Relazione con un borderline e paura di essere ferita
Buongiorno, non è la prima volta che mi rivolgo a questo sito ma non avendo ottenuto risposte provo a richiedere il vostro aiuto. Ho 18 anni e sto passando un periodo molto strano della mia vita da un mese sto con un ragazzo che già dal nostro primo appuntamento mi ha confessato di essere borderline, da lì il mio altalenarsi emotivo ha preso il sopravvento. Mi sento combattuta tra due eccessi quello di lasciare per non essere ferita e starci comunque male perché sono innamorata e quello di continuare la relazione aspettando che il periodo di idealizzazione finisca e che lui mi lasci o peggio ancora. Io sono una persona molto sensibile alle prese con la sua prima relazione seria, ho una paura dell’abbandono che mi porto dietro da tanti anni in qualsiasi rapporto umano io stringa e il fatto che tendenzialmente stare con una persona borderline mi mette più a rischio “abbandono” mi sta facendo impazzire. Lui con me si confida mi racconta tutti i casini che ha in testa e io lo capisco così bene, mi rispecchio in tante cose che dice, gli ho confessato cose che sapevo che potevo dire solo a lui perché gli altri che non ci sono passati non capiscono. Gli ho confessato di avere crisi di depersonalizzazione e derealizzazione e che se da prima avevo episodi più forti ma sporadici ora mi sento quasi di vivere in una costante depersonalizzazione, meno acuta ma che si protrae nel tempo, sento un senso di vuoto ovunque vado mi sento sempre estranea da tutto perfino anche da me sento come se i miei pensieri fossero focalizzati solo nella parte posteriore del corpo e non arrivassero davanti. Non so chi sono e mi sembra quasi di essermi sforzata per troppo tempo ad essere una persona diversa per compiacere gli altri che ora io non abbia un’identità, non ho interessi passioni tutto mi annoia e tutto è così monotono, a volte bevo oppure faccio uso di droghe leggere per fuggire un po’ da questo stato di intorpidimento mentale ma questo a volte non fa che aumentare la mia ansia, ma anche se temporaneamente mi sento bene appena passa l’effetto inizio a sentire il dolore nel petto non saprei come spiegarlo è come un vuoto costante che pesa, pesa così tanto. Come se nella mia breve esistenza io avessi perso un pezzo che tutti gli altri hanno. Diciamo che lui mi fa sentire bene, mi fa sentire meno vuota, è la prima persona che io abbia mai amato e pensare che lui prima o poi mi lasci mi fa impazzire, la notte non dormo bene perché mi sveglio con quest’ansia costante e ho episodi forti di derealizzazione dove mi sembra di vivire in una simulazione che tutto sia un sogno e che nulla di quello che mi accade sia reale. Di giorno dormo il più possibile per evitare di pensare ma arrivo ad un momento in cui prendo consapevolezza di non aver più sonno e li inizia a salirmi il panico perché non so come gestire i miei problemi se non dormendo. Quando sto con lui io sto davvero bene anche quando mi parla dei suoi disturbi, (perché soffre anche di disturbo antisociale)io li per li non sono preoccupata mi godo il momento, mi godo i suoi ti amo le sue attenzioni il suo farmi sentire bella in in un periodo in cui ho perso tanto peso per problemi con il cibo. Poi arrivo a casa e succede il devasto ho crisi d’ansia ad ogni messaggio non risposto cerco di analizzare qualsiasi suo comportamento penso in modo ossessivo quasi nevrotico al fatto che lui mi stia manipolando e mi sento la testa scoppiare come se i pensieri dovessero uscirmi dalle orecchie da un momento all’altro. Lui mi ha fatto conoscere la famiglia dice che non si era mai trovato così bene con qualcuno e che non mi ha idealizzata perché da me non si aspetta niente che quello che sono, ma io non so se credergli perché lo amo così tanto ma ho anche così tanta paura. A volte di notte penso per fino che forse non lo amo e che forse dovrei lasciar stare, ma non sono sicura che sia un pensiero mio non lo so non so mai in cosa credere. In questo momento sto davvero male, ma so già che appena mi passerà questo momento di crisi tornerò a non aver problemi e quasi a sentirmi stupida per ciò che penso in questo momento e a vergognarmi di essere stata male. Io mi sento così insensibile e allo stesso tempo ipersensibile a tutto non so se ha senso e non so neanche se quello che sto scrivendo lo provo veramente, ho sempre paura di non star male ma di voler solo star male e forse esagero apposta i miei problemi per stare al centro dell’attenzione, anche se effettivamente non ne parlo se non con pochissime persone tra cui il mio ragazzo che è davvero l’unica persona che mi aiuta e che mi fa stare bene. Scusate lo sfogo ma veramente non so che pensare non avrei mai pensato che la prima persona di cui mi innamoro e che ricambia potesse essere una persona borderline antisociale due delle malattie più stigmatizzate che esistano. Vorrei solo che tutto andasse bene che tutto fosse normale un amore sano ma forse io un amore sano non lo avrò mai perché non me lo merito e forse il problema di tutto sono io e lui vive tranquillo tutta questa storia. Vorrei solo che tutto finisse ho anche avuto pensieri suicidi ma una parte di me è così legata a lui e alla paura di perderlo che finché sto con lui non voglio minimamente smettere di vivere. Però quando tutto finirà? Io ho così paura del dopo, di ritrovarmi di nuovo sola. Forse quello che ho scritto non ha senso anche perché io non sono mai sicura che i miei pensieri io li pensi davvero. Volevo dire che sto cercando sostegno psicologico ma purtroppo i terapisti a cui mi sono rivolta non avevano posto. Scrivo qui infatti come sfogo prima di andare da uno psicologo che possa aiutarmi, ma non so se riesco a reggere l’attesa. Credo che una delle cose che non mi spinga a implodere del tutto sia proprio cercare un aiuto psicologico. Veramente scusate il messaggio lungo e sconclusionato ma vorrei sapere come affrontare questa relazione, lo dovrei lasciare? O dovrei stare bene finché posso ma rischiare di stare malissimo dopo? Entrambe le idee mi spaventano e vorrei dileguarmi dal prendere questa decisione. Tutti i borderline prima o poi svalutano l’altra persona? Premetto che poi lui non prende farmaci e so che deve iniziare di nuovo la terapia che al momento non segue non so da quanto tempo. Lui mi vede come un sostegno in un periodo di depressione e forse la cosa è reciproca vorrei soltanto che tutto durasse per sempre ma so che non può essere così.