Vorrei uscire da un periodo di stallo e staccarmi emotivamente dal mio ragazzo.

Buongiorno.
In questo periodo sto avendo uno stallo mentale e fisico significativo.
Lo scorso anno (in quarta liceo) sono passata da un liceo artistico ad uno scientifico poiché nella scuola precedente faticavo a concentrarmi sulle materie siccome non di mio interesse.
L'anno della quarta l'ho vissuto parecchio male: quantità di lavoro a casa nettamente superiore a quella dell'artistico, difficoltà a concentrarmi, difficoltà a dormire, difficoltà in famiglia (economiche e relazionali), autostima bassissima, ecc...
Ho provato a seguire un percorso con una psicologa di un istituto pubblico, senza risultati poiché non mi sono stati forniti strumenti per superare la situazione.
Durante il primo anno di liceo (artistico e periodo del covid) ho iniziato ad entrare in depressione (questa è la conclusione a cui sono arrivata io, dato che non mi è mai stata diagnosticata poiché agli occhi della psicologa "non avevo nessun problema") da cui poi sono derivati problemi sociali (non riuscivo neppure ad uscire di casa siccome avevo attacchi di panico e ansia dovuti alle persone) e incapacità di svolgere mansioni quotidiane (come adesempio l'igiene personale o anche solamente rifare il letto).
In terza superiore (sempre all'artistico) sono riuscita a stare meglio poiché in una classe di 10 persone, quindi ho superato poco a poco le mie preoccupazioni e mi sono trovata a mio agio con i compagni. Proprio per questo ho trovato il coraggio di cambiare scuola e di seguire ciò che mi piace anche se più complicato e impegnativo.
L'estate al termine della terza superiore ho trovato il mio primo fidanzato (con cui sto ancora insieme). La relazione andava a gonfie vele nonostante la mia ansia e stress dovuto all'esame di integrazione per accedere alla nuova scuola e a varie preoccupazioni (come il pensare di non essere abbastanza, di essere fastidiosa e impossibile da amare, di essere qualcuno di cui vergognarsi). Il mio ragazzo era presente e disponibile ogni volta che avevo bisogno.
Sono consapevole che questa relazione da un lato abbia giovato all'immagine che ho di me e al miglioramento di alcuni aspetti miei personali, ma da un lato mi ha provocato un attaccamento morboso al mio ragazzo. Ogni qualvolta lui deve tornare a casa, mi viene ansia, mi sento abbandonata e finisco con il piangere.
Dopo questa "premessa", il problema che più mi disturba ora è che ho ansia per la scuola, ho bisogno di studiare tutto il giorno, provo a chiudermi in casa, ma ogni volta sto male e non studio nulla, perciò vedo il mio ragazzo e mentre sono con lui sono in pensiero per la scuola poiché "il tempo che passo con lui è sprecato, dovrei passarlo a studiare". L'anno scorso la situazione era simile, ma non avevamo difficoltà nella relazione.
Ora facciamo fatica a capirci, siamo sempre nervosi e ci rispondiamo in malo modo (da non fraintendere, c'è molta comunicazione e si parla di ciò che ci disturba).
Un'altra cosa che penso sia fondamentale sapere è che ho sempre avuto rapporti tossici, ma non per causa mia. Questa volta il problema sono io e ne sono consapevole, ad esempio circa tre settimane fa continuavo a chiedere a lui di cambiare perché non sapevo come risolvere la situazione (abbiamo risolto questo aspetto). Ora è lui quello che mi chiede continuamente di cambiare e mi sento in difetto per qualsiasi cosa io faccia con lui.
Faccio fatica a spiegare la situazione, però è parecchio tempo che ogni volta che ci vediamo stiamo male.

Vorrei capire come uscire da questo circolo vizioso per riuscire a concentrarmi contemporaneamente sullo studio, sui miei interessi e sul coltivare questa relazione.
Vorrei anche qualche consiglio su come staccarmi emotivamente da lui.

Grazie in anticipo :)!