Salve a tutti.
Circa un anno e mezzo fa ho intrapreso un percorso di psicoterapia, e mai e poi mai all'inizio avrei pensato di raggiungere i traguardi che ho raggiunto, e che il mio modo di vedere le cose sarebbe cambiato in modo cosí radicale.
Con la mia terapeuta c'è stato uno scambio bellissimo fin dalle prime sedute, e ora, interrompere tutto, anche se solo per pochi mesi, per la cosidetta "pausa estiva", mi getta nella disperazione. Forse perchè era diventato lei il mio "punto di riferimento", non avendo una famiglia "stabile", forse perché finalmente stavo incominciando a fidarmi ciecamente, il che, per una come me che non si fida nemmeno della propria ombra, è già di per sé un bel traguardo, forse per la mia giovane età.
Darei di tutto per vederla anche solo per un'altra volta, ma devo aspettare l'autunno. Lei mi ha detto che posso chiamarla, mandarle messaggi o email quando voglio, che se in quel momento non ha il telefono con sé poi mi richiama, che sarà sempre disponibile se ho bisogno etc. Ma io non so se sia prudente contattarla, perché in fondo sono vacanze anche per lei e ha il diritto di godersele, soprattutto perché aspetta un bambino.. e io ho paura di seccarla. Inoltre, è passata una sola settimana dall'ultima seduta..non è un po' troppo poco? Non so davvero cosa fare.
Da un lato vorrei resistere alla mancanza e provare ad andare avanti, dall'altro senza il suo sostegno mi sento un po' persa; forse perché abbiamo interrotto in un momento particolare della terapia, nel quale io mi stavo aprendo del tutto, finalmente vedevo una luce in fondo al tunnel e stavo incominciando ad essere la persona che avrei sempre voluto essere, a non sentirmi più "ingabbiata".
Secondo voi, come dovrei (re)agire?
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22 LUG 2016
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Cara Margherita
se lei ti ha dato la disponibilità di poterla chiamare e contattare tu puoi farlo.
Secondo me ha piacere di ricevere tue notizie.
Non è invasivo ricevere una mail o una telefonata.
Comunque sia, penso che questa pausa estiva possa esserti utile; ti fa anche apprezzare ed elaborare altri contenuti del lavoro già svolto. Faccio i miei complimenti a te e alla tua psicoterapeuta per il lavoro costruttivo e di qualità che avete svolto!
Forza...le ferie estive passano in fretta e vedrai che anche il rapporto ne risulterà ulteriormente rafforzato.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
22 LUG 2016
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Gentile Margherita, sentirsi disperati per l'assenza della propria terapeuta durante il periodo estivo, se da una parte la può far stare male, potrà diventare nel momento della ripresa dei colloqui, motivo di ulteriore crescita per lei.
Mantenga se vuole quello spazio per lei dove dedicarsi a qualcosa che la possa far star bene e poi ne parli con la sua terapeuta al suo rientro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Antonietta di Renzo
VR
21 LUG 2016
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Buonasera, credo che la cosa migliore sia parlare con la sua terapeuta di tutte queste paure. Il legame è consolidato pertanto sicuramente lei meglio di chiunque altro saprà affrontare questa problematica che non la fa stare serena. Un caro saluto Dottssa Maria Pizzale
21 LUG 2016
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Gentile Margherita,
La pausa estiva durante un percorso di psicoterapia é qualcosa di comune e anche normale per molti di noi. In più la sua terapeuta si mostra e pone disponibile in qualsiasi momento. Sarebbe davvero importante per lei sapere quali sono i suoi pensieri e i suoi sentimenti in merito a questa interruzione. La terapia continua ugualmente anche se vengono temporaneamente sospese le sedute settimanali. L'aspetto positivo è che lei sta riscontrando dei miglioramenti, si sente meglio e soprattutto sta diventando più padrona e capace di gestire se stessa. Credo che contattare la sua terapeuta quando ne sente la necessità, anche se è passata una settimana, sia comunque un atteggiamento maturo e sano da parte sua. Non deve resistere se non se la sente, ma fare esattamente ciò che reputa buono per lei. In particolare perché la sua terapeuta si pone sempre disponibile quindi sarebbe contenta di sapere cosa sta succedendo in questi giorni.
Abbia fiducia e vedrà che andrà sempre meglio.
Un caloroso saluto
Dott.ssa Anna Gallucci
Psicologa-Psicoterapeuta
20 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Margherita,
Perché non fa esattamente quello che ha fatto con questo post? Scriva i suoi pensieri. Può farlo in un diario quotidiano e se ne sente l'esigenza può scrivere settimanalmente alla sua terapeuta mantenendo così lo stesso iritmo delle sedute ma utilizzando una modalità alternativa. Che ne pensa?
20 LUG 2016
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Cara Margherita,
la pausa estiva in una terapia è sempre un momento difficile da affrontare, soprattutto se sopraggiunge in un momento "molto carico", in cui si stanno facendo cambiamenti importanti, e si stanno cominciando a comprendere a fondo le proprie dinamiche interne. Le suggerirei di affrontare questo momento come una sorta di "esperimento" rispetto ai cambiamenti fatti, proprio per vivere sulla sua pelle i risultati raggiunti. A volte può aiutare fare un semplice esercizio di immaginazione. Quando si trova in situazioni che crede di non riuscire ad affrontare, provi semplicemente ad immaginare di raccontarlo alla sua terapeuta, intavolando con lei un dialogo interno. Se questo piccolo espediente non dovesse bastare, ricordi che la dottoressa le ha assicurato di poterla chiamare, un periodo di ferie non significa l'abbandono da parte del terapeuta.
Spero di poter essere stata d'aiuto.
Buona giornata.
Dott.ssa Valentina Cicalese, psicologa psicoterapeuta