Come posso iniziare ad agire e non vivere passivamente

Salve, sono una ragazza di 18 anni. Non ho nessun tipo di problema nella mia vita, non ho mai sofferto e per questo sono immensamente fortunata rispetto a tutti gli altri. Nonostante ciò non sono soddisfatta di me, ma so che la colpa è mia perché non mi impegno in nulla, sono un'inetta. Passo le intere giornate andando a scuola e tentando a fatica di fare i compiti senza che io riesca a farli. Inizio tardissimo e mal volentieri ad aprire i libri e li consulto a intermittenza senza studiare effettivamente. Ci passo ore e ore, arrivando a tarda sera stanca senza concludere qualcosa di concreto. Spesso non seguo bene le lezioni. Mi presento a scuola ogni giorno impreparata in parte, se non persino del tutto. Non ho un metodo di studio e quando mi sembra di studiare qualcosa le cose non le apprendo realmente. Anche quando riesco a prendere dei voti buoni è come se il mio cervello assimilasse supercialmente per il tempo del compito, poi elimina. Non c'è una sola materia che abbia il piacere di studiare. Non riesco a organizzarmi. Ho pensato al doposcuola ma ne ho chiamati vari e ancora non ne ho trovato uno che possa aiutarmi. Mi sono anche bloccata nel cercarne altri. Ormai manca poco all'esame di maturità. Avrei dovuto risolvere tutto prima, ma come risolvere se non ne sono mai stata in grado in 18 anni? Ho infinite lacune, è come se non avessi mai imparato niente in tutti questi anni scolastici. Mentre gli altri si preparano e studiano regolarmente come di dovere per l'esame, io sto lì a far nulla e penso che in prossimità degli esami sarà terribile perché sono terribilmente indietro su tutto e non riesco a rimediare, perciò non mi sto preparando ad affrontarlo. È scandaloso sapere che qualcuno possa arrivare all'ultimo anno di superiore in queste condizioni indecenti. Da un lato vorrei essere bocciata, perché non so come fare e non vorrei affrontare la situazione. Dall'alto sarebbe estremamente deleterio, perché non cambierebbe nulla, peggiorerebbe solo e io vivrei estramemente più triste e indifferentemente. Non riesco a prendermi le mie responsabilità. Durante i pomeriggi non faccio assolutamente nulla. Non faccio i compiti, ma non ho neanche passioni, hobby e altre attività che mi intrattengono e gratificano. Mai avuti. Mai uno sport, se non da piccola per brevissimo tempo sotto costrizione di mia madre. Passo il tempo sul cellulare prevalentemente, piuttosto che fare ciò che devo, anche se mi scoccio ad usarlo. Vado a un liceo artistico ma non ho costruito un percorso, è stato fallimentare perché non so disegnare e non ho voglia di farlo, che sia per scuola o per scopo personale. Tuttavia, non so quale alternativa avrei potuto intraprendere, forse nessuna comunque, probabilmente io avrei vissuto allo stesso modo. Penso di voler disegnare in alcuni momenti, perché mi piacerebbe fare qualcosa di creativo e comunicare delle emozioni, ma poi non lo faccio perché non sono ispirata, creativa, non so cosa e come farlo, mi passa la voglia e prendo in mano subito il telefono, tralasciando tutto. Non ho obiettivi e forti desideri. Non c'è qualcosa che mi susciti interesse e mi faccia provare emozioni che mi scuotono. Ho paura anche del futuro perché non ho la più pallida idea di cosa fare dopo. Racconto agli altri e mi illudo che proseguirò con l'accademia di belle arti con lo stesso indirizzo intrapreso a scuola, ma non sarà così, perché non mi piace in realtà e prendo anche voti bassi, non sono portata. Ma non ho altre idee, piani, progetti. Sono anche non autonoma e ho spesso bisogno di approvazioni perché per esempio sono titubante nel mandare dei semplici messaggi a volte e chiedo considerazioni da qualcuno se posso o prima se faccio da sola ci impiego tanto a trovare la convinzione che possa andare bene. Non sono portata in nulla e non ho qualità, non riconosco i mie pregi se non forse uno esclusivamente: tendo a non giudicare in maniera negativa gli altri e le cose rispetto ad altre persone, niente di ché. Mi sento come se avessi l'incapacità di iniziare e terminare un'azione senza interrompermi poco dopo. Non riesco a impormi di fare ciò che devo fare, anche se è un dovere importante o un qualcosa che ho intenzione di fare. Non prendo mai iniziative. È da una vita che sono così, non è qualcosa di recente. Nello studio ho lacune, mi riduco sempre all'ultimo per le interrogazioni e verifiche e spesso le rimando. Poi a scuola finisco per piangere le cosiddette lacrime di coccodrillo come una stupida. La mia vita è una noiosa, monotona e improduttiva routine. Penso ogni volta che io possa cambiare da sola, come è giusto che sia (non c'è una base di fondo a questo problema, nessuno può trovare la soluzione se non io stessa), che con dell'impegno possa fare ciò che non riesco mai a fare, ma non è così. Non ci sono mai riuscita.
Sono insicura e timida, mi chiudo in me, però ho 3 amiche che mi apprezzano per chissà che cosa. Provo inoltre spesso disagio o inadeguatezza nel rapportarmi con la gente a lungo termine, soprattutto se devo uscire con gente che non conosco per niente o poco. Anche se vorrei avere amicizie, avrei paura se fosse il contrario. Penso che fino a quando il rapporto non si stringe e suscito simpatie riuscendo a cavarmela con comportamenti e argomentazioni superficiali sono a posto, ma poi la cosa si fa più disagiante perché ho paura sempre che esca il mio lato vuoto che non sa niente e non connette. Infatti, non riesco a creare legami con delle persone a meno ché non sia costretta a starci in contatto regolarmente e che quindi si crei un avvicinamento graduale e "inevitabile" non dipeso da mie iniziative di vedere e incontrare quella persona. Solo così ho notato che riesco ad avviare delle amicizie più confidenziali e persistenti. Le altre non riesco a coltivarle perché sono insicura e non ho spessore. Una persona un tempo mi ha detto che mi riteneva matura, ma io non ci ho creduto, in più mi conosceva da troppo poco e chissà su quale base aveva potuto affermare ciò.
Mi sento detestabile, mi lamento sempre senza cambiare.
Voglio riuscire ad attuare un cambiamento poco alla volta, agire, arricchirmi dentro, non essere vuota, fare esperienze, non vergognarmi di me stessa, attivarmi.
Inoltre non mi piaccio perché sento di essere superficiale e di non avere senso critico e capacità di osservazione e analisi delle cose e delle persone. Quando mi chiedono considerazioni su qualsiasi cosa, molto spesso non mi sforzo per produrre un pensiero a riguardo. Questo vale anche per esempio se mi chiedono banalmente di parlare/descrivere una situazione, me o qualche persona con la quale sono da anni a stretto contatto. È come se non conoscessi più di tanto me e l'esterno. È disagiante perché mi ritrovo a non saper rispondere quando devo interagire con gli altri. Come posso fare per smettere di condurre questa vita schifosa e smettere di essere una pigra e inetta seriale?