Traumi passati e ansia

Inviata da notscaredtobestrong · 29 ott 2017 Ansia

Gentili Dottori, sono una ragazza di 29 anni. Da circa 4 anni, la mia vita è equilibrata, ma ho avuto diversi vissuti tremendi: ho vissuto per i primi 3 anni con i nonni in Romania e poi sono stata catapultata in Italia con una madre priva di empatia che mi ha cresciuta un po nel terrore (pur amandomi), la morte tragica del mio adorato padre per un tumore, un ex violento che mi ha tolto ogni fiducia in me e in generale una sorta di attrazione verso i cattivi ragazzi, tanto che quelli bravi mi hanno sempre annoiata. Sono stata per molti anni una ragazza molto ribelle.
Due anni fa circa incomincio una psicoterapia di tipo rogersiano. La mia terapeuta disse che ho avuto una sorta di congelamento emozionale e che non avevo un contatto con me stessa. Dopo circa 6 mesi dall'inizio della terapia, iniziai ad avere degli attacchi di panico. La mia terapeuta disse che era normale, che finalmente iniziavo ad entrare in contatto con me stessa e che sarei dovuta passare attraverso queste sensazioni sperimentando il mio potere e le grandi risorse che ho. Per qualche mese, assumo anche lo Zoloft ma presto imparo a gestire la situazione e gli attacchi di panico se ne vanno. Io non ho mai creduto nei farmaci, non penso che siano curativi, ho sempre creduto molto nella psicoterapia.
Pochi mesi dopo, la mia terapeuta mi propone di concludere le sedute. Io ricomincio a stare male ma con altri problemi: paura, pensieri intrusivi
(paura di perdere il controllo, di fare male a qualcuno)...il tutto accompagnato da sconforto, tristezza....
La mia terapeuta sostiene che io possiedo delle enormi risorse di cui non mi rendo conto e che posso stare bene ma ansia, tristezza, dolore, sono sentimenti in cui devo per forza passare in mezzo per stare bene.
Con coraggio, mi sforzo di non combattere le mie ansie e sconforto ma di accettarle e lasciarle scorrere. Con la mia terapeuta indaghiamo anche il passato e scopriamo che sono entrata in contatto con la parte di me rimasta bambina che si spaventa, entra nel panico, ha paura, non crede nelle sue risorse. Il suo consiglio è sempre lo stesso: IO PENSO DAVVERO CHE TU CE LA POSSA FARE, MANTIENI LA FIDUCIA NELLE TUE RISORSE.
Lei ci crede così tanto e io forse no...non lo so. Vivo di alti bassi, momenti in cui sto bene e mi sento invicibile e momenti in cui mi spavento da morire: se arriva un pensiero gli do potere, mi spavento, se non dormo inizio a penare "ecco vedi allora sei depressa" (non si spiega perchè io sia così terrorizzata da questa cosa)....mi cade il mondo addosso, penso a tutti gli sforzi fatti e il grande lavoro, l'investimento in denaro e sacrificio eppure paradossalmente sto peggio adesso di quando avevo iniziato la
psicoterapia. Mi dicono che è normale che per rinascere, bisogna un po'
morire ma io sono stufa...

Comincio così una nuova terapia (da circa un anno) con una terapeuta di tipo psicodinamico. Lei sostiene che questo approccio sia il migliore per me in quanto io per anni ho trovato mille e più modi di "non sentire" ansia, dolore e angoscia che invece avrei bisogno di sentire.
Secondo lei io non ho alcun disturbo ma sono una persona traumatizzata da tante situazioni. Ho solo bisogno di tirare fuori il dolore che ho sotterrato (che spesso viene fuori con mal di testa o pruriti oppure con grande angoscia a paura di non farcela).
In questo anno ho imparato molto, ho imparato a permettermi di sentire e attraversare le emozioni dolorose, sono cresciuta, maturata, cambiata.
Eppure mi trovo in impasse. Sono stanca, vorrei stare bene, a volte vorrei che la mia terapeuta mi desse più risposte, dei consigli, invece no, vuole che sia io. Adesso mi capita questo: la notte, quando sto per addormentarmi ho tipo delle "allucinazioni" non so come definirle, di scene angoscianti, e mi sveglio di soprassalto in preda all'ansia totale. Io sto cambiando, ce la sto mettendo tutta, ma cosa posso fare su questo? Potrò mai stare bene davvero? Come faccio a capire come far passare queste cose? Che grado di benessere posso ottenere con la psicoterapia? Perchè non posso archiviare il passato e vivere veramente bene? A volte la terapia mi lascia confusa, cerchiamo le cause di tutto ma, adesso che so tutte le cause, le soluzioni quali sono? Grazie

