Si può scegliere tra amore e famiglia? Come esco da questa situazione?
Salve,
sono intrappolata in una situazione critica e stressante, mi sento confusa e in trappola.
Sto col mio ragazzo F. da quasi 2 anni, ci siamo conosciuti a scuola, abbiamo iniziato a stringere amicizia quando con il ragazzo con cui mi sentivo precedentemente la storia si è conclusa, e siccome si era chiusa male e ne soffrivo molto, F. mi stava molto vicino. Lui è stato attratto da me fin dal primo momento in cui ci vedemmo ad un incontro scolastico, io perché mi interessava seguire l'argomento, lui perchè voleva saltare le lezioni in classe.
Da lì c'è sempre stato un feeling di cui non ero pienamente cosciente, e che è emerso quando appunto con il mio "ex" (non siamo stati proprio insieme) era finita del tutto. Era estate, F. aveva ormai finito gli studi e a me mancava un solo anno. Da lì abbiamo iniziato a sentirci spesso in chat parlando un po' di noi e facendo nascere emozioni sempre più forti. Col tempo, parlando, confrontandoci, abbiamo iniziato a vederci, io avevo ripreso gli studi e inizialmente ci trovavamo una volta ogni due settimane nella città della nostra scuola, aumentando poco alla volta fino a una volta a settimana; iniziammo a chiamarci, e col tempo nacque un sentimento in me che mai avevo vissuto. Mi ero sempre ritenuta troppo immatura per amare, eppure stavolta sentivo che era amore, e dopo alcuni mesi ci dichiarammo, frequentandoci in modo più serio. La cosa insomma è nata senza fretta.
Più ci conoscevamo e più, però, avevamo contrastanti litigate, che cambiarono il suo modo di essere nei miei confronti. Distaccato, distante, annoiato, capitava a volte che mi insultasse e che mi tentasse di lasciare, e io come una bambina cercavo di persuaderlo a non farlo. Lottai con tutta me stessa, cambiai per lui, cercai di correggere tutto ciò che a lui non piaceva, per la disperazione feci anche un errore azzardato che anziché ammettere dissi di non aver fatto: da qui il crollo della sua fiducia. Non lo avevo mai tradito, mai avevo parlato male di lui e mai avevo nascosto nulla, ma quella bugia mi è costata cara. Passai un'estate orribile, sì rovinò il mio viaggio dai parenti (che vedo una volta all'anno) a causa della sua gelosia. Da lì il calvario della famiglia.
Se non avessi lasciato stare la mia famiglia tra noi sarebbe finita, se invece avessi scelto lui sarebbe cambiato.
Inizialmente scelsi lui ma non lo feci sul serio, in realtà amavo la mia famiglia e non sono mai riuscita ad allontanarmene. Lui è cambiato davvero, e da disinteressato è diventato ossessivo. Geloso di tutto, ha voluto avere il controllo di ogni mio utente e profilo, voleva delle prove quando uscivo con delle amiche, eliminai contatti e rapporti con qualsiasi maschio che non fosse mio padre. Ho dovuto togliere Whatsapp, che ho rimesso da qualche mese su ordine di mia madre perché trova la cosa assurda. E anche con mio padre ci sono state restrizioni, e i miei hanno notato l'allontanamento. Stavo scoppiando e mollando tutto, e in seguito a una visita dei miei parenti a casa mi rimangiai la scelta, ma lui disperato mi disse che stavolta sarebbe stato diverso. Ho acconsentito un'altra volta e se da una parte le cose miglioravano dall'altra sembrava tutto così finto e assurdo, e dentro di me iniziava a nascere un contrasto tra amore e rancore. Mesi dopo decisi di darci un taglio perché lo amavo ma non potevo continuare così, e lui per convincermi eliminò alcune "regole" poco alla volta in modo da lasciarmi più libertà, come evitare di fare foto se uscivo con le amiche, o di chiedere il permesso prima di contattare qualcuno per mail. Inizialmente acconsentì ad un'elasticità per sentirmi con la mia famiglia ogni tanto, ma si rimangiò la cosa e mi disse che stavolta avremmo dovuto decidere sul serio. Era marzo e mi disse che avevo tempo fino alla fine della maturità per decidere, dopodiché tutto sarebbe cambiato.
Passano i mesi e la nostra relazione migliora sempre di più, sempre più regole venivano eliminate, anche se ne sono sempre rimaste molte, sempre più uniti, ma con la scelta a dividerci di un passo.
