita 'persa' ? In che situazione era? Descriva questa situazione. E' importantissimo riflettere su quest'ultima domanda. Se on è mai successo, occorrerà lavorare sulle sue emozioni.Se vuole, mi risponda direttamente.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Monticone

Monticone Alessandra Psicologo a Asti

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7 AGO 2015

Salve Samantha ho letto piú volte la sua storia e mi sono chiesta quanto é disposta a mettere in gioco questa ragazza pur di amare ed essere amata? Credo Samantha che ognuno di noi abbia la necessità di riconoscimenti affettivi e di intimitá e che imparare ad amare é forse l' aspetto piú complesso dell'essere umano. Ho letto molto su questo e non le nascondo che anche io a volte mi sono posta delle domande e mi sono messa in discussione nelle relazioni e tutte le volte mi rendevo conto che quello che sapevo dell'amore e quanto avevo vissuto in famiglia era molto diverso dal sentimento che volevo creare per me stessa e con l'altro. Lei Samanta mi sembra molto consapevole del suo problema e una frase chiave del suo racconto che mi ha molto colpito riguarda il modo in cui descrive la relazione con questo ragazzo dicendo:" Ho messo lui al centro del mio mondo". Ecco penso che partendo da questo lei possa scegliere di cambiare e di chiedere aiuto e le auguro presto di riuscire finalmente e dopo tanta sofferenza a raggiungere quel calore che chiamiamo amore. Cordiali saluti Romina Marelli

Dott.ssa Romina Marelli Psicologo a Roma

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7 AGO 2015

Ma cos'è questa, una relazione d'amore o una schiavitù? Regole, divieti, compromessi, cose fatte di nascosto, gelosie, rancori, e chi più ne ha più ne metta! Cosa deve fare la schiava o la fidanzata? Nessun rapporto di amicizia, amore o parentela, si può basare sull'annullamento totale della personalità di qualcuno. Io credo che lei abbia senz'altro bisogno di una consulenza psicologica. Deve rafforzare la sua personalità, perché mi sembra che le manchi la forza necessaria per affrontare le situazioni con fermezza e decisione. Scegliere fra il ragazzo e la sua famiglia? Non scherziamo! L'amore se è amore non malato ma sano non prevede cose di questo tipo. Credo che anche il suo ragazzo avrebbe bisogno di una terapia psicologica, forse anche più di lei. Una terapia di coppia sarebbe l'ideale. Ma non credo che il suo ragazzo sarebbe disponibile. Non mi piace per niente questa storia fatta di regole e divieti assurdi.
On line non può fare niente. Lei ha bisogno di un aiuto serio, concreto e immediato. Professionista privato, o consultorio giovani dei servizi territoriali della sua città. Comunque, a mio parere, lei stia con la sua famiglia, se proprio deve scegliere. Mi scusi, io in genere non mi intrometto con consigli così decisi, ma questa volta ne sento il bisogno, perché intuisco che lei è molto giovane.

Dott. Sergio Rossi Psicologo a Spoleto

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7 AGO 2015

Cara Samantha,
chiedi aiuto al consultorio della tua città o informati se c'è qualche terapeuta che può venirti incontro a livello economico.
Mi chiedo e ti chiedo: cosa ti da una relazione di questo tipo? Cosa pensi della gelosia del tuo ragazzo e delle "regole" che ti pone?
L'amore è rispetto, fiducia, sostegno reciproco e perdono. Alla tua giovane età, l'amore è anche leggerezza, condividere divertimenti e piccole "pazzie" insieme.
Spero di averti dato qualche spunto d riflessione, poi troverai dentro di te, e con l'aiuto di un terapeuta, la strada migliore.
Tanti auguri!

