Vorrei aiutare mia sorella e il suo compagno
Gentili dottori, vi scrivo perché sono davvero preoccupata per mia sorella. Ieri dopo mesi in cui si negava l'ho incontrata e ne sono shoccata. Non sembra più lei: magra, dimessa, triste e sofferente. Prima era allegra, solare, dolce, sempre attiva e disponibile alla chiacchiera. L'ho costretta a parlarmi e tra le lacrime mi ha raccontato che ha grossi problemi con il compagno, al quale hanno diagnosticato il disturbo bipolare anni fa dopo una depressione forte (per un lutto in famiglia). Ha smesso di prendere i farmaci perché ha conosciuto nuovi amici, per un periodo l'ha subissata di richieste (cambiare casa, figli, spese) però lei ha temporeggiato sperando che lui riprendesse la terapia e tornasse in carreggiata e questo ha aumentato la sua rabbia. Vi confesso che ho sempre invidiato il loro rapporto, nonostante la malattia (lo sapevamo tutti in famiglia perché ci siamo sempre sostenuti) si vedeva che si amavano tantissimo, che vivevano l'una per l'altro e fino a natale erano bellissimi e felici, pieni di progetti. Mi ha anche rivelato che lui alterna periodi di iperattività (non torna mai a casa, fa serata in enoteca, torna brillo e flirta con chiunque) e bassi in cui a parte fare i turni a lavoro vive sul divano e sfoga la sua rabbia con urla. La incolpa di tutto e le dice che non la ama più. Credo che lei sia ingabbiata dall'amore provato e dalla paura dei sensi di colpa per non so cosa, non vuole lasciarlo. Mi ha detto che vede che è la malattia, ma lui la sta consumando anche perché rifiuta di farsi aiutare e se lei propone una visita le urla di tutto (ho anche parlato con i vicini che purtroppo sentono). Vorrei chiedervi come posso aiutarla, io so che lei è una persona dolce, altruista, paziente: lo ha sempre aiutato e sostenuto in tutto e mi fa male vederla così.