Relazione con un borderline e paura di essere ferita

Inviata da Tina · 29 ago 2022 Terapia di coppia

Buongiorno, non è la prima volta che mi rivolgo a questo sito ma non avendo ottenuto risposte provo a richiedere il vostro aiuto. Ho 18 anni e sto passando un periodo molto strano della mia vita da un mese sto con un ragazzo che già dal nostro primo appuntamento mi ha confessato di essere borderline, da lì il mio altalenarsi emotivo ha preso il sopravvento. Mi sento combattuta tra due eccessi quello di lasciare per non essere ferita e starci comunque male perché sono innamorata e quello di continuare la relazione aspettando che il periodo di idealizzazione finisca e che lui mi lasci o peggio ancora. Io sono una persona molto sensibile alle prese con la sua prima relazione seria, ho una paura dell’abbandono che mi porto dietro da tanti anni in qualsiasi rapporto umano io stringa e il fatto che tendenzialmente stare con una persona borderline mi mette più a rischio “abbandono” mi sta facendo impazzire. Lui con me si confida mi racconta tutti i casini che ha in testa e io lo capisco così bene, mi rispecchio in tante cose che dice, gli ho confessato cose che sapevo che potevo dire solo a lui perché gli altri che non ci sono passati non capiscono. Gli ho confessato di avere crisi di depersonalizzazione e derealizzazione e che se da prima avevo episodi più forti ma sporadici ora mi sento quasi di vivere in una costante depersonalizzazione, meno acuta ma che si protrae nel tempo, sento un senso di vuoto ovunque vado mi sento sempre estranea da tutto perfino anche da me sento come se i miei pensieri fossero focalizzati solo nella parte posteriore del corpo e non arrivassero davanti. Non so chi sono e mi sembra quasi di essermi sforzata per troppo tempo ad essere una persona diversa per compiacere gli altri che ora io non abbia un’identità, non ho interessi passioni tutto mi annoia e tutto è così monotono, a volte bevo oppure faccio uso di droghe leggere per fuggire un po’ da questo stato di intorpidimento mentale ma questo a volte non fa che aumentare la mia ansia, ma anche se temporaneamente mi sento bene appena passa l’effetto inizio a sentire il dolore nel petto non saprei come spiegarlo è come un vuoto costante che pesa, pesa così tanto. Come se nella mia breve esistenza io avessi perso un pezzo che tutti gli altri hanno. Diciamo che lui mi fa sentire bene, mi fa sentire meno vuota, è la prima persona che io abbia mai amato e pensare che lui prima o poi mi lasci mi fa impazzire, la notte non dormo bene perché mi sveglio con quest’ansia costante e ho episodi forti di derealizzazione dove mi sembra di vivire in una simulazione che tutto sia un sogno e che nulla di quello che mi accade sia reale. Di giorno dormo il più possibile per evitare di pensare ma arrivo ad un momento in cui prendo consapevolezza di non aver più sonno e li inizia a salirmi il panico perché non so come gestire i miei problemi se non dormendo. Quando sto con lui io sto davvero bene anche quando mi parla dei suoi disturbi, (perché soffre anche di disturbo antisociale)io li per li non sono preoccupata mi godo il momento, mi godo i suoi ti amo le sue attenzioni il suo farmi sentire bella in in un periodo in cui ho perso tanto peso per problemi con il cibo. Poi arrivo a casa e succede il devasto ho crisi d’ansia ad ogni messaggio non risposto cerco di analizzare qualsiasi suo comportamento penso in modo ossessivo quasi nevrotico al fatto che lui mi stia manipolando e mi sento la testa scoppiare come se i pensieri dovessero uscirmi dalle orecchie da un momento all’altro. Lui mi ha fatto conoscere la famiglia dice che non si era mai trovato così bene con qualcuno e che non mi ha idealizzata perché da me non si aspetta niente che quello che sono, ma io non so se credergli perché lo amo così tanto ma ho anche così tanta paura. A volte di notte penso per fino che forse non lo amo e che forse dovrei lasciar stare, ma non sono sicura che sia un pensiero mio non lo so non so mai in cosa credere. In questo momento sto davvero male, ma so già che appena mi passerà questo momento di crisi tornerò a non aver problemi e quasi a sentirmi stupida per ciò che penso in questo momento e a vergognarmi di essere stata male. Io mi sento così insensibile e allo stesso tempo ipersensibile a tutto non so se ha senso e non so neanche se quello che sto scrivendo lo provo veramente, ho sempre paura di non star male ma di voler solo star male e forse esagero apposta i miei problemi per stare al centro dell’attenzione, anche se effettivamente non ne parlo se non con pochissime persone tra cui il mio ragazzo che è davvero l’unica persona che mi aiuta e che mi fa stare bene. Scusate lo sfogo ma veramente non so che pensare non avrei mai pensato che la prima persona di cui mi innamoro e che ricambia potesse essere una persona borderline antisociale due delle malattie più stigmatizzate che esistano. Vorrei solo che tutto andasse bene che tutto fosse normale un amore sano ma forse io un amore sano non lo avrò mai perché non me lo merito e forse il problema di tutto sono io e lui vive tranquillo tutta questa storia. Vorrei solo che tutto finisse ho anche avuto pensieri suicidi ma una parte di me è così legata a lui e alla paura di perderlo che finché sto con lui non voglio minimamente smettere di vivere. Però quando tutto finirà? Io ho così paura del dopo, di ritrovarmi di nuovo sola. Forse quello che ho scritto non ha senso anche perché io non sono mai sicura che i miei pensieri io li pensi davvero. Volevo dire che sto cercando sostegno psicologico ma purtroppo i terapisti a cui mi sono rivolta non avevano posto. Scrivo qui infatti come sfogo prima di andare da uno psicologo che possa aiutarmi, ma non so se riesco a reggere l’attesa. Credo che una delle cose che non mi spinga a implodere del tutto sia proprio cercare un aiuto psicologico. Veramente scusate il messaggio lungo e sconclusionato ma vorrei sapere come affrontare questa relazione, lo dovrei lasciare? O dovrei stare bene finché posso ma rischiare di stare malissimo dopo? Entrambe le idee mi spaventano e vorrei dileguarmi dal prendere questa decisione. Tutti i borderline prima o poi svalutano l’altra persona? Premetto che poi lui non prende farmaci e so che deve iniziare di nuovo la terapia che al momento non segue non so da quanto tempo. Lui mi vede come un sostegno in un periodo di depressione e forse la cosa è reciproca vorrei soltanto che tutto durasse per sempre ma so che non può essere così.