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Miglior risposta 30 OTT 2017

Gentile ragazza,
se ho capito bene, la terapia rogersiana è durata meno di un anno e quella attuale psicodinamica va avanti da circa un anno.
Orbene, nella mia esperienza clinica ho verificato che un anno di psicoterapia è un tempo minimo per registrare miglioramenti stabili ma a volte questo periodo di tempo non è sufficiente.
Pertanto, penso innanzitutto che il tuo percorso non è certo completato ma deve proseguire anche se diversi miglioramenti sicuramente ci sono stati.
Credo poi che il passato, per quanto doloroso e/o traumatico possa essere stato, non deve essere "archiviato" o "sigillato" ma bensì "elaborato" che è cosa molto diversa.
Nemmeno si tratta di vivere, come tu dici, "veramente" bene grazie alla psicoterapia ma solo (e piuttosto) di vivere "sufficientemente" bene, il che non vuol dire essere diventati immuni da ulteriori problemi, ansie, disagi o difficoltà ma se mai di essere in grado di rimanere più facilmente in equilibrio avendo acquisito migliori capacità di coping tramite una ristrutturazione della propria personalità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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2 NOV 2017

Gentile ragazza,
Leggendo le prime righe della storia che ci ha così coraggiosamente raccontato ho subito pensato "wow! quanti collegamenti ha già fatto", poi ho visto che ha affrontato già due psicoterapie anche se per un tempo molto limitato rispetto agli approcci psicoterapeutici scelti e ho notato subito che sono state utili.
Sento molto la sua insofferenza e il bisogno di cambiare dopo aver capito.
Tuttavia stare completamente bene non mi sembra un obiettivo realistico.
Detto questo é certamente possibile stare meglio e mi sento di dirle che se ha un buon rapporto con il professionista a cui si é rivolta sarà certamente un obiettivo raggiungibile in questa psicoterapia.
Anche io, che sono uno psicoterapeuta cognitivo e comportamentale, prima di suggerirle delle risposte cercherei di capire se non siano le domande a dover essere anzitutto analizzate.

In conclusione, ha già svolto un percorso che ai miei occhi le ha dato molto e mi sembra opportuno proseguire per scoprire cosa davvero cerca in una psicoterapia e cosa intende per stare bene. Il dubbio,tutto da valutare,é se non sia proprio questa ricerca della felicità a farla sentire infelice.
La saluto e le auguro di riuscire a capire cosa davvero se serve per essere soddisfatta,
Marco Tagliagambe.

Dott. Marco Tagliagambe Psicologo a Empoli

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31 OTT 2017

Ciao ragazza di 29 anni con vita equilibrata.
Leggendo ciò che scrivi mi colpisce una cosa che accomuna le 2 psicoterapie: una sorta di sfiducia di fondo ... detta anche transfert negativo. Mi sembra che tu non abbia affrontato con le terapeuta proprio questa negatività diretta a loro... e cioè la possibilità di sentire il valore della tua rabbia ... da sentire , da scoprire, da valorizzare ed incanalare nei giusto confini ...
Ed è una potenzialità che cambia tutta la prospettiva di vita.
Buon lavoro
D.ssa Maria Rita Borrello

