Ho perso me stessa da anni ormai.
Ciao a tutti, chiedo scusa in anticipo se forse sarò poco chiara ma la verità è che il tutto è poco chiaro anche a me.
Sono una ragazza di 23 anni e sono circa tre anni che non riesco ad essere un minimo contenta per qualcosa. La questione è diventata grave a tal punto che il mio ragazzo ha deciso di chiudere definitivamente con me dopo un bel po' di anni di relazione; ho lasciato che i miei problemi coprissero tutta la mia vita di polvere e ho perso l'unica certezza che avevo. Ho cercato ovviamente di darmi delle risposte da sola, ho provato a tornare indietro nel tempo e ad immaginarmi tre anni fa, come ero, cosa facevo, come pensavo e tutto quello che sono riuscita a concludere fra me e me è che mi sento una persona completamente danneggiata rispetto a quella ragazza del passato. La mia relazione era a distanza, io a Milano e lui a Pisa, siamo stati inizialmente insieme per 7 mesi poi lui ha deciso di lasciarmi una prima volta perché io non piacevo ai suoi genitori i quali si lasciavano andare a commenti meschini sulla mia statura, sul mio aspetto e sulla mia famiglia pur non conoscendola affatto. Per circa un anno lui ha continuato a tornare e ad andare via, mi diceva che mi amava poi cinque giorni dopo non mi amava più.. così per un anno, il tutto ha decisamente fatto a pezzi il mio equilibrio psicologico. Ma lo amavo e lo aspettavo ogni volta che voleva tornare io lasciavo la porta aperta; ho sempre sentito questo legame enorme con lui, come se fossimo destinati a stare insieme alla fine. I primi sei mesi di separazione ho cambiato totalmente il mio stile di vita: ho iniziato a bere molto durante la settimana, dormire poche ore e male, consumare solo un pasto al giorno.. il mio corpo ad un certo punto non ce l'ha fatta e ho avuto una crisi epilettica. Sono tuttora sotto farmaci. Come detto sopra, nonostante i mille rifiuti e ritorni concentrati dopo un anno eravamo ancora insieme ed ero più felice che mai. Ma non era tutto come prima, qualcosa era cambiato. Sono diventata paranoica, ansiosa.. mi passavano in mente immagini di lui con le ragazze con cui era stato quando io per un anno ero stata lì ad aspettarlo. I primi mesi sono andati benissimo poi la mia ansia ha iniziato a prendere il sopravvento in ogni ambito della mia vita, soprattutto l'università. A causa dell'epilessia ho dovuto fermare per un bel po' di mesi lo studio perché questo era interrotto molte volte a settimana da crisi soprattutto i primi mesi, crisi che non si verificavano necessariamente sempre con convulsioni o perdita di coscienza ma anche con afasia e problemi di comprensione e confusione che duravano anche ore. Questo mi ha portata ad andare fuori corso e per una come me è stato veramente un brutto colpo soprattutto quando vedi tutti i tuoi amici con la corona d'alloro e tu non sai ancora quando tutto finirà... Credo che l'impazienza di finire il prima possibile mi abbia portata a concentrarmi ossessivamente sullo studio fino a non sapere più come organizzare le mie giornate e far combaciare il tutto. Gianluca i primi tempi mi sosteneva, sosteneva i miei sbalzi di umore, gli attacchi di panico, la mia paranoia poi.. a semplicemente cominciato ad ignorare le mie richieste di aiuto. Ho lasciato che i miei problemi distruggessero la parte più importante della mia vita, quello su cui basavo tutto un futuro e che credevo duro come l'acciaio. Credo che la cosa che mi faccia più male non sia tanto l'averlo perso (questo fa male certo, il solo pensiero di lui insieme ad un'altra ragazza che sarà migliore di me e lo renderà felice più di me mi distrugge) ma la consapevolezza di avergli fatto del male.. mi ha detto che in questi anni si è "rammollito" a stare con me, che gli ho creato solo danni e che soltanto due malati potevano portare avanti così a lungo una relazione. Mi ha uccisa. Credo di non avere un problema preciso, solo molti problemi generalizzati che ormai mi hanno incatenata in casa. Probabilmente ho scritto solo perché non ho nessuno con cui parlare, nessuno che mi ascolti, perché non ho solo perso il mio fidanzato.. lui era il mio migliore amico. Forse ho scritto perché non trovo più l'anello di sua zia che mi ha regalato ed improvvisamente tutta questa storia è come se avesse un dannato filo conduttore.. ho perso quell'anello che amavo così tanto come ho perso lui perché non sono stata attenta, a causa di tutti i miei problemi. Giustamente non ha voluto toccare il fondo con me e ha aperto il suo paracadute per andare via, non posso biasimarlo no? Mi ha lasciata sola ma so che ha fatto la cosa giusta per sé stesso. Grazie per l'ascolto.