Violenza domestica: quando la vittima è un uomo

Quando si parla di violenza si può inciampare nel sillogismo che ad essere vittima sia sempre una donna e ad essere carnefice sia sempre un uomo. Ciò è decisamente falso.

1 APR 2020 · Tempo di lettura: min.
Violenza domestica: quando la vittima è un uomo

Nel mio precedente articolo, "Violenza domestica: quando casa non è un rifugio ma una trappola", ho affrontato il tema dei maltrattamenti a carico di donne e minori. Attraverso i commenti e i feedback di chi ha letto con attenzione ciò che ho scritto, e che per questo ringrazio, ho deciso di allargare la mia riflessione a favore di un argomento poco diffuso ma che merita altrettanta rilevanza: la violenza contro gli uomini.

Quando si parla di violenza si può inciampare nel falso sillogismo che ad essere vittima sia sempre una donna e ad essere carnefice sia sempre un uomo. E ciò sappiamo non essere affatto vero.

Cinque milioni di uomini, ogni anno, sono vittime delle violenze femminili; è raro che le donne arrivino ad uccidere, ma sono capaci di ricattare, umiliare e distruggere economicamente i propri compagni.

Cinque milioni non sono certamente pochi, semplicemente se ne parla meno per vergogna, per paura di non essere creduti o perché si riescono a nascondere meglio le conseguenze. Tuttavia un uomo che subisce violenza prova le stesse sensazioni di una donna: paura, disagio, umiliazione, dolore e senso di colpa.

Gli uomini difficilmente denunciano

Considerati culturalmente il "sesso forte", dovrebbero infatti gestire il senso di vergogna che proverebbero nell'ammettere pubblicamente di essere succubi delle proprie compagne al punto tale da ritenersi vittime della loro violenza. E se anche non fosse un problema di stigma sociale, molto spesso violenze fisiche o psicologiche non sono riconosciute come tali, specie se vengono stabilite come modalità relazionale all'interno della coppia e della famiglia. Le donne, inoltre, biologicamente hanno una forza fisica inferiore a quella dei maschi. Per questo motivo è considerato altamente improbabile che le donne siano in grado di commettere violenza fisica su un uomo. Ma anche questo non è vero: le donne graffiano, mordono, strappano i capelli, lanciano oggetti. Molte di loro mettono in atto comportamenti violenti contro i propri partner senza aver paura di ripercussioni, perché perfettamente consapevoli del fatto che, anche se l'uomo provasse a denunciare l'accaduto, la sua testimonianza potrebbe venire considerata bizzarra o, comunque, non del tutto attendibile.

È molto più facile accorgersi della violenza fisica perché lascia segni evidenti, ma spesso le donne e gli uomini sono vittime di un tipo di violenza più subdola, che non si percepisce in quanto sottesa a semplici gesti quotidiani e proprio per questo più difficile da individuare.

La violenza psicologica vede le donne denigrare l'uomo nelle sue capacità familiari, sessuali, economiche e, quando ci sono dei figli, quello che avviene spesso, in seguito ad una dolorosa separazione o divorzio che sia, è l'alienazione parentale: gli uomini si vedono privati dei loro bambini per mesi o addirittura anni.

Molti di questi padri di famiglia sono costretti a cercare un nuovo appartamento, arredarlo e continuare a lavorare per pagare il mutuo della casa dove l'ex moglie vive con i figli, garantendole anche l'assegno di mantenimento. Alcuni di loro, non potendosi permettere economicamente il sostegno di tali spese, sono costretti a dormire in macchina, lavandosi a una fontana pubblica, altri pranzano alla mensa della Caritas o, peggio ancora, giocano d'azzardo pensando di fare quella vincita che cambierà loro la vita, aggiungendo alle già precarie condizioni economiche il rischio, piuttosto elevato, di sviluppare anche una dipendenza patologica.

Quale aiuto per questi uomini?