Punto Salute Borrello - dott.ssa Rita Borrello Psicologo a Roma

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31 OTT 2017

Salve cara,
la ringrazio per il suo coraggio e la sua testimonianza a raccontare passo dopo passo gli eventi luttuosi e traumatici della sua vita. Essere seguita da un terapeuta è un'ottima cosa, conoscere meglio se stessi e le proprie lacune in visione di una crescita, fa sempre bene. La sua storia è molto forte, sicuramente molto emotiva per chiunque la ascolti o la legga; ma ancor di più la voglia che lei ha di Vivere e non di Sopravvivere la contraddistingue. Spesso durante percorsi terapeutici così lunghi si ha la sensazione di rimanere fermi o in un limbo. A livello etico se sente che questo percorso non faccia più per lei, lo comunichi al suo Terapeuta, e provate insieme una nuova soluzione e strada perché il vero obiettivo per Noi professionisti non è trovare le Cause sempre e solo, ma far stare bene e promuovere un cambiamento in volta del benessere in chi abbiamo di fronte. I pensieri ruminanti, le allucinazioni, gli attacchi di panico sono tutti sintomi che il suo corpo le manda, cui qualcuno senza dubbio deve rispondere.
Alle sue ultime domande mi sento di dire:
- Si starai meglio continuando a impegnarti nel rapporto terapeutico;
- non devi capire come far passare queste cose, non tu, lo Psicoterapeuta ti aiuta in questo;
- il grado di benessere che puoi ottenere con la Psicoterapia giusta per te è del 100%;
- non si può archiviare il passato: lo dobbiamo conoscere e mettere dietro per vivere bene il presente e illuminare la strada del futuro;
- le soluzioni sono frutto di tutto il percorso psicoterapico, del lavoro tuo e della psicoterapeuta.
Ti auguro di trovare la tua strada e la terapia che ti faccia sentire un po' meno confusa, che ti aiuti a elaborare tutto quello che ti è successo per andare avanti in modo funzionale.

Dott.ssa Livia Longo Psicologo a Roma

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31 OTT 2017

Gentile sig.ra, probabilmente la sua sintomatologia é segno di un disturbo da stress post traumatico, i suoi sintomi sono originati da traumi irrisolti che andrebbero affrontati con la terapia EMDR, attualmente la più indicata per i traumi. La psicoterapia, di qualsiasi orientamento, giova alla persona perché affronta e "risolve" conflitti e disagi con l'aiuto del professionista, le consiglio di valutare, gli obiettivi da raggiungere ordinandoli per priorità, e scegliere la psicoterapia più indicata per questi. Può consultare le indicazioni dell'OMS e confrontarsi con il suo terapeuta.
Dott.ssa Iannetta Fiorella.

Dott.ssa Iannetta Fiorella Psicologo a Bergamo

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31 OTT 2017

Salve Cara.
Lei giustamente desidera, dopo aver compreso le cause dei suoi disagi, una soluzione che le permetta di vivere finalmente una vita più soddisfacente!
Le chiedo: ha rivolto alla sua terapeuta le domande che scritto alla fine del suo post?
Se non lo ha fatto....farebbe bene a farlo...per sentire dalla viva voce della sua terapeuta cosa lei ne pensa.
Oltre ad impegnarsi assieme alla sua terapeuta nella ricerca fine una soluzione....Le suggerisco di lavorare con lei per scoprire che cosa le piace davvero fare nella vita e che vita le piacerebbe vivere.
Andare a svolgere un lavoro basato su ciò che è importante per noi....è il modo migliore per iniziare a vivere una vita di valore.
Un caro saluto.
Dott Betti Giuseppe

Dott. Giuseppe Betti Psicologo a Bologna

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31 OTT 2017

Ciao,
percepisco la tua descrizione come un penosissimo travaglio che non può risolversi soltanto attraverso le interpretazioni, bensì con una partecipazione emotiva da parte di chi gestisce la terapia. Probabilmente, per le terapeute che menzioni, la tua carica emotiva è superiore alla loro capacità di contenimento. Ma poi, perché i farmaci ed in particolare lo Zoloft? Non lo concepisco, a meno che tu non mi contatti per ulteriori ed indispensabili chiarimenti ed avvalendoti di una comunicazione più diretta. Resto a disposizione in tal senso.
Dott.ssa.Carla Panno

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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31 OTT 2017

Salve. Ho letto tutto e più volte quello che ha scritto. Innanzi tutto mi preme sottolineare come lei abbia ancora tanto da dire e soprattutto VOGLIA di dire, di raccontarsi, di capire.

