Sono vergine e sono stanca di essere giudicata

Inviata da Irene · 10 mag 2018

Salve,
ho 28 anni e sono vergine.
Per me, è sempre stata la normalità. Ho avuto brevissime storie nella mia vita, ma non mi è mai piaciuto "vendermi" al primo ragazzo che mi trovavo davanti. Ho sempre pensato di perdere la mia verginità al momento giusto e soprattutto, con il ragazzo giusto. Questo momento non è ancora arrivato e non me ne vergogno.
Questa situazione però, ha cominciato a pesarmi quando nel 2011 mi sono ammalata di leucemia. Fortunatamente sono guarita, ma le terapie mi hanno portato, tra i tanti effetti collaterali, la menopausa precoce.
Questa situazione non l'ho ancora superata perché ho sempre sognato, un giorno, di diventare madre, ma ciò che più mi fa male è quando mi reco dal ginecologo, endocrinologo e/o urologo ed ogni volta che riferisco loro di essere vergine, mi guardano come se fossi una marziana e cominciano a fare battutine sulla mia situazione.
Sono così stanca che non ho più voglia di farmi visitare e quando sono davvero obbligata, cominciano a venirmi stati ansiosi da almeno una settimana prima.
Lo so, forse sono esagerata, ma queste persone, invece di giudicare, perché non pensano che magari dietro questa mia situazione, ci sono scelte ben più importanti?
Forse sono veramente anormale? Oppure sono nata in un'epoca sbagliata?
Grazie per l'attenzione.

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Miglior risposta 13 MAG 2018

Gentile Irene,
non si può ritenere che la sua reazione sia esagerata, né tantomeno che lei sia anormale o che sia nata in un’epoca sbagliata. Se non ha avuto modo di vivere a pieno la sua sessualità perché non ha trovato una persona con cui per lei valesse la pena condividerla, non c’è nulla di sbagliato, criticabile, o di cui dovrebbe vergognarsi. Quello che mi sento di consigliarle tuttavia, considerando l’esperienza e le conseguenze che la malattia ha comportato, è di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta in modo che la sua storia di vita possa trovare la giusta espressione in un’ambiente idoneo, e che lei possa affrontare ed elaborare l’accaduto e andare avanti continuando a preservare il suo benessere.

Cordialmente,
Dott. Colamonico Damiano

Dott. Damiano Colamonico Psicologo a Torino

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