Una vita fallimentare

Buonasera,
vi scrivo perché ho bisogno di un aiuto.
Non faccio che prendere decisioni sbagliate e non so dove sbattere la testa...mi presento, ho 40 anni, niente figli, sono sposata da 2 e vivo con mia madre e mio marito in una grande casa con giardino. Non mi manca niente dal punto di vista economico perché per fortuna, i miei nonni e i miei genitori ci hanno saputo fare.
Non posso dire lo stesso di me ed è per questo che sono molto in crisi. Ho sempre pensato che mi sarei distinta dalla massa, che non avrei fatto un lavoro qualunque ma che sarei diventata una professionista affermata e riconosciuta. In cosa però non lo sapevo...o meglio...sapevo cosa non volevo fare ma non sapevo cosa volevo diventare. Così, spinta dai miei genitori, mi sono iscritta a Scienze naturali all'università, facoltà che ho scelto per esclusione (scelta molto combattuta da parte dei miei genitori) e che ho finito a fatica dopo ben 8 anni perchè non ero convinta/stimolata. Non volevo deluderli perchè ci tenevano molto e così mi sono avventurata nella facoltà che aveva scelto il fidanzatino dell'epoca. Nel frattempo però ho sempre lavorato come impiegata, hostess e commessa nonostante i soldi non mi mancassero. Lo facevo per coprire il fatto di essere in ritardo con gli studi ma anche per rendermi indipendente e per non chiedere nulla ai miei genitori.

Dopo la laurea (finalmente li avevo accontentati) ho capito che volevo fare l'estetista (altra tragedia in casa, perchè è un lavoro da non laureati), quindi ho frequentato un corso e ho aperto un'attività che però è andata molto male.
Nonostante lavorassi 12 ore al giorno ( a prezzi più bassi della media - frutto della poca esperienza e della bassa autostima) non ci stavo dentro e alla fine i miei genitori si sono svenati per coprire tutti i debiti che avevo accumulato. Poveretti!

Nel frattempo mio padre è morto e io e il mio marito siamo andati a vivere con mia madre per non lasciarla sola.
Da allora ho maturato altre esperienze professionali che si sono rivelate fallimentari perché al momento della trasformazione del contratto da determinato a indeterminato non sono mai stata confermata nonostante mi sia impegnata con tutta me stessa.

La motivazione era sempre la stessa...mancava qualcosa in me e non se la sentivano di tenermi per sempre. Ogni azienda ha trovato in me qualcosa che non andava e le accuse (a volte espresse anche in modo offensivo) le porto ancora con dolore dentro di me.
Ho sempre avuto bassa autostima e queste esperienze mi hanno fatto letteralmente crollare.
So che il lavoro lo troverò ancora perché sono piena di titoli (due lauree, 3 master e altri diplomi) che negli anni ho accumulato con la speranza di trovare una mia realizzazione ma soffro all'idea di dovermi di nuovo illudere per poi sentirmi dire che non vado bene.
Non so proprio come cambiare le cose se non riprovarci e riprovarci ma vedo che gli anni passano e la situazione è la stessa.
Non ho abbastanza soldi per mantenermi da sola e senza mia madre sarei sotto un ponte. Ora ho di nuovo aperto p.iva ma solo per 6 mesi al massimo. Se vedo che le cose non vanno chiudo (mia madre, giustamente, non mi finanzia più ma come me è scoraggiata e non sa come fare per aiutarmi).
Neanch'io so cosa fare perché più che impegnarmi non saprei.

Dal punto di vista affettivo altri disastri: ho perso 8 anni della mia vita con un ragazzo gay che mentre era con me, stava con altri uomini. Non sono mai riuscita a lasciarlo se non dopo anni e pur sapendo cosa combinava alle mie spalle. Quando l'ho lasciato per salvarsi la faccia è anche andato a dire in giro che l'avevo riempito di corna quando era vero il contrario! nonostante questo ho un bel ricordo di lui perché lo amavo davvero. Amavo il suo modo di fare e soprattutto il suo essere artista.

Dopo di lui ho perso altro tempo con un ragazzo che invece mi voleva solo per sesso e che però mi denigrava per il mio modo di pesare o solo per il mio lavoro da estetista. Questa esperienza mi ha fatto crollare psicologicamente e nelle sue parole ho trovato la conferma di quello che sosteneva anche mio padre. Nonostante dicesse che mi voleva un gran bene sosteneva che ero una fallita.

Sicuramente è così. Per fortuna ho trovato una persona che mi vuole bene, mio marito, che però è senza un soldo. Mia madre paga le bollette anche per noi perchè da soli sarebbe impossibile e non fa che farmi notare che è un uomo senza cultura oltre che povero. Ora da un problema (il mio) c'è anche il suo.
Per carità, mia madre non gli passa soldi però mai una cena offerta, i regali del compleanno dopo mesi....io stessa gli chiedo poco.
Mi sento in colpa per quello che sto per dire perchè credetemi, gli voglio un mondo di bene! Però a volte ti fa fare figuracce....non sa dove si trovano alcune città europee...non sa nulla di nulla ed è anche un po' rozzo. Le mie amiche mi hanno sempre detto che è troppo inferiore a me e che dovevo guardarmi intorno. Ma loro non hanno vissuto tutti gli anni di frustrazione che ho vissuto io. Così mi sono legata a lui e ora gli voglio molto bene! Però da un bel po' il sesso non c'è più, siamo diventati come fratello e sorella e in più io vorrei un figlio e lui tentenna. Non so davvero che fare. Senza lavoro....devo rinunciare per sempre ad una maternità? A volte poi mi chiedo che madre sarei....dopo tutti questi fallimenti sarei una buona madre o anche lì combinerei un caos?
Non so che fare...se lasciarlo (non vorrei - ma non vorrei neanche perdere del tempo come ho fatto in passato e trovarmi a 45 anni senza possibilità di scelta - già è troppo tardi). Lui stesso mi ha detto che non si sente in grado di diventare genitore e pensa lo stesso per me perchè dice che non sono come le altre donne. Mi vede debole ecc.......ecco....un altro motivo per sentirmi una fallita. Cosa devo fare??
Avrei bisogno di fare chiarezza dentro di me. Vorrei che le vostre parole potessero darmi quella luce che cerco, fare chiarezza.