La maturià era vicina e io ero sempre più stressata, abbiamo iniziato a sentirci meno e a litigare di più nonostante lui cercasse di aiutarmi con lo studio.
Tornano i miei parenti e ci portano come sorpresa un cugino dell'Australia a noi caro che non vediamo mai.
Al suo arrivo lo abbracciai mentendo a F. dicendo che ciò non fosse successo, perché sapevo che un abbraccio con un maschio, anche se cugino, avrebbe compromesso la relazione. Stessa cosa accadde quando se ne andò, all'aeroporto, al momento dei saluti.
F. lo scoprì poco tempo dopo per dei video pubblicati su Facebook, e ciò comportò una crisi che risolvemmo col passare del tempo, segnando ancora più con decisione la drasticità della scelta.
Lavorai sodo per gli esami, lui mi aiutò davvero molto, era un periodo di nuovo perfetto, ma ormai dovevo scegliere.
Siamo sempre stati ostacolati dai miei genitori perchè credenti mentre F. è ateo, mentivo ai miei per vederlo, e nelle ultime settimane abbiamo passato momenti davvero memorabili, che per le coppie normali sarebbero cose da nulla, per noi invece era una vera gioia, come vedere insieme i fuochi d'artificio, mangiare insieme in pizzeria, andare a una fiera di paese...
Ma è un buon motivo per fare questo? Non peggiorerebbe solo la situazione?
In questi ultimi giorni abbiamo affrontato questo momento insieme, ci siamo visti l'ultima volta dopo che ho scelto la famiglia (in realtà non ho voluto scegliere, il che implicava non scegliere lui e perderlo) ma nel momento in cui l'ho visto andare via con la macchina e non tornare più è stato un trauma. La mia dignità si è ridotta ad uno straccio e ho iniziato a cercarlo supplicandolo di cambiare idea. Alla fine l'ho cambiata io scendendo a dei compromessi, ovvero avrebbe dovuto parlare con i miei, ma il giorno dopo sono tornata di nuovo alla scelta iniziale ferendolo molto dopo che mio padre ha scoperto questa sua assurda richiesta di scegliere tra amore o famiglia. Ed ecco di nuovo, per telefono, gli ultimi messaggi e i pianti, e lui sparisce distrutto, allora di nuovo inizio a dirgli che mi dispiace, che è più forte di me, che ho bisogno di riflettere bene su tutte queste cose, che sono totalmente incasinata, che i miei non si fidano di me e sono delusi, chi sa della situazione anche, e che non riesco ad uscirne. Quindi adesso siamo di nuovo insieme, e se cambio idea stavolta non ritorna più e scompare davvero.
Come posso fare?
Perchè mi sento così ossessionata? Ha riempito ogni momento delle mie giornate diventando il centro della mia vita tutti i giorni per due anni, per me ha fatto di tutto, ma perché devo scegliere?
La testa mi dice di scegliere la famiglia ma il cuore mi porta a lui perché non riesco a farne a meno, anche se molte sue fisse sono esagerate, e la mia vita sociale è peggiorata perché lui è molto insicuro e geloso. Se scelgo lui sono insicura e demoralizzo anche lui perchè voglio la mia famiglia. Se scelgo la famiglia mi sento persa e vado in crisi. Noi abbiamo tante cose in comune, le passioni, l'attrazione che c'era prima, ma è tutto pieno di regole stupide e scelte assurde, e per lui contano dei dettagli che io non noto mai come il dire "adesso cuciniamo" che per lui deve essere un "adesso cucino" perché c'è solo un noi.
Con lui mi sento limitata, senza di lui persa. Come posso uscire da questa situazione? E cosa devo fare?
Dice che stavolta ha cambiato metodo, che mi aiuterà con i parenti, che non mi lascerà sola e che stavolta faremo un percorso insieme. Ma di cosa ho bisogno io davvero? Inoltre parto tra pochi giorni per andare dai miei parenti con la mia famiglia.
A volte mi sembra di vivere un amore malato, altre volte mi sembra di sbagliare tutto e non amarlo abbastanza per tutto ciò che penso e quindi lui fa così.
Scusate la lunghezza ma penso che per queste situazioni le cose vadano raccontate per intero, ogni dettaglio può essere prezioso.
Vi ringrazio molto, cordiali saluti
Samantha