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Miglior risposta 30 AGO 2022

Cara Tina, da quello che scrive sembra che non riesca a ricevere ascolto né qui, dato che ha scritto altre volte e nessuno le ha risposto, né in presenza nella zona in cui abita, dato che gli psicoterapeuti a cui si è rivolta non avevano posto. È ammirevole comunque la sua determinazione a non mollare e continuare a cercare e la invito anche io a continuare, anche on line se lo ritiene opportuno, su questa piattaforma ci sono molti psicologi che ricevono on line.
Descrive una sintomatologia molto ampia che sicuramente ha bisogno di essere compresa al fine di dare un senso a tutto ciò che sta vivendo.
Per quanto riguarda la sua richiesta più specifica le posso solo dire che le diagnosi non possono essere solo delle "etichette stigmatizzanti", sono utili e necessarie ai fini di dare una cura appropriata, ma nel vissuto reale ciò che conta è come lei sta in questa relazione nel presente, sembra che lei stia vivendo un'ansia anticipatoria della "fase di svalutazione", che potrete non esserci mai, oppure che potrete sicuramente imparare a gestire insieme.
Non per forza ci deve essere una diagnosi di disturbo borderline di personalità affinché una relazionepossa andare bene o male, tutte le relazioni possono subire degli alti e bassi, possono terminare, avere delle pause, ecc. Quello che può fare per sé é prendersi cura della sua paura dell'abbandono, perché una volta compresa può scegliere se stare in coppia o da sola senza avere ripercussioni emotive totalizzanti che mettano in dubbio il suo intero valore.
Intanto le faccio i miei migliori auguri
Dottoressa Aniela Corsini

