riufiutare un lavoro
Buangiorno, mi trovo qui a scrivere nella seranza di poter ricevere consigli saggi.
Appena diplomata ho intrapreso degli studi universitari per volere dei miei genitori, quindi non spinta da un reale interesse personale: io volevo solo trovarmi un lavoro e andarmene di casa il più velocemente possibile.
Dopo vari tentativi fallimentari, legati sia al mio scarso interesse sia a problematiche legate ad un deficit dell'attenzione (che ho scoperto solo di recente), ho trovato un lavoro stabile e rinunciato agli studi.
Mi sono poi licenziata da quel posto di lavoro e in quel momento mi sono resa conto che quel “pezzo di carta” che è la laurea, forse forse tanto schifo non faceva, e me ne sono accorta perché per molte posizioni io non ho potuto nemmeno inviare il cv, nonostante magari avessi l’esperienza a supportarmi.
E mi sono resa conto che non vorrei condurre una vita alla continua ricerca di un lavoro migliore che però più di tanto non potrà mai restituirmi, proprio per la mancanza di questo titolo.
Quindi avevo iniziato a pensare che a settembre mi sarei iscritta di nuovo (Magari può sembrare una follia perché ho fatto una serie di tentativi fallimentari prima, ma confido nellesperienza e consapevolezza acquisita, cosa che prima non avevo e senza la quale non riuscivo/potevo capire bene certe dinamiche).
Con l'ultimo impiego trovato pensavo di aver raggiunto un buon equilibrio per portare avanti sia un lavoro full time che luni, ma non mi è stato confermato il contratto e questa cosa ha un po’ smosso le carte in tavola.
Ora sono qui che devo scegliere tra un buon lavoro che mi è stato proposto o riprendere con l'uni e "accontentarmi" di qualcosa che mi aiuti giusto giusto a coprire le spese legate agli studi.
Dico scegliere perché è un lavoro da 1300/1400 al mese, 8.30-12.30/14-18 dal lunedì al venerdì, con 13esima e 14esima, ma del quale so già che sarà incompatibile dal punto di vista orario e dell'impegno che richiede mettersi di nuovo sui libri.
La mia alternativa sarebbe cercarmi un part-time nella mia città o tentare di tornare a Torino e cercarmi un lavoro con cui pagarmi almeno le spese lì.
nella mia città non ho problemi (più o meno) per il discorso casa, perché vivrei con il mio compagno in una casa di famiglia; a Torino sarei comunque tutelata in qualche modo grazie ad un amico al quale dovrei pagare un affitto assolutamente ragionevole.
Mi serve un consiglio, nel bene o nel male, perché se do retta alle mie decisioni impulsive salgo sul primo treno e mi trovo il primo lavoro “buono” che mi offre Torino, sia perché sto vedendo che nella mia città lavorativamente parlando ci sono poche possibilità lavorative compatibili con il sostenere un persorso universitario ricco di laboratori e progetti, sia perchè ho un forte senso di insoddisfazione ed evasione che mi preme sullo stomaco.
Tuttavia non so se mi sento di rifiutare un’opportunità lavorativa che comunque è importante e stabile, in un mondo in cui si vive di "cercasi stagista con esperienza".
sono combattuta tra il voler almeno provare a costruirmi qualcosa di meglio, per non passare una vita per me "mediocre" e insoddisfacente, ora che ho capito davvero cosa significa, e il non buttare all'aria una possibilità come questa.
consigliatemi, per favore.