Buongiorno..io ho una situazione complicatissima..che si è resa tale in gran parte per colpa mia..fidanzata e sposata..conosco un'altra persona per cui prendo una fortissima sbandata, pensavo fosse amore..Ma non tronco con mio marito..è un continuo riprendersi e lasciarsi..Lui mi dice parole splendide che non diventano mai fatti..Io continuo la mia storia parallela che diventa quella principale..Ma mi accorgo ora, dopo quasi tre anni, che non è la persona che fa per me..Rimpiango mio marito, con cui continuiamo a sentirci e dirci che siamo la donna/l'uomo della vita..ma non si sblocca nulla..Io non riesco a lasciare l'altro perchè comunque gli voglio bene e poi perchè mi sento piena di sensi di colpa per avergli "rubato" quasi 3 anni..Sensi di colpa che avevo già prima per il patatrac successo con il coniuge..Non so come uscirne, sto male e non ne posso più..Grazie....
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8 AGO 2012
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Cara Francesca,
sono rimasta colpita da una sua frase non riesco a lasciarlo perchè è come se gli avessi rubato 3 anni della sua vita. In realtà penso che lui come soggetto e persona abbia deciso consapevolmente di costruire ed intraprendere questa storia con lei. Come mai lei sente di averlo derubato?. Forse potrebbe essere utile prendere del tempo per se stessa, tempo per pensare e comprendere quello che potrebbe aiutarla a riappropriarsi della sua vita.
Cordialmente
Dr. Elisabetta Bellagamba
8 AGO 2012
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Buongiorno gentile Francesca,
la sua situazione è complicatissima - come lei la definisce - solo in quanto lei stessa è molto tormentata. Fermo restando il libero arbitrio degli altri, lei che cosa desidera veramente per sè? Parrebbe una situazione ormai disfunzionale anche in funzione del suo esser rimasta legata sentimentalmente a suo marito, si affidi con fiducia ad uno Psicologo Psicoterapeuta di persona per affrontare i conflitti profondi che le impediscono di vivere appieno la sua affettività.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta
8 AGO 2012
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Cara Francesca,
i sensi di colpa vanno affrontati con un esperto che permetta di esprimerli e di affrontarli in maniera approfondita, soprattutto se tali sensi di colpa sono limitanti e creano sofferenza e difficoltà.
Nel suo caso, le consiglierei una psicoterapia individuale, che poi, a seconda dell'evolversi della situazione, potrebbe diventare di coppia.
Non perda tempo e contatti uno psicologo presente nel suo territorio.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma
8 AGO 2012
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Buonasera,
Penso che non siano stati "rubati" anni a nessuno, dato che la storia e' stata vissuta da entrambi. Io credo inoltre che le relazioni tenute in vita, per motivazioni che non siano legate ad affetto e sentimento (nel suo caso parla di sensi di colpa), sia poco funzionale per se' e per l'altra persona. Su chieda, in base alle sue credenze, se la scelta che sta facendo la rende felice.
7 AGO 2012
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Salve Francesca,
mi colpisce molto la presenza di questi sensi di colpa come se tutto dipendesse da lei e gli altri non avessero la capacità di scegliere e decidere per sè. Ognuno di noi è responsabile delle proprie scelte e delle conseguenze delle sue azioni, ma tra adulti è bene che ci limitiamo ad essere responsabili per noi e non per gli altri! Si sentiva in colpa per suo marito che comunque prometteva cambiamenti che poi non avvenivano (se ho capito bene) e si sente in colpa per l'altro uomo a cui ha rubato 3 anni... Credo che lei debba separare le proprie responsabilità da quelle degli altri; solo così potrà scegliere in maniera serena quello che va bene per sè!
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta
7 AGO 2012
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Gentile Francesca, la situazione di stallo che sta vivendo le sta causando molto dolore, immagino che da sola affrontarla non sia facile.
Nelle parole che ha scritto affiorano molte emozioni, rimpianto, senso di colpa, paura , ma anche amore.
Le consiglio di prendere contatti con uno psicoterapeuta della sua zona, in modo da pater chiarire quel groviglio che la fa stare così male.
Lei è una donna piena di emozioni e quindi piena di vita, vedrà che con il giusto aiuto riuscirà ad affrontare tutto questo.
Dr.ssa Lara Orsolini
7 AGO 2012
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capita (anche spesso in tutto il mondo) dopo un periodo di matrimonio che un membro della coppia formatasi abbia una storia sessuale parallela alla vita di coppia regolare, ovviamente segreta per convenienza e mantenimento del rapporto relazionale. Si tratta di vivere tale esperienza felicemnete per quello che puà dare in relazione a ciò che si cerca. Sensi di colpa limitano il piacere che se ne ricava quindi con l'aiuto di un capace psicoterapeuta vanno individuati, capiti e eliminati in maniera di pater vivere la vita piacevolmente e anche felicemente.
Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine
7 AGO 2012
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Carissima
tutte le esperienze della vita, soprattutto quelle complicatissime, sono esperienze che ci aiutano, appunto, a capire la vita stessa!
Spesso abbiamo in mente che tutto dovrebbe svolgersi secondo un processo lineare ( cresco, trovo un uomo, mi sposo, faccio figli e vivo felice fino cent'anni) nessun intoppo, nessun problema, nessuna sorpresa... Così non è!
Ci sono un sacco di sorprese invece... e sono proprio queste che ci permettono di fare esperienze
e, nell'esperienza sono comprese anche situazioni di conflitto che causano dolore a sé e ad altri...
ma così è il vivere...bisogna accettarlo con le sue contraddizioni.
Attraverso le esperienze che lei ha fatto in questi tre anni ha capito meglio se stessa e le persone coinvolte e forse ora ha elementi per una scelta consapevole.
In tutto questo processo non esistono perdite di tempo.
Tutti siete cresciuti e le esperienze fatte serviranno ad altri percorsi.
Direi che lei deve concentrarsi sulla sua scelta e sulla persona con cui ritiene possibile continuare un rapporto che abbia buone basi di affinità.
Facendo questo le cose andranno a posto dentro e fuori di lei.
Volendo continuare una relazione che sente finita.. inizierebbe la vera "perdita di tempo".
E' ovvio che, come sempre un aiuto esperto, le sarebbe di ..aiuto..sia per gestire al meglio questa fase di passaggio a nuova situazione, sia per conoscere se stessa più a fondo.
Avanti, avanti, affronti la sua vita.. e si sentirà meglio!
I sensi di colpa..sono giustificati ed auspicabili quando intenzionalmente si fa del male... non ci vedo nulla di simile in questo caso.
Un cordialissimo saluto
Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
7 AGO 2012
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Beh...Francesca, credo che forse intanto dovrebbe chiarirsi cosa vuole. Quando le situazioni si complicano, meglio semplificare. In questo caso semplificare vuol dire capire cosa vuole. Vedo il titolo della sua richiesta... Io direi che prima ci si sblocca e poi i sensi di colpa si sciolgono, perchè non hanno più motivo di essere. Comunque, visto che si trova in uno stallo potrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la sosterrà nel percorso per comprendere chi è lei e con chi vuole stare.
buon lavoro