Sto impazzendo, sensi di colpa per tutto.......
Io sono fidanzata, convivo, amo il mio uomo.
Faccio teatro, e alla fine di ogni training io e i miei compagni ci abbracciamo uno ad uno per ringraziarci. E una specie di rituale. C'è un mio compagno con cui non andavo troppo d'accordo e ho fatto di tutto per farmi accettare da lui (e anche da altri a cui stavo poco simpatica) e stargli simpatica, perché a volte mi prendeva in giro e non mi andava. Mi considerava una deficiente e volevo che avesse più stima di me... e credo di esserci riuscita e l'ho capito perché ha smesso di prendermi in giro, ogni tanto mi sorride pure quando parlo, in modo simpatico non per prendermi in giro. Inoltre nell'ultimo lavoro fatto, un lavoro emotivo abbastanza forte, quando è arrivato il momento che ci abbracciassimo io e lui c'è stato un momento di empatia. C'era un "grazie" forte dietro l'abbraccio.. Ci siamo abbracciati molto strettamente e dopo ci siamo presi le mani e le abbiamo strette, a completamento del ringraziamento. Però, quando mi sono girata per andare ad abbracciare gli altri compagni lui non mi ha lasciato le mani. C'è stato un breve momento in cui io ero già girata, senza neanche più guardarlo, ma continuavamo a stringerci le mani, poi le dita, poi ci siamo mollati. E basta, è finita li, io non ci ho più pensato dal secondo in cui ci siamo lasciati le mani. Raccontato così può anche sembrare più di quel che era, perché è stata veramente una cosa da nulla e lo prova il fatto che io non ci ho più pensato, ne a quel gesto che lui ha fatto ne a lui.. Però adesso mi è tornato in mente, dopo tre giorni, senza un motivo, dopo tre giorni che non ci pensavo, e ho iniziato a farmi delle paranoie. Io sono così, soffro di pensieri ossessivi che mi portano a storpiare la realtà. In questo caso, ad esempio, mi sono convinta che in quel gesto c'era malizia, che era davvero inopportuno. Poi c'è l'altra parte di me che pensa che invece non è successo niente, perché effettivamente è stato lui a non mollare la mano. Io cosa avrei dovuto fare? Scrollargli via le mani? O tenere la mano morta cercando di fargli capire che doveva mollarmi? Insomma sarebbe stato brutto se fosse successo il contrario, ossia che lui faceva per andarsene e io non gli mollavi le mani! Sia chiaro, io non penso mai a questo ragazzo durante il giorno, quindi non è che mi piace. Non c'è interesse. Però in quel momento c'è stato un forte scambio di energia...è stato come un modo tacito di dirci che le cose del passato sono risolte e che ora ci vogliamo bene. Ma dopo non ci ho più pensato, mica sono andata a casa pensando a lui con le farfalle nello stomaco. In quel caso mi preoccuperei. Ma non c'è proprio niente invece.
Però mi sento comunque in colpa. Sono innamorata del mio compagno e ripeto, non ho mai questo ragazzo per la testa, non sono interessata a lui. Però mi sento comunque in colpa.
Vedete, se non mi succedessero mai cose del genere mi preoccuperei, avrei paura che ci fosse qualcosa sotto. Ma a me capita quasi tutti i giorni i fissarmi su un gesto che faccio, una cosa che dico. A volte i sensi di colpa arrivano subito, e inizio a scervellarmi per capire quali pensieri c'erano dietro, che intenzioni avevi ecc...altre dopo giorni (come in questo caso). Io credo che se ci fosse stato qualcosa di male mi sarei sentita in colpa subito e invece non ci ho proprio più pensato, né subito né nei giorni seguenti, perché la mia coscienza era apposto. Mi è tornato in mente pensando a quel lavoro, al teatro. Vorrei evitare di fissarmi su questa e altre cose future, sono stanca di sentirmi in colpa per tutto. Vorrei poter essere spontanea senza poi farmi paranoie e auto convincermi che avevo cattive intenzioni e che sono stata una stronza, sentendomi sporca e sbagliata. Solo perché ho stretto le mani a un mio compagno (ed era lui a non lasciarmele!)!!
Potete aiutarmi a convincermi che non ho fatto nulla di male? Che è l'ennesimo mio pensiero ossessivo? Altrimenti impazzisco, giuro.