Molto spesso gli uomini vittime di violenza sono logorati dalla situazione tossica nella quale si ritrovano e fortemente minati nella loro autostima. Spesso non lasciano le proprie compagne per paura di perdere anche i figli o impauriti dalle conseguenze economiche che, come abbiamo visto nel caso delle separazioni, possono avere un impatto devastante. Sono quindi convinti che qualsiasi rapporto di coppia non sarà diverso da quello che stanno vivendo, arrivando a pensare di non meritare nulla di meglio di ciò che hanno. Questi uomini necessitano di essere ascoltati e sostenuti a livello psicologico, affinchè prendano consapevolezza che è fondamentale per il proprio benessere psicofisico uscire, quanto prima, da quella situazione così pericolosa, ricordando loro che non sono soli e che non hanno nulla di cui vergognarsi.

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Scritto da

Dott.ssa Cristina Modica

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Commenti 20
  • Flavio

    Buongiorno Dott.ssa, tutto tristemente vero. Nel mio caso, la violenza e anche sociale. La mia compagna, urla in maniera esagerata, batte i piedi a terra per qualsiasi contrasto (spesso economico o affettivo) e non si calma. Consapevole che chiunque la senta nel mio condominio potrà solo pensare che il colpevole di tanto strazio sia solo e soltanto il compagno. Io sono un uomo mite nella vita, lavoro per famiglia e figli e mi concedo pochi svaghi, magari potrò non avere un carattere solare, ma mi ritengo un uomo buono e un buon padre di famiglia. Questo comportamento di mia moglie mi porta enorme disagio e mi umilia molto e mette nella condizione di subire ed essere senza difesa davanti a lei. L'enorme campagna mediatica sul femminicio non aiuta, alimentando la consapevolezza da parte della donna, che nei rapporti matrimoniali c'è un soggetto tutelato e un soggetto sempre perdente davanti la legge. Tutto questo è molto triste. e mi chiedo noi poveri uomini che abbiamo solo una colpa, quella di non andare più d'accordo con le nostre mogli/compagne perché dobbiamo essere vessato, schiacciato e umiliati così? Perché? Grazie per avermi permesso di scrivere questo pensiero. (firmerò questo commento anche se mi vergogno molto)

  • Franco

    Sono un uomo maltrattato dalla propria moglie pazza che continua a farlo abusando e manipolando la giustizia. Moglie che maltrattava e maltratta la mia piccola bimba di 4 anni. Moglie che ha inventato accuse impensabili, un treno in corsa che non puó fermarsi e che deraglierà!!! Sono alle prese con la difesa (nei tribunali) della piccola e la mia. Mi sento impotente e stremato ma non mollo. Mia figlia è con la sua aguzzina in casa famiglia perchè al dire del servizio, la madre deve imparare a fare la mamma!!! Ma i tempi della bambina, una spugna in crescita, sono i tempi della mamma? Anche se la mia storia è inverosimile, bruttissima (penso sempre alla mia bimba e ai traumi che ha subito e continua a subire senza sapere il perchè), la mia bimba è io ne usciremo e tornerà la serenità e felicità. Ne usciremo, sono positivo, perchè sto dimostrando la mia innocenza con le prove!!! è mia moglie in comunità sta dimostrando quella che è (isterica, pazza, non impara mai, ha difficoltà in tutto, sembra una bambina che cresce un'altra bambina, non ha mai maturato nessuna capacità genitoriale!!! è non so se ha le capacità per maturare!!! ). Penso a tutti quelli che hanno subito e continuano a subire, non mollate. Se siete vittime cercate di difendervi con le prove (non sono mai abbastanza!!! perchè la legge difende la donna!!!) è denunciate come ho fatto io. E pensare che io a mia moglie volevo aiutarla!!!, le voglio ancora un sacco di bene (penso che non sa quello che fa e che dovrebbe essere aiutata) ma adesso devo pensare solo alla mia piccola bimba.

