Adolescenti depressi: quali sono i sintomi?

Qualsiasi sintomo o problema di adattamento in adolescenza, deve essere contestualizzato all'interno di un quadro complesso non sottovalutando quelli che possono essere segnali di un profondo malessere.

20 NOV 2013 · Tempo di lettura: min.
La famiglia è fondamentale nel sostegno dell'adolescente. Foto: morguefile.com
L'adolescenza è un periodo delicato della vita; è caratterizzato da cambiamenti e difficoltà legate alla fase di transizione verso l'età adulta e alla ricerca della propria identità, ovvero di una risposta alla domanda "Chi sono?". Pertanto, qualsiasi sintomo o problema di adattamento deve essere contestualizzato all'interno di un quadro complesso, non sottovalutando quelli che possono essere segnali di un profondo malessere.

Sintomi come la mancanza di gioia e gli interessi, la confusione, l'isolamento, il sentirsi incompresi e il non trovare in sé la forza per superare le difficoltà, potrebbero ricondursi a un disturbo dell'umore: la depressione non è solo "per adulti".

L'adolescente depresso può apparire triste, avere reazioni eccessive nei confronti degli altri e il rendimento scolastico può venir compromesso. Può provare la sensazione di aver deluso tutti - compreso se stesso - avere bassa autostima, senso di inferiorità, senso di colpa ed elevato senso di impotenza e disperazione. Può sentirsi confuso e avere difficoltà a prendere decisioni. Può presentare problemi nel sonno e nell'alimentazione; avere idee di morte e suicidio.

Inoltre, la depressione nell'adolescenza può manifestarsi con sintomi non tipici o mascherati: abuso di alcool o droghe, problemi di concentrazione, iperattività, comportamenti spericolati, sfida delle regole e dell'autorità, atteggiamenti antisociali.

Familiari e amici possono essere presi da sconforto, preoccupazione e impotenza nel vedere un giovane a cui vogliono bene in uno stato di profonda sofferenza. Sarebbe auspicabile la collaborazione della famiglia per affrontare il problema; soprattutto nei casi in cui l'adolescente è poco o per nulla motivato ad attivarsi diventa fondamentale lavorare sulle risorse familiari.

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Scritto da

Dott.ssa Annalisa De Filippo

Psicologa Psicoterapeuta specializzata nel trattamento delle problematiche relazionali e nell'attivazione delle risorse delle persone. Con l'idea di rispondere ai diversi bisogni delle persone, nel 2009 fonda "Centro Pianeta Psicologia": un'equipe multidisciplinare che offre interventi integrati e individualizzati in campo psicologico con l'obiettivo di promuovere il benessere.

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Commenti 1
  • Elisabetta

    Buongiorno, mi chiamo Elisabetta Granito e sono la mamma di una ragazza di 17 anni. Alcuni sintomi di mia figlia: tristezza, no stimoli, mancanza di concentrazione, dormire troppo e mangiare. Ma la cosa che mi ha spaventato di più è quello che mi ha detto: che vuole dormire perché per lei non ha senso vivere.

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