D.ssa Barbara Paolinelli- Trento

Dott.ssa Barbara Paolinelli Psicologo a Trento

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7 AGO 2015

Carissima Samantha, è un peccato che, così giovane, tu abbia dovuto affrontare un dilemma così difficile e irrisolvibile. L'amore, soprattutto alla tua età, dovrebbe essere spensierato e soprattutto una fonte di benessere, pur potendo affrontare difficoltà, richiedere compromessi e piccole rinunce. Ma come si può parlare di amore di una persona che chiede alla sua compagna di rinunciare a qualcosa di irrinunciabile, importante e fondamentale per lei, come la sua famiglia? Consiglio anche io, come i colleghi, di rivolgerti ad un Consultorio o ad uno Psicologo privato (valutando costi, tempi di attesa e frequenza delle sedute) per aiutarti ad affrontare questa difficile situazione, provando ad analizzare ad esempio i temi dell'attaccamento. Mi sento di dirti che anche al tuo ragazzo sarebbe utile un aiuto di questo tipo, poiché la sua modalità relazionale, basata sul ricatto, è disfunzionale e lo sarà anche in futuro.
Buona giornata, spero che potrai risolvere questa situazione mettendo il tuo benessere al primo posto.
dott.ssa Alessandra Borboni (Brescia)

Dott.ssa Alessandra Borboni Psicologo a Desenzano del Garda

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7 AGO 2015

Cara ragazza,
non ho altro da aggiungere alla risposta della collega dott.ssa Mostacci e con questo ti auguro di fare un buon lavoro su te stessa. Resto comunque a disposizione.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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7 AGO 2015

Come sempre, specifico che senza una consulenza individuale, per noi è molto difficile dare pareri esaustivi. Tuttavia,non mi è chiaro come sia nata la questione della scelta.

La cosa che mi sento di suggerire è di non sublimarla a scelta fra "l'amore e il raziocinio", fra "la famiglia e la dignità vs l'amore e la dedizione totale". E' chiaro che sarebbe una scelta epocale, impossibile da compiere.
Le chiedo invece di scendere ad un livello molto più concreto e considerare che una teoria che si chiama Dissonanza Cognitiva.
E' quando una persona ha investito tantissimo in qualcosa che poi si è rivelato molto diverso dalle sue aspettative. Ma proprio perché l'investimento è stato enorme, non riesce a dire "basta" e chiudere, voltare pagina. Non riesce a farlo perché ha investito troppo.
E' paradossalmente più facile pensare di continuare ad investire, nonostante tutto vada contro quell'idea, piuttosto che accettare di chiudere e ricominciare.

Le chiedo di verificare questa ipotesi.
E di tornare su un piano più concreto della sua vita, facendo un'analisi funzionale e che non la paralizzi nelle sue scelte.
Questa scelta è impossibile. E' un quesito fatto apposta per non essere risolto.

Con la premessa che invece Lei voglia risolvere i suoi problemi, le consiglio uno psicologo che possa analizzare con Lei la situazione, in modo concreto e percorribile.
Dott.ssa Guarino - Psicologa, Roma

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino Psicologo a Ardea

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6 AGO 2015

Gentile Samantha,
mi sembra che anche lei definisca questa richiesta da parte del suo ragazzo, di scegliere fra amore e famiglia, assurda. E tuttavia lei ne è condizionata e abbastanza direi ricattata. In teoria un domani questo ragazzo potrebbe usare lo stesso meccanismo ricattatorio per chiederle qualunque cosa e lei, avendo già concesso o ceduto su altri punti, si troverebbe in ulteriori difficoltà. Potrebbe anche non accadere, ma è meglio considerare questa/e eventualità.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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6 AGO 2015

Carissima Samantha,
comprendo la tua confusione ma sono d'accordo con la collega: e' importante che tu chieda aiuto e che cominci un percorso psicologico.
Ciò che emerge e' il clima di controllo e assoggettamento che il tuo ragazzo sta creando intorno a te. Chiederti di fare una scelta tra fidanzato e famiglia non è esattamente un modo sano di esprimere il proprio amore.

Immagino che la gratitudine che provi nei suoi confronti ti impedisca di fare una scelta a mente serena ma essere grati a qualcuno non significa legarsi un guinzaglio al collo.

Un caro saluto,
Dott.ssa Daniela Fornari

Dott.ssa Daniela Fornari Psicologo a Iseo

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