  • Daniele Parameli

    Più o meno mi riconosco quasi del tutto su quello che l'articolo descrive. Tutto vero Ancora resisto perché c'è una ragione di vita insieme a me e non voglio deluderla.mia figlia ancora piccola mi ha chiesto di non fare andare via la mamma. Ma è diventato impossibile...non è più vita .delle volte spero che cambi ma non lo farà mai,il suo io e troppo più forte del noi

  • Daniele

    Giusto, anche gli uomini vanno ascoltati: esistono sportelli d'ascolto o gruppi d'auto aiuto in tal senso? Sono di Torino ma ho cercato in tutto il nord Italia e non ho trovato nulla, solo gruppi per "uomini maltrattanti" ma dei maltrattato non sembra importare molto a nessuno...

  • Mariano

    Per gli uomini è a pagamento per le donne gratuito sta nascendo una forma di razzismo verso gli uomini a partire dal presupposto che l'uomo ha sempre torto. Ci sto passando sulla mia pelle e su i miei sentimenti e psicologia. E vengo comunque una condanna anche se innocente delle sue accuse nonostante ho fornito molte prove e testimoni. Sottolineando che sono stato privato di mia figlia ancora prima che nascesse. Un uomo si sente impotente e succube di questa funzione ingiusta.

  • Adriano Petrella

    Io sto vivendo una situazione molto simile. Sono in causa con la mia ex moglie da ormai 10 anni, ha fatto e continua a fare di tutto per eliminarmi come figura paterna. È stata condannata anche in sede penale, ma lo Stato non le fa nulla. Si chiama Carolina Biscardi, sta rovinando la vita del mio povero figlio oltre che la mia

  • Sebastiano De Donatis

    Slave dottorerà ci può essere un aiuto anche a distanza?

  • Sss

    Ho una storia che mi sta mangiando dentro da anni, è il mio secondo matrimonio e per non ovviare ad un secondo divorzio, ma anche perché amo questa persona con cui sto, non riesco a prendere una decisione drastica. Mi sono annullato in tutto e per tutto con lei, non gli sta bene nulla della mia vita precedente a partire dalla mia famiglia d'origine agli amici al mio lavoro alle passioni che avevo, purtroppo nel corso degli anni gli ho concesso qualsiasi cosa fino ad annullarsi, non ne parlo con nessuno per vergogna, ho pensato addirittura al suicidio, mi sono illuso di chiede aiuto alla sua Famiglia affinché la facessero ragionare, ma alla fine l hanno data pure ragione, una persona viziata che non fa altro che fare paragoni, umiliarmi davanti a tutti, mi colpisce nelle cose più care senza preoccuparsi del male che mi fa, non ho più forze mentali e fisiche e vado avanti con inerzia, la nostra storia mi ha reso ridicolo anche a lavoro, non mi è permesso di fare nulla se non stare ai suoi continui ricatti e minacce, eppure ho sempre cercato e fatto quello che alla fine lei voleva, mi sono indebitato fino al collo pur di non sentirmi un minorati economico e nulla è servito, spero che quest argomento sia trattato in modo uguale perché a volte preferirei morire pur di non soffrire più, prego dalla mattina alla sera che lei capisca l'amore che provo per lei e che cambi, ma mi sto solo illudendo, spero solo che la mia Madonninai faccia un miracolo e mi liberi da questo nodo che mi ha distrutto l esistenza. Grazie per lo sfogo

  • Paolo Paolucci

    Grazie per questo articolo utilissimo. La violenza di genere e' biunivoca. Anche se le statistiche sono decisamente sbilanciate nella direzione di violenza sulle Donne (cosa di cui dobbiamo vergognarci, si intende), vi sono statistiche sommerse sulla violenza verso l'Uomo. Che va supportato e protetto allo stesso modo e con pari dignita'.

  • Paolo Paolucci

    Grazie per questo ottimo articolo. La parita' dei due generi si raggiunge e si consolida guardando anche da questa parte.


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