Vita fallimentare

Buongiorno,

la nostra indicazione sarebbe quella di intraprendere quanto prima un percorso di psicoterapia, affinché possa prendersi cura di questa sua fragilità. Lei porta un tema importante come quello della autostima, e sarebbe opportuno esser accolta in uno spazio più ampio come quello di un setting terapeutico per poterci lavorare. Trovi pure uno specialista attraverso il portale di Guida Psicologi, vedrà che con il tempo potrà stare meglio.

Cordiali saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Ciao Bunny,
prova a fare un tecnica : immagina che tu non abbia più i tuoi problemi, che sei libera e la tua famiglia di origine non esercita su di te nessuna influenza , sei libera, non hai zavorre di nessun tipo.
Bene, adesso che sei libera cosa ti piacerebbe fare, che lavoro vorresti provare a cercare , cosa vorresti fare domani .
Parti da questo e comincia a FARE .
Sappi che se continui a fare quello che hai sempre fatto continuerai a ottenere ciò che hai sempre ottenuto.
Se sei interessata ad avere altre indicazioni sappi che lavoro anche online.
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Michelucci

Quando si è vittima di aggressioni fisiche e/o verbali/psicologiche gratuite, la nostra mente è portata spontaneamente a dare un senso ad esse. Il più delle volte lo si fa svalutando se stessi, perché in questo modo è possibile salvaguardare il rapporto con le persone che agiscono queste aggressioni, soprattutto se sono persone a cui si è legati da un vincolo di sangue, di affetto o da una dipendenza economica.
Purtroppo la spiegazione a volte non c'è. Queste aggressioni non hanno senso e sono motivate dal fatto che il branco agisce la sua aggressività verso al persona più mite, sensibile e manipolabile.
Tutte le cose che le hanno detto sono state della cattiverie gratuite, esasperazioni di piccoli difetti (smagliature) o pure e semplici bugie. Prendere peso è una cosa normalissima. Anzi per quanto riguarda l'incremento di peso in età infantile sono responsabili i genitori che dovrebbero dare cibi sani ai propri bambini. Anche in età adulta, dopo due gravidanze, è molto comune prendere peso. In adolescenza rientrava nel normopeso e purtroppo la sua sofferenza psicologica indotta dal bullismo che ha subito in famiglia e a scuola, l'ha portata ad ingrassare, ma anche qui è piuttosto comune usare il cibo come strumento di regolazione delle emozioni negative. Non si deve biasimare per questo, né nessuno si dovrebbe permettere.
Non è affatto vero che non sa fare niente. A scuola è sempre andata molto bene e alla facoltà di ingegneria (molto difficile) è arrivata fin quasi alle soglie della laurea. Sarei curioso di sapere in cosa si è laureata sua sorella...
Sulla base di questi successi scolastici e accademici sono sicuro che riuscirebbe in qualsiasi corso professionalizzante e nell'attività lavorativa. A livello personale è molto realizzata ha un marito che le vuole bene e due bambini. Non sono cose da sottovalutare: crescere dei figli non è affatto semplice, anzi è uno dei compiti più difficili soprattutto se lo si svolge con amore e con cura.
Tutto ciò per dire che non è assolutamente vero che non sa fare nulla e che è un fallimento. Tutt'altro. A 37 anni potrebbe tranquillamente inserirsi nel mondo del lavoro o potrebbe completare gli studi.
Sarebbe ottimo che iniziasse una terapia. Rispetto alla sua paura di mettersi a nudo, come dice lei, posso dirle che non è necessario dire tutto subito. Si può iniziare con un lavoro di orientamento e di sostegno, per approfondire la sfera emotiva e la storia di vita, man mano che entra in confidenza con il/la terapeuta. Se questi utilizzerà al meglio l'ascolto empatico, sperimenterà ben presto che non lo/la percepirà più come un/una estraneo/a. Anzi è probabile che le sembrerà che possa essere più vicino a lei di quanto lo siano persone a lei familiari.
Acquisendo fiducia nella relazione terapeutica, riacquisterà fiducia in sé e in quella parte di mondo che sa comportarsi diversamente da come hanno fatto tutti coloro che l'hanno ferita.

