L'adolescenza e i rapporti genitori/figli

L'adolescenza rappresenta una fase molto delicata dello sviluppo della persona: i cambiamenti non sono solo quelli fisici ed emotivi più evidenti, ma sono anche quelli che riguardano le relazioni che i ragazzi hanno, in particolare i rapporti con i genitori. In questo periodo infatti anche il legame con i genitori viene ridefinito e possono emergere conflitti tra genitori e figli e difficoltà di comunicazione.

Quali problemi con i genitori possono sorgere in adolescenza?

Infatti all'interno di questa relazione si verifica una nuova separazione, simile a quella che avviene durante l'infanzia, tanto che molti autori (come Stanley Hall già ad inizio '900, e tra gli autori più recenti Pellizzari nel 2010) definiscono l'adolescenza come una "seconda nascita", cioè una nascita sociale del ragazzo che si avvia ad uscire dalla famiglia per entrare nella società.

Diventa per lui sempre più importante il gruppo dei coetanei e le amicizie cominciano ad assumere un posto prioritario rispetto ad esempio al contesto familiare; ciò minaccia spesso gli equilibri all'interno del nucleo familiare e i genitori possono sentirsi messi da parte dal proprio figlio. Se i genitori si sentono più sicuri e sereni potranno riuscire meglio nel difficile compito di supportare il figlio adolescente in modo che possa rivolgersi ai nuovi legami senza sentirsi in colpa verso i genitori; negoziare i tempi e gli spazi da dedicare allo studio, agli amici e alla famiglia diventa una sfida particolarmente delicata.

L'adolescente può sentirsi meno capito e meno supportato dai genitori e reagire con comportamenti opposti: o una sorta di ritorno (regressione) alla ricerca di un rapporto tra genitori e figlio molto stretto e compiacente per non rischiare di perdere l'appoggio dei genitori, oppure l'atteggiamento contrario, di rifiuto e di rottura con le figure genitoriali. La negoziazione delle regole e dei limiti e la comunicazione all'interno della famiglia sono ambiti di cui occorre occuparsi con attenzione.

La costruzione dell' identità è uno dei compiti principali dell'adolescenze e la risposta alla domanda "chi sono io?" parte il più delle volte dal modello offerto dai genitori, in particolare dal genitore dello stesso sesso (grazie a un processo definito "identificazione"); spesso capita che l'identità si costruisca per opposizione all'universo adulto, rispetto al quale l'adolescente sembra mettersi contro.

Anche qui è evidente come un problema nel rapporto con i genitori può avere delle conseguenze negative sulla formazione dell'identità del ragazzo e sulla formazione di un'immagine di sé positiva. A questo proposito, spesso lo sviluppo fisico della pubertà rappresenta il primo segnale visibile di una trasformazione che sta avvenendo anche nel mondo interno del ragazzo; frequentemente le preoccupazioni dei genitori si concentrano sugli aspetti sessuali, in particolare sui modi e i tempi con cui il figlio o la figlia sperimentano la sessualità.

Non è raro che purtroppo i ragazzi arrivino a questo momento della loro vita con poche informazioni utili e pochi adulti con cui poter parlare di questi argomenti, anche perché spesso i genitori si trovano in difficoltà ad affrontare il tema con i figli: è importante invece che i ragazzi possano confrontarsi con quegli adulti che rappresentano anche un riferimento affettivo importante per loro, in modo tale che non percepiscano che alcuni discorsi siano un tabù e in quanto tale non accettato e non accettabile all'interno della famiglia.

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