Stare con la mia famiglia è ormai un incubo
Salve,
scrIvo, come da titolo, sul rapporto ormai deteriorato e insostenibile con la mia famiglia. Provengo da un paesino di montagna nel profondo Sud, una famiglia e un contesto chiuso mentalmente, un contesto da cui sin da piccolo volevo abbandonare perché ‘troppo stretto’ per quello che sentivo, ambivo. A 18 anni ho finalmente lasciato casa, ho lavorato per un anno all’estero, salvo poi tornare per studiare, lontano da casa ma dipendente economicamente dai miei. Accennavo prima al contesto famigliare (e non) in cui sono cresciuto, che è sempre stato lontano dal mio sentire, e a maggior ragione dopo 4 anni lontano da casa. L’insofferenza si viene a creare quando tornando ritrovo sempre le stesse situazioni (frustranti) del passato. I miei genitori separati in casa da tantissimo tempo, ma che per non creare chiacchiericcio, hanno sempre preferito stare in questa situazione. Mia madre, amorevole ma con un atteggiamento vittimistico perenne per il mio essere ‘diverso’ rispetto al resto della famiglia; mio padre, un uomo con senso del dovere, lavoratore, ma completamente assente come figura paterna, che sotto il ‘ricatto’ dei soldi mi impone di andare a lavorare con lui ( e ci andrei volentieri, se non conoscessi la sua incandescenza perenne che indispone chiunque). I miei fratelli hanno tutti scelto di seguire la strada (indotta) dai miei e dal contesto, ovvero sposarsi e avere figli; in questo io mi sento sempre più un pesce fuor d’acqua, modi di vivere e pensare diversi, che soprattutto mia madre mi fa pesare. Ho paura che il nostro rapporto sia incrinato per sempre, anche perché non gli perdono di avermi fatto vivere in un contesto rabbioso, rancoroso è vittima del giudizio altrui ( il rapporto tra mia madre e mio padre), privo di amore e comunicazione. Mai una richieste, solo imposizioni. Non accettano nemmeno che possa indossare degli orecchini, perché considerati ‘femminili’, e qui l’imposizione di toglierli. Mi sento una proprietà per loro, ma il mio desiderio e la mia anima è libera. Mi chiedevo, se la soluzione sia avere un’indipendenza economica a costo di sacrificare lo studio futuro, perché così non riesco a reggere psicologicamente. Grazie per l’aiuto.