Stanco di questa situazione
Ciao a tutti, sono un ragazzo di 22 anni e sto con la mia ragazza di 20 da un anno. Lei ha una famiglia un po' problematica e sta sopportando tutto questo da molti anni, fin dalla tenera età. Suo padre non la tratta bene, manca completamente di empatia, dice che sua figlia ha un carattere di mer*a e lo dice urlando, fa battutine scomode su di lei davanti a me, lei non può ribattere perché altrimenti le renderebbe la situazione a casa un inferno e anche perché c'è sua madre a difendere il marito. Tra parentesi: nonostante il marito tratti male anche la moglie, lei si fa passare sopra come se fosse amore, come se fosse una cosa normale, e per di più lo difende; mi fa pensare che la moglie dipenda esclusivamente da lui. La trattano come una bambina. Ad esempio deve mandare un messaggio a sua madre ogni tot per dirle che va tutto bene, una volta sua madre ha scritto persino a me perché sua figlia non ha risposto al messaggio ed aveva solamente il telefono in silenzioso. Molte volte durante le cene a casa sua mi sono morso la lingua davanti ai comportamenti di suo padre, volevo che si difendesse da sola, volevo farle capire che lei era in grado di difendersi, così per un anno ho resistito fino al punto in cui la mia pazienza ha raggiunto il limite e sono scoppiato dicendo a suo padre che non deve permettersi di trattarla così. Inutile dire il litigone che c'è stato: suo padre che mi urla che io non mi devo permettere di dire cosa deve fare e che posso solo coccolarla, il malessere della mia ragazza nel vedere il rapporto moroso - padre in quel modo. Si è messa a piangere e non è stata la prima volta. L'ho sentita più volte piangere dicendomi che la situazione con i suoi la fa sentire in gabbia. Io provengo da 4 anni di psicoterapia e lavoro su di me ne ho fatto, mi sono permesso di portare la mia esperienza e consigliarle di iniziare un percorso in primis per se stessa cosicché impari a difendersi mettendo dei paletti e poi per il bene della coppia. Le ho detto chiaramente che se non si prende la responsabilità della sua salute mentale io mi troverò costretto a prendere la decisione drastica di interrompere questo rapporto, può sembrare una minaccia ma il suo problema ora sta diventando anche il mio e sta peggiorando la mia qualità di vita. Lei mesi fa si era già appuntata qualche nome di professionisti ma tra una scusa e l'altra ha rimandato. Ora con quello che è successo ho ripreso in mano il discorso della terapia dicendole di iniziare il prima possibile e anche questa volta si è scritta un paio di nomi ma chissà quando poi avrà un primo colloquio..
Ora io sono al punto in cui sono pieno di questa situazione, io la amo e non voglio perderla per una causa esterna alla nostra , perché noi come coppia funzioniamo, eppure so anche che non è tutto sotto il mio controllo, non posso salvare nessuno, posso solo controllare le mie reazioni.
Voi cosa mi consigliate di fare? Continuo a portare pazienza?
Cosa pensate di questa situazione?
Grazie.