Buonasera
Le consiglio di trovarsi un qualsiasi lavoro anche per misurarsi con la sua personalità. E con le sue risorse.
Non lasci a nessuno , di farsi trattare male.
E poi di fare psicoterapia, la può fare anche online
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Roma

Salve Bunny,
perchè non si è trovata un lavoro quando ha interrotto ( o sospeso) l'università?
Si sarebbe finalmene liberata da una sua dipendenza, la prima, quella economica, e si sarebbe sentita "più leggera" emotivamente e più salda nel rapporto con se stessa. Aggiungendo inoltre che, con i soldi da lei guadagnati, avrebbe potuto pagarsi già allora una terapia efficace nel correggere i danni (spero inconsapevoli!!!) di una sistematica demolizione della sua autostima da parte dei suoi famigliari.
Non è tardi adesso, lei ha un'intelligenza pronta e brillante, è ancora giovane e può riprendere in mano le redini della sua vita. Deve solo decidere se ripartire dall'università e portarla a termine (gli ingegneri, specialmente quelli elettronici, sono ricercatissimi dal mercato del lavoro) oppure se è più necessario e più urgente ripartire dalla ricerca di un lavoro.
Al malevolo commento di suo padre "e chi se la deve prendere", che assimilato mina dall'interno la fiducia in se stessa, lei può opporre un gesto di coraggio e qualche osservazione meno malevola: sarebbe il suo primo lavoro e naturalmente ai colloqui le chiederebbero come mai non è entrata prima nel mondo del lavoro, ma lei può sempre rispondere che fino ad ora si è occupata della sua famiglia e dei suoi figli ma che adesso sente il bisogno di una maggiore autonomia e , dati i tempi non facili, vuole contribuire al mantenimento della famiglia. Sono motivazioni vere che si leggono fra le righe del suo scritto e che le garantirebbero un ascolto attento ed un giudizio benevolo da parte di chi la dovrà selezionare.
In parallelo le consiglio vivamente di intraprendere una psicoterapia, sono stati troppi e troppo pesanti i danni procurati alla costruzione della sua identità dalle relazioni disfunzionali per potervi rimediare da sola.
E lasci da parte la vergogna, prima di tutto perchè "le brutture" non sono colpa sua e poi perchè gli psicologi sono abituati alle nudità dei loro pazienti. Ma se uno schermo le può essere d'aiuto può sempre decidere di iniziare una terapia on line (e non con uno psicologo in carne ed ossa), si ottengono buoni risultati anche così.
Non perda tempo, la vita corre.

Buongiorno cara Bunny.
Parto dal fondo, e mi sento di avallare la sua idea di iniziare un percorso psicologico. Comprendo la difficoltà di mettersi a nudo con una persona in carne e ossa, ma al contempo vorrei sottolineare l'opportunità che le offre un setting neutro in cui lei Sarà, forse per la prima volta nella sua vita, Accolta, ascoltata con empatia e non giudicata. Mi sembra che in questo momento sia il suo bisogno primario, poter riconoscere le sue parti sane e funzionali, per rimetterle in gioco e costruire un progetto di vita, elaborando al contempo le profonde ferite di cui lei è portatrice, legate agli episodi di vita così pesanti e penalizzanti che lei ha raccontato.. Non c'è nessuno con cui lei debba confrontarsi, da questo momento in poi, se non con se stessa, i suoi desideri, le sue pulsioni autorealizzazione e il bisogno di indipendenza non solo economica dalla sua famiglia di origine. Nessuno è nato solo per soffrire, si prende cura di sé.
Un caro saluto
Resto a disposizione
Dottoressa Simona D'Urso

Buongiorno "Bunny",

intanto la ringrazio per aver condiviso tanto ed "essersi messa a nudo" nonostante la fatica. Dal suo racconto emerge un profondo vissuto di inadeguatezza alimentato dal confronto con sua sorella, dal suo rapporto con i suoi genitori e da tanto altro, per cui immagino quanto sia difficile per lei cercare mettersi in gioco, come nel lavoro, ed essere meno severa con se stessa. Comprendo il bisogno di svincolo ed indipendenza, però sarebbe molto utile affrontarlo in un percorso psicologico.
Se ne avrà voglia, le sottolineo la mia disponibilità ad un primo incontro.

Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta

Gentile Bunny,
ha ragione, mettersi a nudo, a volte è difficile, soprattutto con una persona in carne ed ossa, ma quella persona, proprio perchè fatta di carne ed ossa e proprio perchè ha scelto di intraprendere una determinata carriera professionale, saprà rispettare e valorizzare l'importanza delle sue narrazioni.
Forse ha sentito troppe volte la frase "e chi se la deve prendere...", ma, per una volta, si lasci prendere da chi, con delicata empatia, vorrà ascoltarla, ma soprattutto, da chi, con estrema attenzione, cercherà con lei il suo potenziale, le sue risorse, le sue capacità, per farla finalmente risbocciare. Si dia questa possibilità.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Cara,

dev'essere fiera di se stessa perché ha già cominciato a mettersi a nudo scrivendo su questo portale.
Si autorizzi a sentirsi all'altezza della sua vita in uno spazio in cui poter narrare la sua storia e gli eventi significativi che l'hanno caratterizzata.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.