Cosa fare con un adolescente ribelle? 4 consigli per affrontare questa fase

Cosa possiamo fare per affrontare la ribellione dell'adolescenza? Perché gli adolescenti finiscono per essere ribelli? Scoprite i consigli su come affrontare questa fase.

5 MAR 2024 · Tempo di lettura: min.
Cosa fare con un adolescente ribelle? 4 consigli per affrontare questa fase

L'adolescenza è una fase dello sviluppo spesso associata alla ribellione e all'opposizione all'autorità. La ribellione di questa fase è una risposta degli adolescenti a una società che non ha permesso loro di costruire il proprio futuro in modo pacifico. Oggi molti adolescenti sono spaventati dall'incertezza del domani e si confrontano costantemente con un mondo che chiede loro di abbandonare la spensieratezza infantile e di assumersi responsabilità da adulti.

Perché gli adolescenti sono ribelli?

La generazione contemporanea, a differenza di quelle che l'hanno preceduta, non esprime più il proprio disagio entrando in conflitto con l'autorità; la trasgressione e la ribellione sono scomparse e l'aggressività che un tempo traboccava è ora rivolta a se stessa. Il disagio si trasferisce all'adolescente stesso, al suo corpo, attraverso l'autolesionismo, i disturbi d'ansia, i disturbi alimentari, il ritiro sociale (in quello che dovrebbe invece essere un momento di nascita e di crescita sociale) e, in casi estremi, persino i tentativi di suicidio.

Il corpo è diventato lo strumento su cui si riversa il dolore, su cui si scarica un disagio che ha radici molto più profonde. I figli a volte hanno difficoltà a condividere questo dolore, perché non vogliono caricare di responsabilità i genitori, percepiti come fragili. Per non preoccupare gli adulti, i bambini nascondono il loro disagio, lo reprimono, lo nascondono. Le generazioni di oggi si stanno gradualmente adattando a una fragilità adulta che non tollera la sofferenza e la frustrazione e cerca di reprimere il dolore.

Ecco perché, in un periodo di transizione così delicato, l'ambiente familiare può rappresentare una risorsa preziosa. È quindi necessario educare al dolore, far capire che le difficoltà fanno parte dell'esistenza e che vanno accettate, condivise e mai eliminate.

Durante l'adolescenza è fondamentale anche il processo di confronto con i coetanei; i ragazzi iniziano a creare la propria identità non solo attraverso i genitori, ma anche sperimentando le relazioni. Gli amici diventano uno specchio in cui rivedere e condividere le proprie paure e perplessità. Gli adolescenti sono quindi molto attenti al ritorno dell'altro e danno un valore straordinario alle relazioni. Questo processo di confronto non sempre ha risultati positivi. L'estremo valore attribuito alla popolarità e all'immagine crea aspettative che spesso non vengono prese in considerazione; è quindi prevedibile che, di fronte a queste aspettative, gli adolescenti si sentano costantemente messi alla prova.

C'è quindi un senso di incompletezza, esasperato dai social media, che danno un valore esagerato alla popolarità e all'immagine. Non ci si sente sufficienti perché gli standard di prestazione ed estetica imposti dalla società sono eccessivamente elevati e spesso irraggiungibili. Alcuni giovani hanno anche difficoltà a tollerare la sconsideratezza e la sminuizione degli altri.

Nei casi più gravi, il disagio diventa così insopportabile che alcuni bambini si ritirano dalla scuola e dalle esperienze sociali. Occorre quindi prestare particolare attenzione alla sovraesposizione dell'immagine, al rispetto della privacy e dei confini personali, poiché troppo spesso la vita reale e quella virtuale, la sfera pubblica e quella privata, sono talmente intrecciate da risultare indissolubili.

Questo notevole interesse per le relazioni ha cambiato anche la percezione della sessualità, che ha assunto un ruolo quasi marginale. A differenza delle generazioni precedenti, i giovani di oggi non sono cresciuti in una società sessuofobica, dove il sesso e la scoperta del corpo sono considerati tabù.

Non c'è più la curiosità che deriva dal divieto; il facile accesso al materiale pornografico ha spostato l'attenzione dalla conoscenza del corpo alla ricerca di approvazione e popolarità. Si guarda all'altro per avere conferma dei propri valori e della propria immagine, e c'è un interesse maggiore nel penetrare la mente che il corpo. L'evoluzione della società ha quindi modificato le esigenze e le difficoltà dei giovani di oggi. Sarà quindi necessario liberarsi degli stereotipi sugli adolescenti e accogliere le loro fragilità e preoccupazioni con grande sensibilità. Attraverso uno sguardo interessato, saremo in grado di comprendere gli adolescenti e di dare un significato più profondo al loro disagio.

adolescente ribelle

Segni di un adolescente ribelle

Alcuni dei segnali che possono indicare che un adolescente è in fase di ribellione sono proprio i seguenti atteggiamenti:

  1. Comportamento autodistruttivo e atteggiamento aggressivo nei confronti dell'autorità.
  2. Scarso rendimento scolastico
  3. Sperimentazione di alcol e droghe
  4. Infrangere regole e confini
  5. Comportamenti a rischio, sia dal punto di vista legale che sessuale.

Come comportarsi con un adolescente ribelle?

Avere a che fare con un adolescente ribelle può essere molto faticoso per i genitori, ma ci sono molti modi per migliorare il rapporto con i figli. Di seguito sono riportati alcuni consigli che vi consigliamo di seguire:

  • Sviluppare una serie di regole chiare: Gli adolescenti devono comprendere le regole di base della casa e imparare a rispettare i limiti delle persone che li circondano. È importante che queste regole siano chiare ed espresse verbalmente, in modo che non ci siano dubbi su ciò che ci si aspetta da loro.
  • Concentrarsi sulla comunicazione onesta e sull'ascolto: quando gli adolescenti non si sentono ascoltati dai genitori, possono comportarsi in modo ribelle. Al contrario, se si sentono sostenuti dal loro ambiente, è probabile che si aprano. Pertanto, cercate di agire in modo empatico e di discutere i conflitti in modo assertivo.
  • Scegliere quando affrontare i problemi: I genitori devono pensare a quando è il momento giusto per affrontare un problema e a quando possono lasciarlo perdere. Di fronte a un adolescente ribelle è fondamentale avere pazienza e saper gestire le proprie emozioni.
  • Cercare un supporto professionale: se non si riesce a controllare la situazione con un figlio ribelle, è importante rivolgersi a uno psicologo professionista il prima possibile, perché questo può avere ripercussioni sia sull'adolescente che sui genitori.

Un adolescente ribelle può distruggere l'armonia familiare e rendere la casa un inferno sia per i genitori che per l'adolescente. Per questo motivo, dobbiamo affrontare la situazione in modo adeguato e stabilire limiti ragionevoli che possano essere rispettati. Sebbene l'adolescenza sia spesso caratterizzata da questo atteggiamento di ribellione, non dovremmo tollerare atteggiamenti che finiscono per causare altri problemi alla nostra o alla loro salute mentale.

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Scritto da

Dott. Massimo Masserini

Dott. Massimo Masserini Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico e Pedagogista, Psicologo Giuridico e CTP, Neuroricercatore. Svolge attività di libero professionista a Bergamo presso il centro clinico e ricerca MindFit Clinic. Offre sostegno per depression, ansia, panico, etc.

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