Distanza da casa e relazione

Buongiorno, sono Veronica una ragazza di 24, quasi 25 anni e da quando ho iniziato l'università ho un problema che ciclicamente ritorna. Mi spiego meglio, ho iniziato l'università a 20 anni, mi sono trasferita a vivere sola in città (tornando a casa ogni week end) e contemporaneamente ho iniziato una relazione a distanza con un ragazzo che viveva in una terza città distante sia da casa mia sia dalla mia università. Durante questa relazione, nonostante riuscissimo a vederci spesso, mi capitava di frequente di essere "giù di morale", di sentirmi in qualche modo in colpa verso i miei genitori per averli "abbandonati" nonostante loro erano (o sembravano quantomeno) felici della mia situazione. Nel frattempo l'università non andava molto bene, e nemmeno la mia relazione. Io soprattutto soffrivo molto la distanza e mi ritrovavo spesso a rimanere chiusa in casa a deprimermi, non mi andava di uscire a conoscere persone e divertirmi come tutte le altre ragazze, perché mi sentivo di fare un torto al mio ragazzo e perché sentivo nostalgia di casa. Solo oggi ho compreso che ero io a sbagliare e a percepire in modo sbagliato una relazione. Così un anno e mezzo più tardi sono tornata single e ho deciso di cambiare facoltà. A 22 quindi ho ripreso in mano la mia vita, ho iniziato a uscire con i miei amici in città, ho fatto nuove conoscenze, insomma: ho scoperto un mondo! Mondo che prima, forse a causa della mia non corretta gestione della relazione, non ero riuscita a godermi. Nel frattempo l'università stava andando molto meglio e così ho trascorso 2 anni single e spensierata anche se con una grande delusione d'amore nel mezzo: mi ero infatti innamorata di un ragazzo che non ricambiava. Durante questi due anni però non ho più sperimentato in modo così potente la mancanza dei miei genitori e della mia casa sia mentre frequentavo questo ragazzo, sia quando ero single. Poi circa un anno fa, ho conosciuto un altro ragazzo, nonostante avessi ancora il cuore spezzato, ho deciso di frequentarlo seriamente e così ci siamo fidanzati. Lui è molto bravo e intelligente, diciamo che è proprio il ragazzo che ognuna vorrebbe! Molto premuroso e romantico, non gli manca nulla. Il problema però è che da quando mi sono fidanzata mi è ritornata la nostalgia di casa, dei miei genitori e ho una paura costante di perdere la mia libertà (non so perché ma nella mia testa c'è fissa l'idea che se sei fidanzata non puoi fare esattamente le cose che potevi fare prima). Ho provato ad associare questo "stato di tristezza costante" e di nostalgia sia all'essere fidanzata, ma forse più al fatto che, avendo cambiato facoltà ed avendo 25 anni, e non essendomi ancora laureata non mi sento realizzata e questo mi crea ansia controproducente per la preparazione degli esami, non vedo l'ora di poter mettere in pratica anni di studio! In più, l'anno prossimo io cambierò città per motivi di studio, e lui è contento per me ma dice che sarà difficile mantenere una relazione a distanza, già ora capita di discutere spesso perché lui vuole che ci vediamo almeno un tot di volte a settimana, quando io invece alle volte ho altro da fare o semplicemente preferisco stare sola, aumentando e confermando così quel pensiero nella mia testa "da fidanzata non posso fare quello che voglio". Questi pensieri mi stanno facendo venire parecchia ansia, nei periodi di stress più intenso tipo sessione di esami e d'inverno (sono metereopatica) arrivo addirittura a non dormire bene la notte e fare sogni catastrofici. Insomma me la vivo proprio male! Anticipo che ho intenzione di intraprendere un percorso di terapia, nel frattempo vorrei chiedervi se avete consigli sia in merito alla situazione con i miei genitori, per cui non riesco proprio a staccarmi, e quando sono lontana da loro e contemporaneamente in una relazione ho attacchi di tristezza e nostalgia molto potenti, sia in merito al come smetterla di sentirmi "intrappolata" in una relazione e iniziare a godermi ciò che di bello mi da la vita. Vi ringrazio e vi saluto!
Ps: nonostante io conosca il mio ragazzo da un anno non ho ancora avuto il coraggio di parlarne con mio padre per paura in qualche modo di deluderlo. In più col mio primo ragazzo ho percepito un atteggiamento di gelosia da parte di mio padre e questo mi frena ancora di più.