Una cosa, in particolare, vorrei fargliela notare: ''mio adorato padre - ex violento - che ha tolto ogni fiducia in me''. Non nota una discrepanza tra ciò che dice e quello che prova? Non nota che c'è una sorta di conflitto? Non a caso, aggiunge lei, questo la porta a provare attrazione verso i ''cattivi ragazzi''. Inutile a questo punto citare i ben noti lavori di Freud circa l'Edipo e la sua messa in atto per la ricerca di un oggetto d'amore.
Forse è proprio qui, secondo me, che dovrebbe lavorare, su questo conflitto con la figura paterna. E per quanto riguarda ciò che le dicono: lasci perdere. Non è importante ciò che le viene detto, ma ciò che dice e sente lei. Immagino solo lontanamente la frustrazione di sentirsi dire ''tu hai gli strumenti per stare meglio basta credere in te stessa'' per poi tornare a stare male. Sicuramente lei ce li ha gli ''strumenti'' (non so bene cosa siano questi strumenti a dir la verità); diciamo che lei, come tutti quanti, ha la possibilità di stare bene, ed è su questo che deve riflettere. Chiaramente necessita del lavoro, di un terapeuta che sappia ascoltare ed accogliere ciò che lei ha da dire, qualcuno in grado di non giudicare cosa lei rialmente sia in grado di fare o meno, ma che le lasci la possibilità di leggere la sua vita e di scegliere di farne ciò che vuole, seguendo il suo desiderio. Le auguro ogni bene.

Cordialmente,

Dr. Rivera Garcia Andrès

Psicologo Andres Rivera Garcia Psicologo a San Benedetto del Tronto

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30 OTT 2017

Salve !Come prima cosa vorrei congratularmi con lei
:la sua narrativa esistenziale rivela delle capacità riflessive ottimali,oltre a una chiarezza e capacità di sintese .Il passato (i nostri vissuti )così come il presente rappresentano la nostra richezza ,la fonte dove nutrirsi di tutto ciò che abbiamo bisogno .Percepisco che ha fatto un buon lavoro psicoterapico ,sugerirei anche un lavoro con il metodo EMDR per capire dove c’e stato un arresto ,una difficoltà a sistemare i possibili traumi di un passato e che oggi ritornano a gala .Trovare le parole per pensare ai propri pensieri .Le auguro di non fermarsi ,di andare avanti a scoprire ancora i tesori depositati dentro del suo mondo interno .In bocca al lupo

Dott.ssa Brandào Veronica Psicologo a Legnano

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30 OTT 2017

Gentile notscaredtobestrong,
Complimenti per la forza interiore e la resilenza dimostrata in tutti questi anni! Lei è riuscita a tutelarsi.
Mi sembra che con la terapeuta attuale abbia trovato una buona sintonia. Il fatto che ora emergono materiali inconsci significa che sta andando nella giusta direzione. Purtroppo il percorso è lungo e doloroso, ma l'unica via è la rielaborazione del trauma. L'approccio psicodinamico è uno strumento prezioso per accedere all'inconscio.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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30 OTT 2017

carissima, sembra proprio che lei abbia vissuto diversi traumi e che questi la condizionino moltissimo. la cosa che mi sorprende è come mai, se ne ha avuto benefici, ha poi interrotto la terapia. a prescindere dalla sua terapeuta che a quanto pare l'ha indirizzata verso una strada in cui avrebbe dovuto sviluppare la sua autonomia, mi chiedo se non fosse necessario tornare a seguire una psicoterapia. inoltre potrebbe essere utile un trattamento EMDR per elaborare delle vicende che la fanno soffrire.
saluti
virginia valentino

Dott.ssa Virginia Valentino Psicologo a Avellino

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30 OTT 2017

Gentile signora,
il percorso che sta facendo è sicuramente valido e purtroppo lungo, come quello di tutti i sopravvissuti a traumi. Avendo lei scelto internet come canale per cercare altre risposte, le potrebbe essere utile affiancare, al percorso già intrapreso, il confronto con altri sopravvissuti a traumi in un forum che tratti specificamente questi temi. Potrebbe aiutarla sapere che non è l'unica a dover affrontare le sue difficoltà e come altri le stiano gestendo. La terapia è sicuramente la strada maestra, ma la vicinanza di altre persone è fondamentale in ogni percorso di guarigione da traumi.
Buona giornata!

