Disturbo di personalità istrionico
Buongiorno. Sono Daniela ed ho 33 anni, da 16 anni ho una relazione con un uomo, col quale convivo da 7.. Le cose, tra alti e bassi sono sempre andate bene, fino a quando io non ho cominciato ad insistere per fare un passo in più, e cioè un figlio. Circa 9 anni fa ci lasciammo per un periodo breve, perché lui aveva perso la testa per una persona, ma poi tornammo insieme perché lui capi l’errore fatto. Circa un’anno fa lui entra in terapia per curare gli attacchi di panico sempre più frequenti e invalidanti. Da li comincia l’incubo per me, perché lui sostiene di dover “imparare” a gestire se steso da solo e probabilmente gli servirà un periodo fuori casa... mi spiega che queste sue insicurezze sono dovute a dei genitori molto apprensivi, ecc... passano i mesi( 7 per l’esatezza)si avvicinano le ferie estive, e non sappiamo ancora se passarle insieme o approfittare di queste 3 settimane per non sentirci e vederci e far sì che lui capisca se è pronto o meno per uno step seguente, e per capire se Il nostro rapporto è autentico oppure dettato dalla abitudine. Queste sono parole sue.....
Fin quando io, per caso, non scopro nel suo marsupio, un’appunto di obbiettivo della settimana, datogli dalla psicologa, per capire come gestire( se prendere una pausa) da me o da un’altra donna con la quale ha una relazione da circa 5 mesi..... il mondo mi è caduto addosso. E li è venuta fuori tutt’a la verità ... lui soffre di disturbo della personalità isrionica. Ci sono stati pianti di disperazione da parte sua dicendomi che voleva proteggermi da tutto questo è per ciò non mi aveva detto nulla, perché sono la persona più importante, sono una grande donna per lui ecc... ma che comunque lui doveva riflettere sul perché lo ha fatto e se è colpa della patologia.
Riflettendo a mente lucida, e informandomi da una psicologa, effettivamente lui rientra in questa patologia. È sempre stato molto maniaco della cura del corpo, sempre molto al centro dell’attenzione, ed alterna momenti di felicità a momenti in cui è cupo e triste. In tanti anni ho visto anche sue reazioni di ira , per motivi futili, suoi attacchi nei miei confronti perché fisicamente non sono perfetta., creandomi a tratti non poche frustrazioni. Dal canto mio io mi ritengo su alcune cose una persona forte, mi sono sempre occupata io della gestione della casa, in tutto e per tutto, e molte volte gestivo anche le sue cose... ora mi ritrovo ad essere “cresciuta” con una persona che non riesco ad inquadrare, che per la seconda volta mi ha deluso, tradito, ma comunque sento di amarlo e di non riuscire a fare a meno di lui....
Quello che spesso mi chiedo, e che futuro potrò avere io con una persona così? E la parte razionale mi dice di lasciare perdere ma il cuore mi dice di combattere...
La mia domanda è, ma una persona con un disturbo così, che sta cercando di curarsi con la terapia, riuscirà mai a cambiare? Riuscirà mai a concentrarsi solo su me e non cercare attenzioni altrove? Riuscirei a potare avanti un progetto di vita insieme costruttivo?
Grazie