All centro dell’attenzione

Inviata da Rainbow · 16 apr 2024 Psicologia infantile

Buongiorno sono la mamma di una bambina di 6 anni. Lei frequenta la prima elementare sono appena rientrata dall ennesimo incontro con le maestre. Lamentano che lei a scuola ha un comportamento “indisciplinato “ lo scrivo tra virgolette perché in sintesi non rispetta le regole parla in continuazione disturba i compagni di classe ed è perennemente distratta. A livello didattico è brava. Dice moltissime bugie e vuole stare sempre al centro dell’attenzione, non riesce a comprendere che ci siano anche altri bambini e quindi l attenzione dev’essere rivolta verso tutti. Lei quando le parlo e chiedo del perché lei dice che non vuole essere comandata anche se lo sa che non deve fare e avere determinati atteggiamenti lei a scuola e come se se ne dimenticasse e fa tutto l opposto. Io non so più come prenderla è sempre stata molto socievole e attiva e in realtà a casa le regole le rispetta senza problemi. Inizialmente pensavo fosse qualche capriccio del momento ma ora sono già tre mesi che va avanti e nulla e fa cambiare idea sono davvero esausta cosa posso fare ? Grazie in anticipo

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Miglior risposta 24 APR 2024

Gentile Rainbow, vi sono molti aspetti da considerare: la sua posizione di mamma che "si sente ripresa" dalle insegnanti; le stesse insegnanti che individuano una oppositività, distrazione (apparente se va bene a scuola) e bugie (di che tipo e in quali situazioni?). E sua figlia che a livello comportamentale è diversa a casa e a scuola. Mi sento di suggerirle un paio di incontri chiarificatori, lei ed il papà, per comprendere meglio la situazione ed eventualmente considerare di approfondire. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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28 APR 2024

Gentile utente,
sicuramente il passaggio dalla scuola materna alla scuola primaria comporta pe qualsiasi bambino qualche difficoltà di adattamento perchè vi sono nuove regole, ritmi di orari e attività diverse dal gioco che richiedono uno sforzo di concentrazione e attenzione a cui non è ancora abituato.
Gradualmente la situazione dovrebbe migliorare altrimenti può essere utile una valutazione più approfondita per escludere un eventuale ma poco probabile disturbo di iperattività ed oppositivo-provocatorio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 APR 2024

Buonasera. La bambina può essere valutata da uno psicologo esperto in età evolutiva. Il comportamento con tratti oppostivi a scuola può avere diverse cause, e la prima è stata proprio tirata fuori da sua figlia: non vuole essere comandata. Essere riluttanti alle regole può avere ragioni relazionali, ma anche di altra natura. Il comportamento oppositivo, la disattenzione e l'attivazione eccessiva possono presentarsi esclusivamente in classe perché lì trova un contesto più strutturato, dove la spontaneità, la socievolezza e l'attività non possono trovare un immediato soddisfacimento, ma devono incontrarsi con le esigenze altrui. Le maestre riferiscono questi comportamenti solo in alcune ore della giornata oppure già dalle prime ore? Sua figlia frequenta anche altri contesti (scuola di musica, attività sportiva...)? In questi casi anche il comportamento risulta "movimentato" rispetto al contesto?

Susanna Mattoccia Psicologo a Roma

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26 APR 2024

Direi di non fare interpretazioni. Un conto è il fatto che con il suo comportamento la bambina cattura l'attenzione delle maestre e sua, un conto è dire che lo faccia perché vuole avere l'attenzione sempre su di sé. Dare per scontato che la bambina lo faccia per attirare l'attenzione, può convogliare emozioni di rabbia da parte delle maestre che le indurrebbero a comportamenti censori e punitivi. Si può così innestare un circolo vizioso in cui la bambina potrebbe reagire con ansia e rabbia ai rimproveri e alle punizioni.
I comportamenti problematici vanno valutati in maniera più analitica constatando quando si presentano, in quale momento della mattinata, con quali persone, in quali attività. Solo dopo questa analisi e dopo una valutazione della bambina si possono fare delle ipotesi sul motivo di questi comportamenti e procedere con un trattamento.
Le suggerisco di far fare dei colloqui di valutazione della bambina, che comprenda anche una valutazione del contesto familiare e scolastico. E' possibile semplicemente che la bambina abbia bisogno di adattarsi ad un nuovo stile didattico nel passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. Se la bambina è sempre stata socievole ed estroversa, è possibile che faccia più fatica nello stare ferma, in silenzio e nell'ascoltare. E' importante trovare strategie per far in modo che la bambina si intrattenga senza creare disturbo piuttosto che mettere la questione sotto l'ottica disciplinare che può far evolvere una problematica relativa all'iperattività a cronicizzarsi in un disturbo del controllo degli impulsi o della condotta. In ogni caso la regola d'oro è fornire modelli adattivi (cioè dare il buon esempio), premiare i comportamenti desiderati ed ignorare quelli indesiderati. E' inoltre importante porsi in una modalità assertiva e non passivo aggressiva: tradotto significa dare indicazioni e, quando serve divieti, in maniera ferma ed autorevole mai aggressiva.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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24 APR 2024

Cara mamma,
La situazione che descrive dura da tempo perciò credo sia utile ancora di più attivarsi per fare un approfondimento.
Il fatto che a scuola vada bene ma che abbia difficoltà comportamentali e/o attentive può essere riconducibile a un profilo caratterizzato da iperattività e/o con comportamento oppositivo.
Dico potrebbe come non potrebbe, perchè ho pochi elementi per definire la difficoltà e perchè questo spazio non è apposito per fare diagnosi.
Individuare questi profili precocemente permette a noi psicologi di mettere in atto un intervento tempestivo ed avere migliori risultati.
Posso aiutarla raccontandole alcune delle caratteristiche tipiche dei bambini con questi funzionamenti: facile distraibilità, goffagine, difficoltà a prendersi cura delle proprie cose, difficoltà del rispetto dei turni conversazionali, difficoltà nell'inibire le risposte ( eccessiva impulsività), iperloquacità, iperattività fisica ( faticano a stare fermi a lungo), scoppi di rabbia improvvisi, conflitti frequenti con i pari, difficoltà nella regolazione emotiva ecc...
Se dovesse ritrovare alcuni di questi comportamenti in sua figlia le consiglio a maggior ragione un approfondimento.
Resto a disposizione anche online per una prima consulenza.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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23 APR 2024

Buongiorno. Entrare nella scuola primaria implica per il bambino fare i conti con un importante passaggio segnato da una perdita: essere solo uno tra i tanti, relativizzare il proprio valore immaginario e rinunciare alla pretesa di avere su di sé tutta quanta l’attenzione, ma doverla condividere con tutta una serie di pari uguali a lei. In altre parole dover accettare e sottostare ad una legge universale, quella della società, uguale per tutti e non a quella singolare in cui ricopre il ruolo dell’eccezione come nella legge che ella stessa comanda a casa. Tale passaggio risulta essere più difficile per quei bambini che non hanno fatto questo passo durante la scuola materna che, come dice il nome, offre un ponte ai bambini per iniziare a separarsi dai benefici familiari per accedere alla socialità. Sua figlia sembra scontrarsi con questo, fa resistenza al voler essere comandata, come dice lei, dunque a rinunciare all’essere lei colei che comanda l’andirivieni della mamma. Il mio consiglio è di sostenerla nella pacifica rinuncia perché questa solo permette di accede all’amicizia e all’apprendimento, si faccia affiancare anche dal papà della bambina che faccia da terzo tra voi. Un saluto

Dott. Andrea Alliata Psicologo a Milano

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