Fino alla scorsa settimana pensavo che nonostante tutto,la mia relazione andasse bene. Sto insieme al mio ragazzo da 6 anni di cui quasi tre di convivenza. A livello sessuale e anche su altri piani ci siamo adagiati nella routine. nonostante io faccia un lavoro che spesso mi porta fuori casa peruna settimana o due, quando torno non c'è una grossa spinta l'uno verso l'altro. Non ci manchiamo, non ci cerchiamo nemmeno quando sono via. Non andiamo a cena insieme quasi mai, non viaggiamo perché lui non è curioso e anzi odia proprio muoversi mentre io sarei sempre con le valigie pronte. Io poi ho sviluppato un intensa sofferenza per il mio lavoro attuale e mi sono buttata in un'altra esperienza lavorativa che è stata manna dal cielo per la mia autostima, che mi ha fatto pensare al mio futuro e ad un possibile cambiamento, che lui ovviamente non seguirebbe perché legato al lavoro di famiglia che comunque non rende sufficientemente per anche solo pensare di mettere su famiglia. In sostanza mi trovo io ad arrabattarmi ecombattere per migliorare la nostra condizione economica ed emotiva e lui ancorato ad abitudini che non pensa minimamente di cambiare. Tutte queste riflessioni sono state scatenate da un incontro con un altro, che mi ha fatto riflettere su quanto fossi insodfisfatta della mia vita. Ho tradito con il pensiero il mio lui, penso a quest'altro ragazzo. E non so cosa fare.
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14 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Chiara,
nel rapporto con il suo compagno ci sono delle incompatibilità di fondo che fino ad una settimana fa non le davano molto fastidio o almeno non tanto da mettere in discussione il rapporto stesso.
Se quelle che ha descritto sono le cose che non le piacciono di lui e probabilmente non le piacevano fin dall'inizio c'è allora da chiedersi quali cose le piacevano che vi rendevano compatibili come coppia e magari sono ancora rimaste.
Quest'altro ragazzo che ha da poco conosciuto quali caratteristiche ha che le sembrano più compatibili a lei o le piacciono di più? E anche se ve ne fossero diverse chi le dice che col tempo non possano cambiare? E se invece fosse lei a cambiare?
Come vede i "se" e i "ma" possono essere molteplici e come recita una famosa frase " del doman non c'è certezza".
A questo punto prima di buttare tutto all'aria mi sembra più opportuno valutare meglio la consistenza della vostra relazione con l'aiuto di una psicoterapia individuale o di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buona sera Chiara, anche io sono d'accordo sul ripensare a cosa abbia fatto unire, due esistenze tanto differenti negli interessi di vita, propositi, progetti, impegni etc. Se è stato "solo amore", allora forse è stata veramente una sbandata. Come ben sappiamo, il solo amore non può reggere anni di rapporto con un partner, perché quello viscerale brucia come un cerino e quello più duraturo, non ha la forza intrinseca per sostenere una sistema-coppia. Deve essere aiutato da tutte le cose scritte in precedenza (interessi comuni, progetti, etc.). Dunque, se riuscisse a ri-trovare ciò che vi ha uniti un tempo (magari con l'aiuto di un terapeuta, valuti lei se di coppia o individuale; per me, ci sono ragioni per l'uno e l'altro caso), può darsi che si riaccenda non la fiamma dell'amore, ma quel qualcosa che vi ha tenuti insieme, quasi come foste incollati. Tuttavia, ho il timore (ma questa è solo una mia ipotesi) che l'incontro con l'altro uomo, abbia definitivamente (?) fatto crollare l'immagine positiva del suo partner. Da ciò che scrive, a me sembra che lui sia molto sicuro di lei e che non l'abbandonerà mai. Tuttavia tra il sembrare e l'essere c'è tanta differenza: può, invece, essere, che lui sia terrorizzato che lei lo abbandoni ma adotti la condotta della persona comunque autonoma e che ce la farebbe senza di lei. Per questo, prima dicevo che vi sono ragioni buone sia per una terapia di coppia (così si esporrebbe direttamente anche lui e si saprebbe cosa pensa veramente) sia individuale (così lei capirebbe meglio le sue priorità esistenziali prima e quotidiane poi, ed arriverebbe ad una decisione, sofferta o meno, ma comunque ad una decisione certa).
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista, Postrazionalista-Roma.
12 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Chiara,
ci scrive, nel suo messaggio, tutti gli aspetti che differenziano lei e il suo ragazzo e tutte le cose che non fate.
Ci sono delle cose che vi accomunano, che avete fatto o fate insieme? Cosa vi ha fatto scegliervi?
Sembra che la scorsa settimana ci sia stato un evento critico che ha fatto cambiare la sua percezione della sua relazione: prima le sembrava andasse bene, dopo sono emersi i motivi di insoddisfazione.
Pensa che questo evento critico avrebbe suscitato in qualsiasi persona gli stessi pensieri oppure ritiene che qualcosa stesse già maturando in lei?
