Salve gentili dottori,
Sono in terapia da molti anni con una professionista che apprezzavo moltissimo e verso la quale nutro un sincero affetto, ma nell'ultima seduta mi sono arrabbiato perchè per un suo errore (capita spesso) mi sono incrociato con il paziente che mi precedeva. La mia inquietudine nasce perchè il paziente in questione lo conosco, abbiamo dei trascorsi e mi è molto antipatico. Già in precedenza avevo espresso il desiderio di non incontrare altri pazienti. Il risultato è che la dottoressa, senza nessun motivo apparente, non mi ha più richiamato (era lei che ogni settimana mi telefonava per fissare l'appuntamento perchè cambiava sempre l'orario), è andata in pausa estiva senza annunciarla e a settembre non mi ha richiamato. Credete sia il caso di cambiare terapeuta oppure sono io che sto sbagliando qualcosa? Perchè ha assunto questo comportamento? Mi sento in crisi perchè credo di non potermi piu fidare di lei e anche se la terapia riprendesse sentirei insicuro il setting analitico perche frequentato da una persona che detesto.
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5 SET 2017
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Salve Marco,
credo che potrebbe essere il caso di affrontare direttamente con la sua terapeuta i dubbi e i vissuti che la stanno accompagnando in questi giorni. E' importante che gliene parli sinceramente, anche per approfondire le tematiche dell'abbandono e della fiducia che credo siano importanti. Ad esempio può essere che la sua terapeuta non l'abbia ANCORA ricontattata, ma lei pensa che l'abbia ABBANDONATA VOLUTAMENTE. Parlare apertamente di come si sente la farebbe certamente stare meglio.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Giovanna Susca - Bari
6 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Marco,
non posso far altro che confermare quanto espresso dai colleghi.
Può darsi che la sua terapeuta abbia prolungato le vacanze o che per motivi personali non abbia ancora iniziato a ricontattare i suoi pazienti. Le conceda ancora qualche giorno e nel primo incontro esponga il suo disagio. La fiducia nel terapeuta è fondamentale per un corretto proseguo della terapia.
Cordialmente
Dott.ssa Vanda Braga
5 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Marco,
settembre è appena cominciato ed è probabile che a breve la terapeuta la chiamerà per cui le suggerisco di aspettare un'altra settimana dopodichè potrà essere lei a chiamarla e nella prima seduta utile esprimere le sue perplessità e il suo disagio nell'incrociare l'altro paziente, cosa che può capitare ma che personalmente non mi sembra tanto grave da rendere insicuro il setting analitico.
Cordiali saluti.
Dr Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
5 SET 2017
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Gentile Marco. Ciò che descrive riguarda il rapporto terapeutico tra lei e la sua terapeuta. Detto questo, da un punto di vista etico, nonché deontologico, non posso entrare nel merito del vostro contratto o patto terapeutico. Ha provato a confrontarsi con la collega su quanto è avvenuto?
Cordiali saluti
Dott.ssa Francesca Carubbi, psicologa e psicoeterapeuta, Fano (PU)
5 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Marco,
penso che la soluzione migliore al suo quesito é dipanare i suoi dubbi e la sua frustrazione direttamente con la sua terapeuta vis à vis. Deciderete insieme sul da farsi. Ne guadagnerà comunque un pulito proseguio o una consapevole chiusura del percorso. Un caro saluto