Daniela Magrì Psicologo a Roma

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30 OTT 2017

Buongiorno, da quello che lei racconta è ipotizzabile che lie soffra di un disturbo post traumatico da stress. Lei parla di allucinazioni notturne, in verità potrebbero essere dei flasback tipici di chi soffre di questa patologia, oltre ad un iperarousal molto elevato che le procura ansia oltre i limiti. Pertanto le consiglio vivamente di iniziare una psicoterapia con EMDR. Buonagiornata

Dott. Davide Perrone Psicologo a Aosta

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30 OTT 2017

Buongiorno Notscaredtobestrong,
ha identificato bene i nodi che ti hanno portato al congelamento delle emozioni e al successivo passaggio di presa di contatto con le stesse, compresa la parte bambina che chiedere protezione e che è ancora così terrorizzata da rifiutare un nuovo cambiamento e a mettere in empasse il percorso terapeutico.
A mio avviso, una terapia con approccio EMDR sarebbe consigliabile nel tuo caso. Questo tipo di approccio ti consente di elaborare in modo diretto i lutti ed i traumi e poi fare un lavoro sulle emozioni e sulle risorse che entrambe le tue terapeute vedono e che tu non riesci a mettere in campo. Prova a vedere se nelle tue vicinanze c'è qualche collega da contattare. in bocca al lupo
Paola Gambini

Dott.ssa Paola Gambini Psicologo a Cadoneghe

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30 OTT 2017

Buongiorno,
mi dispaice delle tante traversie che ha dovuto affrontare e di tutto quello che le hanno provocato. Di certo il suo è un percorso difficile ma leggo che non si è mai arresa e non vuole arrendersi. Trovo normale che lei abbia bisogno di tanta rassicurazione che vada anche al di là della figura che la segue, immagino abbia a che fare con il sentire che la sua situazione è molto dolorosa e che inq ualche modo non si sente ancora scampata al pericolo e semrpe in allerta. Per rispeondere alle sue domende finali, no non si può archiviare il passato lo si può scandagliare fino in fodno e poi scegliare di andare avanti consapevoli che ciò che stato è stato e nessuno può risarcirci. Le soluzioni? leggo che lei ha lottato e sta lottando per star bene, voglio credere che saprà trovarle e credo possa partire dall'iniziare a non cercare troppe conferme di sicurezza fuori am credendo più in sè stessa. So che con la sua storia è difficile ma credo anche debba riconsocersi di essere sana e salva solo grazie a lei e al sostegno che si è saputa andare a cercare. Piano piano inizierà ad accettare il passato, a lasciar andare rabbia e dolore, inizi ad amarsi di più nel presente e si parirà la strada per un futuro più leggero. Un saluto e in bocca al lupo

Dott.ssa Gilda Di Nardo Psicologo a Roma

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30 OTT 2017

Buongiorno,
Da quello che racconti si evince che stai lavorando bene, dando importanza e fiducia a chi ti supporta. Certo quando si sta male da molto tempo il desiderio di sentirsi sereni e fiduciosi nel mondo è tanto. Capire le cause del tuo malessere è essenziale, il secondo passo è accettare quanto successo senza che i ricordi riattivino ogni volta emozioni negative. Questo implica analizzare nel dettaglio il passato. Per quanto riguarda gli incubi ne hai già parlato alla tua terapeuta? Potrebbero essere un materiale importantissimo da analizzare. Quanto descrivi sembrano essere allucinazioni definite "ipnagogiche" che si hanno propriamente nella fase tra la veglia e il sonno. Le cause principali sono un sonno notturno disturbato o anche un residuo degli attacchi di panico. L'addormentamento è il momento in cui ci lasciamo andare e le nostre difese si abbassano, facendoci entrare in contatto diretto con le nostre paure.
Hai già lavorato molto, vedrai che le cose andranno migliorando. Buon lavoro,

Dr.ssa Muzio Sara

Anonimo-168276 Psicologo a Milano

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30 OTT 2017

Buongiorno, la mia impressione e' che nonostante tutte le fatiche i dolori e le difficolta' .. ci sia ancora da fare... la stanchezza e' comprensibile.. ma devi tenere duro e proseguire.. vedrai che i risultati arriveranno... ancora ce' qualcosa nella tua bambina interiore che fa fatica ad uscire... ti auguro di poter ascoltare quella parte fragile e delicata con il modo e il tempo che serve..

Dott. Serafino Galbiati Psicologo a Monza

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