Dott.ssa Aniela Corsini Psicologo a San Benedetto del Tronto

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30 AGO 2022

Purtroppo la risposta è che in queste condizioni non è pronta ad un rapporto di coppia. Rischia di vivere male tutte le fasi, quando va tutto bene va in ansia per mille motivi diversi per la paura che vada male, se dovesse andare male non sembra avere gli strumenti per gestire la situazione. In più cosa fa, partendo dalle sue fragilità inizia una relazione con una persona che dichiara di avere un disturbo di personalità borderline e antisociale. Non so se sia una autodiagnosi o se sia stato da qualcuno ma presentarsi così può già essere un avvertimento per sviluppi futuri. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia in modo da non essere troppo dipendente dalla relazione di coppia e trovare un suo equilibrio che la faccia stare in piedi da sola. Solo a quel punto si può pensare di poter gestire un rapporto di coppia in modo equilibrato.

Dott. Matteo Mossini Psicologo a Parma

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30 AGO 2022

Buongiorno Tina,
Da quanto scrivi emerge un bisogno di affetto da soddisfare e un’ansia che possa essere lasciata dal tuo ragazzo.
Tutti abbiamo bisogno di affetto e tutti vorremmo che le persone a cui ci sentiamo legati non ci lasciassero mai. Il punto è come queste due esigenze sono vissute.
Se portano a vivere in modo disfunzionale il presente è probabile che alla base ci siano lacune e fragilità che andrebbero sanate per vivere con serenità e libertà le relazioni presenti.
Ti invito a investire su di te, attraverso un percorso di psicoterapia che possa andare alla radice del disagio attuale e risolverlo. Ti consiglio la terapia EMDR.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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30 AGO 2022

Buongiorno Tina,
la tua richiesta di aiuto è tanto carica di sofferenza e mi dispiace per quello che tu ti trovi a vivere e sentire.
Sono dell'idea che ci sono tanti tuoi pensieri e convinzioni negative su di te ormai consolidate che è necessario destrutturare.
Dare una risposta qui alle tue domande sulla tua relazione sarebbe poco professionale, anche perché non esistono delle situazioni uguali a cui dare risposte univoche. Di sicuro ti serve un dialogo. Qualcuno di che sbrogli le tue matasse e ti faccia capire che hai tanto potenziale.
Resto a disposizione qualora tu voglia crearti uno spazio personale di comunicazione e ripresa.

Dott.ssa Maria Giovanna Ginni

Dott.ssa Maria Giovanna Ginni Psicologo a Roma

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30 AGO 2022

Carissima Tina,
nonostante la tua lunga lettera dalla quale è evidente il disagio che stai vivendo, purtroppo non ci sono elementi sufficienti per riuscire ad aiutarti come tu vorresti.
Credo che tu abbia realmente bisogno di un supporto psicologico. Dovresti trovare uno psicoterapeuta con il quale instaurare una buona alleanza terapeutica, che abbia la capacità di farti guardare dentro e capire quello di cui hai più bisogno. Personalmente ti farei lavorare sulla tua autostima, ma prima dovei analizzare molto bene il tuo vissuto, le tue relazioni ecc.
Credimi, un percorso psicoterapeutico non potrebbe farti che bene.
Ti auguro una vita felice
dott. Rodolfo Vittori

Dott. Rodolfo Vittori Psicologo a Romans d'Isonzo

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30 AGO 2022

Salve Tina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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30 AGO 2022

Buongiorno Tina,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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