Salve, sono una ragazza di 19 anni. Sono stata in analisi (lui è uno psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico) per ben 2 anni. Inizialmente il suo atteggiamento era d'imparzialità, successivamente mi sembrava di scorgere degli intenti seduttivi che però rimanevano vaghi e ai quali mi era difficile attribuire un significato -dato che parzialmente lui li negava e che il mio transfert nei suoi confronti mi poneva in una situazione di imparzialità-.
Il percorso è continuato, fino a che il tutto è divenuto finalmente palese. Io "vittima" di un (come citato prima) transfert erotico nei suoi confronti, che lui pare aver sfruttato senza il minimo riguardo, ero talmente infatuata da non potermi rendere conto pienamente della sua condotta.
Siamo stati a letto insieme, tra l'altro lui ha una moglie, mi ha usata e sfruttata per i propri comodi ed ha anche avuto il coraggio di continuare la terapia. Ho vissuto la situazione con molta passività. Al tempo avevo appena compiuto 18 anni. Per lui è stato semplice. Il "professionista" in questione ha sui 60 anni, è un uomo affascinante e fortemente manipolativo. Non gli è servito molto per prendersi gioco di una ragazzina 'innamorata', complice inoltre l'evidente -anche se spiacevole d'ammetere- fatto che sono, diciamo, piuttosto stupida.
Svanito l'incantesimo ho realizzato come, l'amore paterno che tanto bramavo e che prima di allora non mi era mai stato concesso, nemmeno da quello di 'sangue', mi fosse stato consegnato con l'inganno.
Vorrei giustizia: partirei con una bella denuncia. Ho raccolto le prove sufficienti. Come potrei fare? I miei genitori lo verrebbero sicuramente a sapere?
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9 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno gentile signorina,
prima d'ogni altra cosa deve mettersi in contatto con l'ordine degli psicologi della sua regione e denunciare l'accaduto. Ciò che le è successo è quanto di più grave e nefasto possa accadere tra uno psicoterapeuta e la sua paziente ed è assolutamente giustificato il suo desiderio di giustizia.Lei è maggiorenne e quindi non è affatto detto che i suoi genitori debbano essere informati della vicenda se lei non lo desidera.
Vada tranquilla e non si ponga alcuno scrupolo. La sua denuncia sarà importante e avrà sicuramente le giuste conseguenze che deve avere.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Parma
19 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Alice,
cerchi su internet i contatti dell'Ordine degli psicologi della regione in cui è iscritto il suo terapeuta. Parli con i colleghi dell'Ordine psicologi ed esponga loro quanto è avvenuto, portando loro anche le prove che ha raccolto. Assieme a loro capirá come muoversi.
Il modo in cui si è comportato il suo terapeuta con lei costituisce una grave violazione, cose del genere non dovrebbero mai accadere, pertanto lei fa bene a chiedere giustizia.
Non è necessario che i suoi genitori vengano a sapere di questo fatto. Visto che è maggiorenne lei puó affrontare questa situazione da sola, anche senza farne parola con loro.
Le auguro tutto il meglio e spero che vengano presi provvedimenti seri verso questo collega scorretto e poco professionale, a tutela sua e di altri eventuali clienti che potrebbero mettersi in contatto con lui in futuro.
Cordiali saluti,
dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Padova e Sustinente (MN)
9 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima,
ciò che racconta é davvero grave, un terapeuta infrange non solo il codice deontologico ma va contro ogni etica se ha rapporti con un/una paziente. Non si biasimi, Lei non é stupida.
Denunci l'accaduto all'ordine degli psicologi cui appartiene tale terapeuta e si consulti anche con un avvocato che abbia esperienza.
Cose del genere non dovrebbero accadere e vanno denunciate per tutelare se stessi ed altri eventuali pazienti.
Se Lei é maggiorenne non è necessario che i Suoi genitori lo vengano a sapere.