Stanco
Salve, ho 19 anni e sono arrivato a un punto in cui non so più cosa fare, cercherò di essere il più chiaro possibile e premetto di essere sempre stato una persona ansiosa. La mia famiglia è sempre presente per supportarmi, anche se percepisco spesso le loro attenzioni come oppressive(anche se so che non lo sono), ho un gruppo di amici tendenzialmente affidabile, eppure mi sento costantemente disconnesso. Da quando ho memoria mi sono sempre impegnato in tutto, che io lo volessi o meno, soprattutto nello studio. Ho sempre raggiunto i migliori risultati, a volte con più sforzo, altre con meno, e gradualmente lo sforzo necessario è andato a diminuire, favorito dall'apprendimento sul posto(in sostanza ascoltare una lezione era sufficiente a ricordare e capire l'argomento spiegato, con un minimo sforzo nel momento di studio autonomo). Ora il problema sorge insieme all'inizio dell'università, ho iniziato a lavorare e seguire le lezioni, con feequenza sempre minore, cercando di dare il massimo da entrambe le parti. Tutto sembrava funzionare fino a quando non ha funzionato più, il graduale crollo è iniziato dopo la prima sessione, risultati a dir poco scadenti dovuti alla stanchezza e al poco tempo( e parzialmente anche ad un po' arroganza, dovuta a un passato privo di fallimenti accademici). Questo fallimento, per quanto io abbia fatto il mio meglio per ignorarlo, ha creato un muro di ansia e paura per il futuro, che mi ha portato a ripetere risultati simili più volte, indipendentemente dall'impegno. L'ansia non ha fatto altro che aumentare, faccio fatica a dormire, mi sento costantemente un peso sul petto e privo di ogni energia. Così ho iniziato a scappare nella lettura, prima solo in italiano e poi anche in inglese, con una frequenza sempre maggiore (parliamo anche di un libro intero letto nell'arco di una giornata), fino ad arrivare a preferire la quantità di libri rispetto alla qualità del singolo libro(finchè è definito come libro, tendenzialmente romanzo, va bene, anche se publicato online, diviso in capitoli, e non completo. Anche la qualità della traduzione da una lingua straniera non è importante, che sia fatta bene o male, va bene anche se risulta difficile da comprendere in quanto grammaticalmente scorretta). Ora sono al secondo anno (sono entrato nella scuola un anno prima, facendo la primina, per questo ho 19 anni e vado al secondo anno di università), con poche materie date, autostima ai minimi storici, ansia alle stelle, ossessione verso la lettura e semplicemente paura crescente di deludere i miei genitori, distruggendo quella figura di figlio perfetto per cui avevo lavorato così tanto, o di restare indietro rispetto ai miei amici. Mi ritrovo a sentirmi sempre più disconnesso da tutto quanto, come se continuassi a muovermi meccanicalmente, senza obiettivo, le ore diventano giorni, tutti, ai miei occhi, identici tra loro, anche se caratterizzati da eventi differenti. Non avendo nessuno a cui rivolgermi o confidarmi, per le ragioni menzionate in precedenza, questo sito è l'unica alternativa.