Il trauma sessuale nelle tele di Gottfried Helnwein

Nelle tele di Gottfried Helnwein pare esserci l'essenza cardine dello sviluppo del trauma: l'ambiguità.

12 MAG 2021 · Tempo di lettura: min.
Il trauma sessuale nelle tele di Gottfried Helnwein

Se voleste comprendere cosa sia il concetto di trauma basterebbe guardare una delle tantissime tele iperrealiste dell'artista austriaco Gottfried Helnwein. Sebbene i temi che tratta sono molto più vasti, legati alla ad esempio alla politica e al capitalismo, ciò che li accumuna è l'oppressione che si rivolge verso i più deboli.

In tal senso, il suo intento, in molti dei quadri, sembra quello di servirsi di immagini violente ma anche ambigue - come la tela che ho avuto modo di vedere a Vienna, in cui il corpo di una bambina è circondato da uomini "mostruosi" - così da scatenare un conflitto nello spettatore, un malessere, una sensazione in cui possa apparire la violenza - fisica o psicologica - esercita sui bambini, sulla purezza che questi portano con sé.

L'infanzia è il centro portante della sua opera: bambine mutilate, bendate in viso, munite di armi da fuoco, sanguinanti, sofferenti, a cui si contrappongono le figure e i visi imperturbabili di uomini incravattati, sfigurati da ustioni, ufficiali delle ss in divisa, personaggi dai fumetti dal ghigno perturbante.

In questa tela ad esempio appare esserci l'essenza cardine dello sviluppo del trauma: l'ambiguità. Se infatti il viso della bambina non fa apparire nulla di sconcertante, nulla di pericoloso, è negli sguardi impassibili degli uomini attorno a lei che possiamo notare che li vi è stato un trauma, qualcosa di ambiguo, qualcosa che non ha a che fare con la cura del bambino, ma con l'occupazione impropria dell'altro.

Ferenczi, uno psicoanalista ungherese, a tal proposito parla della cosiddetta "confusione delle lingue" che accompagna ogni evento traumatico vissuto come tale da un bambino. Essa è presente tutte le volte che un adulto e un bambino comunicano tra loro seppure con "lingue" diverse: il bambino tramite il linguaggio della tenerezza e l'adulto mediante il linguaggio della passione.

Ferenczi scrive:

In un primo momento, il fraintendimento tra tenerezza e passione produce un'intrusione nel tessuto somato-psichico del bambino: elementi inquinanti, non corrispondenti ai suoi bisogni, in cui ha l'impressione di essere andato al di là dello spazio e del tempo, fuori da sé, fuori dalla sua storia.

Tuttavia è solo in un secondo momento che l'aggressione sessuale si manifesta come qualcosa di sbagliato nella mente del bambino, quando cioè il bambino si riavvicina all'adulto cercando un riconoscimento di quanto avvenuto prima salvo però non ottenerlo, salvo però vedere che l'adulto si comporta come se non sapesse nulla, come se non fosse accaduto nulla: proprio come succede in questa scena, proprio come gli occhi di questi uomini sembrano dire.

Quello che invece mi pare possa rappresentare l'altro quadro, sempre di Helnwein, sono gli sviluppi di questo fraintendimento, di questa confusione delle lingue. Il trauma adesso, in questo topolino dalla espressione enigmatica, emerge chiaro. Sembra essere la conseguenza di un particolare tipo di difese patologiche e di sintomi che il bambino adotta. Helnwein sembra quasi dire che nulla potrà essere uguale a prima, che niente potrà ridare fiducia nel bambino; e tutto il suo immaginario, compresi i simboli dell'infanzia - vedi topolino - non potranno non essere scrutati che con diffidenza, perplessità, un senso di persecutorietà che da li in avanti dominerà tutte le sue relazioni future.

Il trauma sessuale nelle tele di Gottfried Helnwein

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Scritto da

Dott. Aldo Monaco

Bibliografia

  • Bergogno F, Ferenczi Oggi, Bollati Boringhieri, Torino, 2004

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